Manca poco al nuovo allestimento di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti curato dal Teatro Carlo Felice di Genova, opera che debutterà sabato 21 febbraio alle ore 20.30 con repliche fino a domenica 1° marzo 2015. Sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, Giampaolo Bisanti. A curare la regia della nuova Lucia, Dario
Manca poco al nuovo allestimento di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti curato dal Teatro Carlo Felice di Genova, opera che debutterà sabato 21 febbraio alle ore 20.30 con repliche fino a domenica 1° marzo 2015. Sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, Giampaolo Bisanti. A curare la regia della nuova Lucia, Dario Argento, regista cinematografico di culto che indaga da sempre il lato oscuro dell’animo umano.
Il cast prevede Desirée Rancatore e Natalia Roman (22, 24, 28/2) nel ruolo di Lucia; Gianluca Terranova ed Enea Scala (22, 24, 28/2) in quello di Edgardo; e Stefano Antonucci e Mansoo Kim (22, 24, 28/2) saranno Enrico. Il Maestro del Coro sarà Pablo Assante. Giorgio Bruzzone dirigerà l’Orchestra nella replica del 28 febbraio. Le scene sono curate da Enrico Musenich e i costumi portano la firma di Gianluca Falaschi.
Misurandosi col dramma tragico in due parti di Salvatore Cammarano per la musica di Gaetano Donizetti, lo stesso regista presenta la sua versione come una Lucia, un’atmosfera cupa e tetra e racconta che: Quando mi è stato offerto di mettere in scena per il Carlo Felice la “Lucia di Lammermoor” ho provato un tuffo al cuore perché opera più interessante per la mia anima artistica non si poteva scegliere. L’atmosfera cupa e tetra che pervade tutta l’opera, il carattere fremente e inquieto di Lucia, la stessa trama ispira sogni inquietanti. Ho intenzione di trasportare l’ambientazione fin verso il 1850 cioè vicino agli anni di Donizetti, in un’epoca imprecisata ed in un luogo non riconoscibile. Con l’aiuto del costumista Falaschi poi vorrei immergere la vicenda in una atmosfera simbolista e per quanta riguarda le donne, preraffaelita, riscoprendo così le ossessioni, gli incubi che segnarono quest’epoca nella storia dell’arte. Non immagino, come alcuni sostengono, che Lucia sia pazza già dall’inizio dell’opera, ma la vedo scendere nel gorgo della follia lentamente nel corso della vicenda. Il suo personaggio, uno dei più intensi della storia del melodramma, ispira sentimenti di pietà, di amore, di partecipazione emotiva, è uno di quei caratteri che ogni regista vorrebbe incontrare una volta nella vita. Ed io cercherò di renderlo al meglio secondo le mie possibilità ed esperienze pregresse. Sono così grato alla direzione del Carlo Felice per avermi scelto a realizzare questa regia in un teatro che desta meraviglia per la sua struttura e grandiosità. Ed anche per le peculiari possibilità realizzative di un palcoscenico immenso e per le macchine sceniche così avveniristiche. Spero che la mia interpretazione della Lucia sia qualcosa di interessante e nuovo, qualcosa che affascini il pubblico e dia agli interpreti la possibilità di esprimersi al meglio delle loro capacità espressive e interpretative. A me stesso auguro un “in bocca al lupo” per l’impresa che mi accingo a realizzare. Evviva il melodramma italiano!
Quando? Dopo la prima, ci saranno cinque repliche: domenica 22 febbraio alle 15.30; martedì 24 febbraio alle 20.30; venerdì 27 febbraio alle 20.30; sabato 28 febbraio alle 15.30 e domenica 1° marzo alle 15.30.
Cosa dire dunque? Siamo curiosi di poter gustare questa versione sicuramente estrema di una dei drammi più belli e interessanti di tutta la lirica prodotta finora…
Annunziato Gentiluomo
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