Robbie Williams è stanco. Robbie Williams canta poco, si muove meno ed è statico. Robbie Williams è in declino e ha il volto gonfio a causa dei ritocchi estetici. Parole non del tutto infondate, tant’è che, in un momento di confidenza, il cantante ha confessato al pubblico presente un dolore alla schiena e di aver
Robbie Williams è stanco. Robbie Williams canta poco, si muove meno ed è statico. Robbie Williams è in declino e ha il volto gonfio a causa dei ritocchi estetici. Parole non del tutto infondate, tant’è che, in un momento di confidenza, il cantante ha confessato al pubblico presente un dolore alla schiena e di aver assunto parecchie “droghe” grazie al suo medico per reggere la serata. Ma ciò che rimarrà della data del Lucca Summer Festival di sabato 15 luglio è l’immenso carisma del cantante uscito vivo dagli anni ’90, sopravvissuto alla fuoriuscita dalla band che gli diede il successo e temprato da periodi neri di sbando e depressione.
Robbie Williams con il suo The Heavy Entertainment Show Tour ha infiammato una piazza Napoleone gremita da un pubblico tra i più eterogenei mai visti a un concerto: oltre 11 mila persone tra bambini, adolescenti, famiglie, anziani, tutti scatenati e pronti a festeggiare il re del pop (del regno al di qua dell’Oceano Atlantico).
Puntuale come il Big Ben alle 21:30, sulle note di God save the queen, è iniziato lo show e sullo schermo è apparso il testo adattato per l’occasione: l’inno inglese è diventato così God bless our Robbie, un mix di citazioni autocelebrative e autoironiche. Un’ora e mezza di concerto intenso, senza pause, durante il quale il cantante britannico ha alternato i suoi più grandi successi come “Let me entertain you”, “Come Undone”, “Rudebox”, “Kids”, “Feel”, “Rock DJ”, “She’s the one” agli ultimi singoli come “Party like a russian” (diventato per l’occasione like an italian) e “Love my life”, dedicata a tutti i figli.
Immancabile l’omaggio a George Michael, suo padrino nel debutto da solista, sulle note di “Freedom 90”. “Something stupid” il celebre duetto con Nicole Kidman, è stato prosposto, come di consuetudine, in maniera goliardica con la partecipazione di una fan chiamata sul palco (in quest’occasione la fortunata è stata la lucchese Tania).
Il tutto è sfumato, rarefatto come nelle più belle serate di mezza estate, con l’omaggio a Frank Sinatra grazie alla cover di“My Way” e con “Angels”, probabilmente la canzone più bella della sua carriera. Uno spettacolo con qualche sbavatura, è vero. Ma il re del pop è umano e ieri sera ha dimostrato di esserlo. Umano, con un carisma davvero fuori dal comune.
Mirko Ghiani
[Immagini di Francesco Prandoni su facebook.com/LuccaSummer]
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