Sette workshop, due convegni, nove performance artistiche, nove talk: il futuro della scuola e dell’informazione fa tappa a Lucca. Ideato e organizzato da Indire e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, FuturTextè il primo festival internazionale del testo digitale. Anche quest’anno nel capoluogo toscano, che lo ospiterà dal 20 al 22 novembre nella cornice di
Sette workshop, due convegni, nove performance artistiche, nove talk: il futuro della scuola e dell’informazione fa tappa a Lucca. Ideato e organizzato da Indire e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, FuturTextè il primo festival internazionale del testo digitale. Anche quest’anno nel capoluogo toscano, che lo ospiterà dal 20 al 22 novembre nella cornice di Chiesa di San Francesco e del Complesso di San Micheletto, la seconda edizione promette una full-immersion di tre giorni nel tema della testualità digitale e delle sue applicazioni ai mondi della scuola e dei servizi.
Il testo digitale verrà quest’anno indagato sotto una nuova luce, quella cioè dell’originalità, dell’originale nell’era digitale. Che spazio hanno le potenzialità creative nell’universo del “copia e incolla”? Fino a che punto si può ancora parlare di “autorialità”? Questi, in sintesi, i topic della iniziativa che, tra gli altri, gode della collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana.
Spesso l’avvento del digitale porta con sé la smaterializzazione dell’informazione, il funerale della creatività. Tramonta il principio culturale che educa a non copiare, subentra l’attitudine all’assemblaggio, e con essa il valore stesso della parola “originale” decade. Il rompicapo è dei peggiori, a Lucca però hanno le idee chiare.
Se l’opposizione originale-copia perde di significato, infatti, l’unica cosa da fare sarà ricrearlo, ricostruirlo.
Beninteso, nulla che preoccupi linguisti o letterati da Accademia della Crusca. Ciò che FuturText si auspica, invece, è che la scuola e l’informazione future ripensino all’originalità, che il suo primo significato sia quello di “dare origine ad altro”: è questo il messaggio ultimo del grande forum lucchese. Si tratta di capire che “il digitale consente di ‘originare’ nuovi testi, nuove identità, nuovi diritti, nuovi ambienti di relazione e di apprendimento”.
Una volta cambiati i concetti di contenuto, autorialità, tutela dei diritti, ciò che manca è l’evoluzione della didattica. Ed è anche questo il fine di FuturText 2014: dare il via alla crescita, aprirsi all’aggiornamento. Avere la volontà, oltre che il coraggio, di guardare in faccia il futuro, di non averne paura. Proprio per questo, una giornata di FuturText 2014 sarà dedicata alla Conferenza Nazionale Scientix, progetto della Commissione Europea coordinato da European Schoolnet (EUN) che promuove la collaborazione fra gli insegnanti delle discipline STEM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica). Indire rappresenta il National Contact Point per l’Italia e il supporto di European Schoolnet (EUN), network di 31 Ministeri dell’Educazione europei, garantisce al festival la giusta visibilità che gli spetta.
Lucca è pronta. Futuro, la parola d’ordine. Accantonati i tabù, liberi dalle spinte antidigitali del passato, le avanguardie della produzione testuale mondiale sbarcano in Italia. Nell’Italia originale nell’era digitale.
Giuseppe Parasporo
[Fonti delle immagini: indire.it; futurtext.it, twitter.com/futurText, novecento.org]
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