Oggi i riflettori di ArtInMovimento Magazine sono puntati su Lorenzo Bramati, primo classificato, con l’opera La via del cuore (1mx1m, tecnica mista), della prima edizione del Premio di pittura e grafica Andare Oltre… nella Luce, organizzato dalle associazioni ArtInMovimento, La Tesoriera e Valle Sacra, evento parallelo al Convegno Andare Oltre. Uniti nella Luce, giunto alla sua
Oggi i riflettori di ArtInMovimento Magazine sono puntati su Lorenzo Bramati, primo classificato, con l’opera La via del cuore (1mx1m, tecnica mista), della prima edizione del Premio di pittura e grafica Andare Oltre… nella Luce, organizzato dalle associazioni ArtInMovimento, La Tesoriera e Valle Sacra, evento parallelo al Convegno Andare Oltre. Uniti nella Luce, giunto alla sua terza edizione.
Ma chi è Lorenzo Bramati? Si laurea alla NABA di Milano in Graphic design & Art direction e continua con degli studi specialistici all’Istituto Europeo di Design IED di Milano. Si occupa di design e arredo da 20 anni. Nel 2007 viene selezionato dalla commissione di MUSAE – Museo Urbano Sperimentale d’Arte Emergente. L’esposizione della sue opere si tiene presso l’Università del Turismo di Stresa (VB). Nel 2009 risulta tra i vincitori di DECO, concorso promosso dalla Regione Lombardia con DI.TA.LE., divano multifunzione progettato per rispondere alle necessità legate a spazi abitativi ridotti. Nel 2011 vince il premio Rosario Messina nella sezione funzionalità con delle sedute per spazi pubblici e campus universitari. Nello stesso anno viene inserito nel circuito ITINART, atto a promuovere l’artigianato artistico brianzolo. In occasione dell’ITALIAN FIRST CLASSIC DESIGN LOMBARDY FURNITURE DESIGN IN USA & SOUTH AFRICA, tenutosi nel 2012, viene invitato a esporre delle sue opere a Cape Town in Sudafrica, presso una selezionata location nel centro della città.
La sua passione nel campo dell’arte lo ha spinto a sperimentare l’abbinamento di vari materiali mescolando stili e tecniche. Crea opere uniche: sculture, lampade, tele materiche e quadri. Dal 2004 sono svariate le mostre personali e collettive e le relative pubblicazioni su riviste e giornali del settore. Il binomio DESIGN & ARTE è stato sempre alla base della sua creatività.
Un curriculum di tutto rispetto, ma adesso vediamo cosa ci racconta Lorenzo Bramati.
Come nasce il tuo rapporto con l’arte e con la pittura in genere?
Il mio rapporto con l’arte è di tipo autodidattico. Fin da ragazzino sentivo la voglia di toccare e giocare con i colori e con tutti i materiali che erano a disposizione nella bottega d’arte di famiglia. Questa è stata la mia prima scuola. I miei studi accademici alla NABA sono stati indirizzati più verso la grafica e il design, insegnandomi il rigore della forma e la sintesi di espressione. Ma quella passione innata di nutrire quella parte di me e dar forma al mio sentire ha avuto bisogno di manifestarsi
Se volessi presentare la tua produzione artistica cosa diresti?
Direi che rappresenta la materializzazione delle mie emozioni, l’estensione delle mie parole. In sintesi è la manifestazione della voglia di portare colore ovunque in una forma dinamica.
Avverti un senso di appartenenza rispetto a una corrente artistica odierna o del passato? Anche in termini di ispirazione…
Certo, mi affascinano i grandi maestri del ‘900 dell’Astrattismo, quindi parlo di Kandinskij passando da Schifano per arrivare al Futurismo di Boccioni, al Cubismo di Picasso. Se dovessi citare un artista in particolare a cui mi sento particolarmente legato direi Jackson Pollock, uno dei massimi esponenti dell'”action painting”, per il suo grande senso del colore. Dovrei citare inoltre i grandi Maestri del design italiano, ma davvero poi sarebbero troppi…
Rispetto all’opera premiata dal Premio “Andare Oltre… nella Luce”, cosa ci puoi dire? E come sei venuto a conoscenza del Concorso?
Devo ringraziare Federica, la mia ragazza, che mi ha messo a conoscenza e spronato a partecipare.
Direi che è stata una bellissima esperienza. Ma la cosa che più mi ha emozionato è che la giuria abbia compreso la mia opera dal punto di vista concettuale.Per me esprimere al meglio il tema é stato anche un grande lavoro di introspezione personale.Picasso diceva: “io non chiedo a chi guarda le mie opere una cosa: provare un’emozione vicina a quella che mi ha spinto a creare quell’opera.
Quando hai letto la motivazione con la quale la Giuria giustificava la propria classifica, cosa hai pensato? Ti sei ritrovata/o?
Direi proprio di sì, la descrizione data è una sintesi generale, ma corretta del significato del mio quadro.
Partecipandovi, che opinione ti sei fatto del Premio Andare Oltre… nella Luce? Lo consiglieresti ai tuoi colleghi? Può rappresentare una sfida interessante?
Certo che sì, lo consiglierei e come, soprattutto per il fatto che stimola molto la creatività degli artisti, dato il tema non semplice e scontato proposto in questa edizione. Sono rimasto molto impressionato dalla macchina comunicativa e dall’ufficio stampa. Cercando su google trovo la mia opere in tante testate, anche di un certo prestigio. Per noi artisti l’aspetto “visibilità” è fondamentale perché è molto difficile raggiungere i media se non sei un grande nome.
Immagino sia di nuovo all’opera… prossimi progetti, concorsi ed eventuali mostre?
Sì, certo! Ora in programma c’è la mostra alla Tesoreria di Torino, prevista gli inizi del 2019, prevista dallo stesso Premio, oltre appunto a questa intervista. Nella personale di Torino voglio esporre le mie migliori opere, con una novità fatta apposta per questo evento.
Infine, parteciperai alla seconda edizione del Premio “Andare Oltre… nella Luce”? Stai già pensando a come declinerai il tema?
Perché no… ma c’è tempo, sa bene, caro dottore, che gli artisti arrivano sempre in ritardo, sempre all’ultimo minuto, ma un pensiero lo sto già facendo. Bisogna sostenere iniziative ben realizzate come questa e mi prodigherò a segnalarlo ai miei contatti perché merita proprio.
Annunziato Gentiluomo
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