Lorella Cuccarini cattiva? Per chi ricorda i fasti televisivi della showgirl romana, connotare in maniera ombrosa un personaggio così solare risulterebbe difficile. Colei che ballava facendo sognare tutte le bambine e i bambini dell’epoca, che diventò – per un periodo – il volto di punta di quello che fu l’embrione del primo colosso televisivo privato
Lorella Cuccarini cattiva? Per chi ricorda i fasti televisivi della showgirl romana, connotare in maniera ombrosa un personaggio così solare risulterebbe difficile. Colei che ballava facendo sognare tutte le bambine e i bambini dell’epoca, che diventò – per un periodo – il volto di punta di quello che fu l’embrione del primo colosso televisivo privato italiano, proprio lei che fu “la più amata degli italiani” ora è diventata cattiva. E no, i riferimenti non sono quelli degli ormai celebri scivoloni social, non parlo di battibecchi con altre primedonne televisive né delle sue opinioni poco friendly su argomenti etici. Lorella è cattiva per dovere di copione: dopo l’incredibile successo di “Grease” e “Sweet Charity” per la regia di Saverio Marconi, e il futurista “Il pianeta proibito – The rock musical”, per la regia di Luca Tommassini, la Cuccarini è Madre Gothel nel musical Rapunzel, per la regia di Maurizio Colombi, in scena al Teatro EuropAuditorium di Bologna da giovedì 21 a domenica 24 gennaio.
Il seguito di una stagione trionfante, con oltre 60 mila spettatori solamente a Roma: questa favola musicale amata da tutta la famiglia è già diventata un classico dei musical per tutti gli appassionati del genere e, nel 2017, la Compagnia andrà in tournée anche all’estero.
Il brillante cast è costituito, oltre che da Lorella Cuccarini, anche dai bravissimi Alessandra Ferrari, che interpreta il ruolo di Rapunzel, e Giulio Corso, che recita nel ruolo di Phil, e da oltre 18 performer fra ballerini, acrobati, cantanti e attori.
Il confronto tra l’eroina positiva, Rapunzel appunto, che è alla ricerca della sua vera identità, e l’eroina negativa, Madre Gotohell, presa dall’estremo e infausto desiderio dell’eterna giovinezza, ci spinge verso una più profonda riflessione sulla crisi adolescenziale e sul rapporto tra madre e figlia.
Il costo dei biglietti va da € 23,00 a € 46,00 acquistabili presso la biglietteria del Teatro EuropAuditorium a Bologna (dal lunedì al sabato, dalle ore 15.00 alle ore 19.00), presso il Circuito VIVATICKET-CHARTA, i punti d’ascolto delle IperCoop e il Circuito TICKETONE, oltre alle prevendite abituali di Bologna e con carta di credito su www.teatroeuropa.it.
Mirko Ghiani
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