Una serata stellare dove l’arte ha fatto da padrona quella che si è realizzata ieri alla Corte del Comune di Locri. Una serata che ha visto convertirsi la città calabrese in una culla del melodramma e che ha dato l’avvio al Locri Opera Festival, frutto della sinergia fra il Comune di Locri, nella persona dell’Assessore
Una serata stellare dove l’arte ha fatto da padrona quella che si è realizzata ieri alla Corte del Comune di Locri. Una serata che ha visto convertirsi la città calabrese in una culla del melodramma e che ha dato l’avvio al Locri Opera Festival, frutto della sinergia fra il Comune di Locri, nella persona dell’Assessore Anna Rosa Sofia, l’Associazione Traiectoriae, l’Orchestra e il Coro del Teatro Cilea di Reggio Calabria, inserito all’interno del più vasto Calabria Opera Musica Festival.
Locri, ieri, 25 luglio, si è nutrita de L’elisir d’amore che ha riscosso un grande successo in termini di accoglienza da parte del pubblico. Nonostante non sia stato raggiunto il sold out, i tanti presenti hanno risposto all’allestimento tutto con copiosi applausi e apprezzamenti. È risultato chiaro a tutti lo spessore artistico della serata che ha vantato un cast realmente eccezionale, fra cui spiccava il nome del basso Antonio De Gobbi, cantante scaligero dalla carriera trentennale, che ha caratterizzato in modo esemplare il personaggio di Dulcamara accompagnato da un cavallo. Vocalità piena, tecnica valida, verve scenico eccellente, con un riferimento a Wanna Marchi che ha provocato l’ilarità dei presenti.
È stato affiancato da un cast degno dei grandi teatri del nostro bel paese.
Superba è stata l’interpretazione di Ralitza Ralinova che ha tratteggiato con precisione tutte le sfumature di Adina. Musicalità, agilità e buon fraseggio le hanno garantito una performance efficace e intensa. Attorialmente strepitosa!
Massimiliano Silvestri, con estrema eleganza, ha ben mostrato l’evoluzione di Nemorino, tutto il suo crescendo emotivo. Dotato di un bel colore e una buona tecnica, ha raggiunto il suo climax interpretativo nella romanza Una furtiva lagrima che ha emozionato, accarezzando il cuore degli accorsi.
Il baritono turco Cuneyt Unsal, grazie a una lama possente e una mimica sorprendente, ha reso Belcore in modo impeccabile. Il sergente bell’imbusto, pieno di sé è stato interpretato, in modo raffinato, facendo emergere il lato comico e quello elegante del personaggio.
Il soprano reggino Ilenia Morabito, dotata di una luminosa vocalità, tecnica pulita e agilità vocale, è stata il trait d’union tra i solisti e il Coro del Teatro Cilea, sempre all’altezza della situazione. La compagine reggina si è confermata decisamente valida e pronta nel misurarsi con quest’opera di transizione dove il coro rappresenta un elemento fondamentale.
L’efficace regia di Franco Marzocchi, coadiuvato da Annunziato Gentiluomo, è stata fedele al libretto di Felice Romani. Il suo lavoro si è focalizzato sulla psicologia dei personaggi e sulle dinamiche relazionali, concentrandosi in modo originale su Adina, da cui ha fatto emergere un’anima, almeno inizialmente, venale e calcolatrice. Molto curate le interazioni sceniche e gli ingressi, e ben amalgamato il suo lavoro con la musica. L’ambientazione è stata la Locride di inizio secolo, con elementi tipici, tra i quali l’introduzione, all’inizio del primo atto, subito dopo l’ouverture, e agli inizi del secondo, di passi di tarantella eseguiti con grazia da Elizebeth Fazzolari e Gabriele Albanese.
La direzione del Maestro Alessandro Tirotta è stata raffinata, attenta e precisa. Come un valido nocchiero, consapevole in tutto e per tutto della partitura, la sua mappa di navigazione, ha permesso ai musicisti dell’Orchestra del Teatro Cilea di esprimersi al meglio e ha gestito con attenzione il rapporto tra buca e cantanti. Il risultato è stato un gioco colorato di armonie con i volumi perfettamente modulati.
Ogni atto è stato introdotto dalla lettura della sinossi di Nicola Procopio, abile aiutante di Dulcamara. È doveroso segnalare la presenza del quattordicenne Luigi De Gobbi come tromba solista nell’introduzione scenica del dottore truffatore. Ai suoi quattordici anni ha affrontato la sua prima opera da grande professionista
Il trucco e le acconciature sono state curate da Alfredo Danese mentre le luci da Matteo Service. Federica Sorace ha collaborato alla scenografia.
Siamo orgogliosi per quest’allestimento così ben realizzato che rappresenta un continuum iniziato con due opere studio – “La traviata” e “Rigoletto” – diretti registicamente da Mario De Carlo, per poi passare a “Il barbiere di Siviglia” per la regia di Lev Pugliese, fino a oggi con “L’elisir d’amore”. Dal 2014 il mio impegno sull’opera è stato guidato dal volere, in linea con l’Amministrazione Calabrese, trasformare Locri in città di cultura e di arte e non solo di storia, afferma Anna Rosa Sofia, Assessore alla Cultura.Questo meraviglioso risultato, che è stato capace di emozionare, divertire e far riflettere, è frutto di un gioco di squadra perfetto. Seguendo le prove è stato evidente, fin da subito, il clima di armonia e di sostegno reciproco, il solo che garantisce poi a tutti di poter dare il proprio meglio. È così è stato. Una spettacolare versione de “L’elisir d’amore”, una bellissima opera di Donizetti che nella nostra terra non rappresenta un titolo altisonante, ma su cui abbiamo voluto investire per far conoscere il grande compositore bergamasco, dopo Verdi e Rossini, che ci hanno preceduto. Il 3 agosto invece sarà la volta di “Turandot” di Puccini, per cui abbiamo pensato di applicare uno sconto al primo settore per coloro che hanno visto o assisteranno domani a “L’elisir”: 40 euro al posto di 50. Intanto mi aspetto un grande pubblico per domani, afferma il direttore artistico, Domenico Gatto.
Si ricorda che, domani, 27 luglio, ci sarà la seconda e ultima recita de L’elisir d’amore, i cui biglietti, il cui costo è 30 e 20 euro, sono acquistabili presso La gru di Siderno, l’agenzia di viaggi Persefone e il Bar Riviera di Locri, e on line su Inprimafila all’urlwww.inprimafila.net.
Si segnala che la nostra testata è tra i media-partner dell’evento con Studio54network, Radio Roccella e Italiana Radio mentre il Centro Commerciale La gru è uno sponsor tecnico.Siamo orgogliosi di questo grande traguardo del nostro direttore, Annunziato Gentiluomo, che si è misurato, a nostro avviso con grande professionalità, nel ruolo di Collaboratore alla regia e alla messinscena. Ci ha solo detto: Un’esperienza arricchente. Un clima meraviglioso. Persone eccellenti. Meravigliosi artisti. Ho imparato tanto da tutti, in particolare dai Maestri Franco Marzocchi e Alessandro Tirotta, e dal maestro sostituto Andrea Francesco Calabrese, figura fondamentale che spesso viene un po’ dimenticata. Buona la prima, anzi buonissima…. Spero nel sold out di sabato!.
Una serata magica… Una serata che ha emozionato! Riteniamo ci sia qualcuno che tornerà a riascoltare “L’elisir d’amore” per cibarsi ancora del suo strepitoso nettare…
Chiara Trompetto
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