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“L’ironia è donna”, l’onirico viaggio nell’iconografia femminile firmato Preda

“L’ironia è donna”, l’onirico viaggio nell’iconografia femminile firmato Preda

Al Gio Studio bolognese di Via Massei, da oggi, 14 marzo al 31 aprile 2015,  la nuova mostra personale firmata Maria Grazia Preda: L’ironia è donna. Viaggio nell’immagine femminile degli anni cinquanta. Tratti delle riviste originali anni Cinquanta, immagini, loghi, parole stampate, ricombinati e incollati a mano su carte pregiate, diventano opere-manifesto di un’autentica freschezza dal

Al Gio Studio bolognese di Via the-mood-mgraziapreda-5Massei, da oggi, 14 marzo al 31 aprile 2015,  la nuova mostra personale firmata Maria Grazia PredaL’ironia è donna. Viaggio nell’immagine femminile degli anni cinquanta.
Tratti delle riviste originali anni Cinquanta, immagini, loghi, parole stampate, ricombinati e incollati a mano su carte pregiate, diventano opere-manifesto di un’autentica freschezza dal sapore contemporaneo, che attraverso una mirabolante incursione nella storia del costume, della moda e della pubblicità non nasconde l’immenso serbatoio da cui attinge.

Chi è Maria Grazia Preda?
Spoleto, Parigi, Roma: queste le tre città che ne segnano la formazione. Nata nel 1969 a Spoleto, Maria Grazia cresce circondata da artisti. Dopo gli studi classici, si trasferisce a Roma per frequentare l’università, ma non disdegna il lavoro come indossatrice. È proprio qui, durante le lunghe ore trascorse a lavorare nelle case di alta moda e showroom di Piazza di Spagna, che nasce l’ambizioso sogno di una vita: scavare nel passato glorioso della moda italiana, in quella dolce vita che brilla animata da eterne stelle del cinema. Negli antichi edifici romani e lungo le passerelle italiane, allora, Maria Grazia impara le regole di una perfezioneindex perfettamente radicata nel passato. A Parigi poi, la passione per la moda del passato e per il vintage si radica profondamente. È qui che dedica il suo tempo alla fotografia, scoprendo una forte ammirazione per l’arte grafica e l’espressività contemporanea.
Circondata dalla bellezza e dall’arte, inizia a ritagliare le più belle immagini da riviste di moda. Ma i suoi semplici ritagli presto si trasformano in veri e propri collage. Dopo aver scoperto le opere di Mimmo Rotella, per lei un’autentica rivelazione, crea il suo primo collage. Insomma, trova la sua forma espressiva preferita. Maria Grazia trova il suo mondo.

indexdAntenato dell’odierno vintage, in francese antico vendenge definiva i vini vendemmiati nelle annate migliori. Più che mai fedeli all’origine etimologica del termine, i Collage Vintage di Maria Grazia Preda vogliono allora distillare l’immaginario di un decennio rimasto negli annali come un periodo di estremo ottimismo e rinascita, riassemblandolo in chiave contemporanea attraverso lo strumento dell’ironia.
Con un’innnata raffinatezza, la protagonista veste in pieno stile le creazioni degli anni d’oro della moda francese e italiana. All’aura classicista delle immagini, però, fa da contrappunto l’elemento testuale, anch’esso recuperato dalle riviste d’epoca, ma in cui anche la sensibilità moderna scorge un certo candore. È in questa via media tra presente e passato che agisce l’ironia, restituendo un’immagine di donna che diventa sintesi di due epoche: classicamente femminile, ma anche ironica, indipendente alla maniera moderna.

Ospitata presso lo spazio Gio Studio dal 14 marzo al 31 aprile, L’ironia è donna, di Maria Grazia Preda.
Un’onirica incursione nella storia del costume, della moda e della pubblicità. L’eleganza e la grazia nel gustare il sapore del tempo passato senza mai abbandonarsi a una sterile nostalgia.

Giuseppe Parasporo
[Fonti delle immagini: fashionbeginners.com; it.facebook.com]

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