Manca pochissimo per la settima edizione del convegno di tre giorni L’invisibile ponte dell’Amore proposto dall’Associazione Il Nodo. Lorenza Aimone Querio, Presidente della realtà associativa organizzatrice, ci spiega che l’evento è nato per accogliere l’esigenza di persone che si interessano di spiritualità ed hanno deciso d’intraprendere insieme il cammino della conoscenza: conoscenza della vita in ogni sua
Manca pochissimo per la settima edizione del convegno di tre giorni L’invisibile ponte dell’Amore proposto dall’Associazione Il Nodo. Lorenza Aimone Querio, Presidente della realtà associativa organizzatrice, ci spiega che l’evento è nato per accogliere l’esigenza di persone che si interessano di spiritualità ed hanno deciso d’intraprendere insieme il cammino della conoscenza: conoscenza della vita in ogni sua forma, compreso l’evento morte. Pensiamo che sia assolutamente necessario occuparci dell’invisibile perché è ciò che resterà di noi. È la parte di noi che ritroverà tutti coloro che hanno visto morire il loro corpo. È la parte di noi che potrà ancora avere gli occhi pieni di gioia, che potrà ancora essere felice. Conoscere l’invisibile vuol dire attraversare il ponte, essere più vicini, continuare ad amarci come prima, forse ancora di più. Avere Fede e Speranza vuol dire camminare insieme verso un futuro grande, lasciandoci prendere per mano da chi vuole condurci in alto, oltre il nostro orizzonte. L’amore è per sempre. L’amore ci accompagna ai giardini fioriti dell’invisibile dove il nostro cuore sa darci le certezze che il dolore e la razionalità tentano di offuscare. Proprio per queste ragioni è nata l’idea di occuparci del sostegno a persone colpite dal lutto e di dare comunque a tutti la possibilità di esplorare l’argomento “morte”, quasi sempre tabù da nascondere e scongiurare.
È da sette anni che sono impegnati nell’organizzazione dell’evento a Borgaro Torinese, cittadina nella cintura di Torino, col fine di portare soprattutto speranza e dare l’impulso a percorrere il cammino, talvolta faticoso ma unico, dell’evoluzione. Durante i tre giorni del convegno, ci spiega, si crea uno spirito di familiarità e solidarietà che produce comunque conforto e buona energia per affrontare il dolore, in modo particolare per i genitori che hanno visto andare i loro figli.
In questa edizione, che si aprirà col saluto introduttivo di Giuseppe Santagada alle 15.00 di venerdì 10 ottobre, parteciperanno esperti italiani e stranieri. I protagonisti del primo pomeriggio saranno: Anne Givaudan, Daniela Gervasoni, Rodolfo Neri, Slavy Gehring con Imma Lucà, Riccardo Di Napoli e Gabriella Grassi con Carlo Serofilli.
Sabato 11 ottobre interverranno dalle 9.00: Claudio Pagliara, Salvatore Brizzi, Alessio Tavecchio, Don Sergio Messina, Igor Sibaldi, Nicola Cutolo, Giuliano Falciani, Nicola Cutolo e Graziella Pigoni. Si segnala alle 17.45 la Tavola rotonda La vita, la morte, l’Aldilà, coordinata da Enzo Decaro che prevederà le testimonianze di genitori.
Durante la mattinata di domenica 12 ottobre, proseguiranno i lavori, dalle 9.00: Anna Paola Rossi, Mario del Giglio, Anna Tamburini Torre e Dino Marabini.
Gli organizzatori hanno previsto anche degli incontri individuali, gratuiti per i partecipanti con alcuni esperti del settore. Queste sessioni avranno inizio dalla mattina di venerdì 10 ottobre e si svolgeranno per tutta la durata del Convegno. Sarà possibile prenotarle telefonicamente dopo aver effettuato l’iscrizione al convegno. Quest’anno ci si potrà confrontare con: Angela Albanese, Birgit Zorzetti, Giancarla Padovan, Rosanna Puccio, Linda Macaluso, Lina Cassano, Riccardo Di Napoli, Venera Siracusa, Enrica Brugo, Luciana Quinto, Cesare Zanoni, Carlo Serofilli, Alessandra Maccarini, Gabriella Grassi e Barbara Amadori.
Al Convegno saranno inoltre presenti Graziella Pigoni, Giorgina e Claudio Maneri per l’accoglienza dei genitori colpiti dal lutto, e Daniele Gullà, con cui sarà possibile effettuare, previo appuntamento, l’analisi energetica vibrazionale e il riassestamento di tutto il corpo.
Si può ancora partecipare a L’invisibile ponte dell’Amore, e se interessati potete scrivere a airenz@teletu.it.
Cosa dire? Un programma ricco, un tema affascinante, una verve sociale chiarissima e un animus legato al servizio e all’aiuto evidente. Tutti ingredienti che presagiscono un evento trasformativo e che merita di essere vissuto. Un convegno che è in estrema sintesi un inno alla vita, alla speranza e all’amore…
Annunziato Gentiluomo
[Fonti delle foto: lasentinella.gelocal.it, scienzasegreta.it e italiamagazineonline.it]
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