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L’Invisibile Ponte dell’Amore, continuiamo a presentarvi i relatori del convegno

L’Invisibile Ponte dell’Amore, continuiamo a presentarvi i relatori del convegno

Proseguiamo da dove ci eravamo interrotti nel presentarvi i relatori del convegno L’Invisibile Ponte dell’Amore, che si terrà il prossimo fine settimana (16-18 ottobre) presso l’Hotel Atlantic di Borgaro Torinese. Nella giornata di sabato 17, dopo gli interventi di Don Sergio Messina, di Nicola Cutolo e Marie Noelle Urech, vi saranno altri tre ospiti. La

morte-e-vita-800x400Proseguiamo da dove ci eravamo interrotti nel presentarvi i relatori del convegno L’Invisibile Ponte dell’Amore, che si terrà il prossimo fine settimana (16-18 ottobre) presso l’Hotel Atlantic di Borgaro Torinese.
Nella giornata di sabato 17, dopo gli interventi di Don Sergio Messina, di Nicola Cutolo e Marie Noelle Urech, vi saranno altri tre ospiti.
La quarta relatrice della giornata sarà la Dott.ssa Valeria Magarelli. Valeria Magarelli è una psicologa laureata presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha proseguito gli valeria magarellistudi seguendo un master in arti terapie sempre a Roma. Dopo un percorso di crescita personale con una terapeuta indiana improntata sulle meditazioni regressive, ne è diventata assistente apprendendone le tecniche. Ha appreso le conoscenze di bio-psico-genealogia con Gerard Athias, e studiato l’albero genealogico secondo il modello di Antonio Bertoli di cui ha frequentato un corso sugli arcani maggiori dei tarocchi. Ha imparato la “Psicomagia”con Alejandro Jodorowsky. Ha iniziato la sua professione come collaboratrice del Prof. Meluzzi per poi continuare come libera professionista approfondendo il mondo emotivo e le manifestazioni dell’inconscio individuale e collettivo. Attualmente relatrice, conferenziera e assistente per le visite in Piemonte della Dott.ssa Gabriella Mereu, fondatrice della Terapia Verbale. Attraverso il corpo, i fatti e le persone della nostra vita, il nostro inconscio ci indica la via verso noi stessi, e il linguaggio dei simboli ci aiuta a percorrerla. Lavora attraverso varie tecniche, quali Meditazioni regressive che utilizza per sondare il mondo emotivo ed entrare in contatto con i sintomi e disturbi per comprendere cosa ci vogliono comunicare; contemporaneamente lavora sull’infanzia attraverso la guida del nostro “bambino interiore”. Utilizza riti o atti simbolici danno corpo a qualcosa che sostanza non ha, per poter rompere e liberarsi dai vecchi schemi che ci tengono intrappolati. Pratica la lettura dell’inconscio attraverso gli arcani maggiori dei tarocchi che svelano i blocchi e le resistenze personali e del contesto familiare in cui si vive.
A seguire ci saranno Juliane Grodhues e Andrea Leone. La psicologa Juliane Grodhues, dopo molti anni di juliane_grodhuesesperienza professionale in varie istituzioni, ha fondato (nel 2011) e dirige a Saarbruecken, in Germania, l’Allan Botkin Institut Deutschland, dove applica la nuova tecnica che trasforma il dolore del lutto in amore. Attraverso una particolare stimolazione del cervello, il Dott. Botkin induce un’esperienza in cui il paziente ha la viva percezione di incontrare la persona per cui sta vivendo un lutto. L’evidenza clinica deriva da più di 3000 casi documentati dal Dott. Botkin e altri professionisti. Presentata attraverso l’immediato linguaggio del vissuto e dell’esperienza diretta, l’innovativa tecnica della IADC (comunicazione post-mortem indotta) permette di risolvere in modo immediato e definitivo. La prima edizione di Induced After Death Communications, il libro di Allan Botkin, è apparsa in America nel 2005. Da allora la IADC (comunicazione post-mortem indotta) ha conosciuto numerosi sviluppi tanto nel settore della ricerca, quanto nel riconoscimento ufficiale da parte dei professionisti. Il primo articolo su questo argomento è apparso nella primavera del 2000, sulla rivista “Journal of Near Death Studies”, e oggi sono numerosi i progetti di ricerca che indagano intorno a questa terapia. A partire dal 2005, la diffusione della IADC è stata estremamente rapida: a oggi, si contano specialisti formati in questa terapia in ben dodici Paesi. Potete trovare qui tra i nostri articoli la presentazione di questa tecnica. In Italia l’interesse si è sviluppato grazie soprattutto all’impegno del andrea-leone-cut-dvd-180x180Dott. Andrea Leone, dello IONS Italia che ha promosso attivamente la IADC. Andrea Leone è Fondatore e Referente della community group italiana IONS Italia. Ideatore, organizzatore e moderatore di eventi culturali.Consulente editoriale e co-responsabile della collana NOETIC (Unoeditori). Blogger e articolista su temi di convergenza tra scienza salute e spiritualità. Laureato in filosofia con una tesi sul pensiero scientifico evoluzionistico di Teilhard de Chardin, tiene seminari sulla Nuova Cosmologia in collaborazione con l’associazione “Spiritualità del creato” ispirata e patrocinata dal teologo americano Matthew Fox.
Per concludere la carrellata sulla seconda giornata di convegno vediamo l’ultimo ospite, Raymond Moody. Relatore d‘importanza mondiale è uno dei più famosi studiosi del fenomeno delle esperienze di premorte. Ha studiato filosofia all’Università della Virginia dove si è laureato nel 1967 e ha conseguito il dottorato nel 1969. In seguito ha conseguito un dottorato in psicologia e una laurea in medicina. Ha pubblicato testi e raccolto informazioni e testimonianze sulle Raymond-Moodyesperienze ai confini della morte, note anche come “NDE” (acronimo dell’espressione inglese “Near Death Experience”, a volte tradotta in italiano come “esperienza di pre-morte”), che vengono riferite, in un certo numero di casi, da soggetti che avevano ripreso le funzioni vitali dopo aver sperimentato, a causa di gravi malattie o eventi traumatici, le condizioni di arresto cardiocircolatorio e respiratorio. Il suo testo del 1975, “La vita oltre la vita“, è stato pubblicato in Italia nel 1977 e ha venduto 20 milioni di copie in tutto il mondo. Prima di lui, soltanto Elisabeth Kubler Ross, anch’essa estranea alla tradizione dello spiritismo, aveva affrontato tali questioni, raccogliendo e analizzando sistematicamente le testimonianze. Gli studi di Moody, abbandonato l’approccio spiritista del periodo a cavallo tra il XIX e il XX secolo in favore di un esame sistematico delle testimonianze sulle NDE, hanno suscitato l’interesse di altri studiosi, che hanno analizzato il fenomeno confermando le testimonianze da lui raccolte o avanzando anche ipotesi differenti. Dopo gli studi iniziali sulle NDE, il dottor Moody ha allargato le sue ricerche, considerando anche la pratica non scientifica dell’ipnosi regressiva, con la quale afferma di aver ottenuto il ricordo di presunte vite passate dei suoi pazienti, nell’ambito della psicoterapia dei traumi psicologici. Inoltre ha rivolto il suo interesse alla cristallomanzia e all’utilizzo dello Psychomanteum che è una camera inventata dal Dr. Moody, ma ispirata le tecniche utilizzate un presso l’Oracolo dei morti di Efira nell’antica Grecia. Un visitatore dello Psychomanteum spesso sperimenta il contatto con i propri cari defunti. Ha in seguito studiato le esperienze di morte condivisa, nelle quali ha trovato analogie con le NDE. Ha scritto e pubblicato molti testi, per raccontare le singole esperienze di studio.
Un’altra giornata, un altro tassello prezioso a questo importante convegno.
Redazione ArtInMovimento Magazine

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