Continuiamo a presentarvi i relatori del convegno L’Invisibile Ponte dell’Amore che si terrà a Borgaro Torinese dal 16 al 18 ottobre prossimi e del quale sarà moderatore Annunziato Gentiluomo. Abbiamo visto insieme la prima giornata, con l’apertura da parte di Giuseppe Santagada e gli interventi di Soania Calame Rosset, Carlo Pastorino, Ginella Tabacco, Luisiana Furlanetto
Continuiamo a presentarvi i relatori del convegno L’Invisibile Ponte dell’Amore che si terrà a Borgaro Torinese dal 16 al 18 ottobre prossimi e del quale sarà moderatore Annunziato Gentiluomo.
Abbiamo visto insieme la prima giornata, con l’apertura da parte di Giuseppe Santagada e gli interventi di Soania Calame Rosset, Carlo Pastorino, Ginella Tabacco, Luisiana Furlanetto con Nadia Renda, Marco Cesati Cassin.
Il sabato mattina inizierà con Don Sergio Messina, con un contributo dal titolo “La Luce è sempre la Luce, anche se il cieco non la vede”. Sacerdote dal 1973, Don Sergio Messina per trenta anni è stato assistente religioso ospedaliero nella diocesi di Torino. Venuto a contatto con le problematiche che riguardano la sofferenza umana, la fine della vita e l’accompagnamento dei morenti, ha promosso, nel corso degli anni, l’associazione l’Accoglienza onlus con l’intento di promuovere formazione e di creare luoghi e spazi di solidarietà e di condivisione nel campo della terminalità e delle cure palliative. Interessato ai temi della giustizia sociale e attento alle problematiche del Terzo Mondo, è fondatore e presidente dell’associazione VO.L’A (Volontari l’Accoglienza), una onlus che interviene con progetti, microrealizzazioni e costruzione di pozzi a favore delle popolazioni più povere e disagiate del pianeta, in particolare in Etiopia. Ha pubblicato alcuni testi di riflessioni sul “Vivere il morire”, sul cammino interiore e sul Vangelo di Marco, di Matteo e di Luca.
Il secondo ospite di sabato sarà Nicola Cutolo, che affronterà il tema “Il dono dell’energia di Luce: chiave essenziale per il benessere dell’uomo” e condurrà esperimenti con il pubblico in sala. Nato a S. Agata di Puglia il 25 luglio 1937, Nicola Cutolo vive a Bari. Ha percepito fenomeni straordinari di psicocinesi sin da ragazzo, avvertendo nelle sue mani un fortissimo calore. Si rivolse pertanto al prof. Giorgio Di Simone di Napoli e successivamente al prof. Hans Bender della facoltà di psicologia dell’università di Friburgo, dove fu sottoposto ad indagini di laboratorio, tramite elettroencefalogramma registrato durante gli esperimenti di psicocinesi e di bioterapia (indagini che in Italia non era consentito fare). Ciò al fine di verificare se fossero presenti variazioni nelle onde cerebrali. Questo esame dimostrò che durante gli esperimenti le onde cerebrali subivano delle modificazioni passando dallo stato normale ad uno stato alterato di coscienza. Parliamo di energia fotonica un’energia terapeutica. Nicola Cutolo è stato il pioniere della bioterapia in Italia e in particolare ha prestato la sua opera presso l’ospedale Di Venere di Bari nel reparto di Medicina Generale, in qualità di bioterapeuta, conseguendo risultati straordinari su molte malattie e suscitando grande sorpresa tra i medici. Nel 1986, Nicola Cutolo ha conseguito la laurea in Psicologia e successivamente ha intrapreso una collaborazione con numerose università straniere, tra cui la New Age Awareness Centers, diretta dal prof. Cameron ed è membro anche della American Society for Psychical Research. Ha partecipato in qualità di relatore e ricercatore a convegni in tutto il mondo e ha frequentato per anni Tibet, India, Nepal dove ha conosciuto i più grandi maestri spirituali del nostro tempo. La sua ricerca è proseguita in Germania con il premio Nobel per la Fisica prof. Fritz Popp direttore dell’Institut für Biophysikalische Zellforschung (Istituto Internazionale di Biofisica). Nell’ambito di tale ricerca, è stata misurata e dimostrata l’emissione di energia biofotonica dalla sua mano destra e l’inibizione della proliferazione di cellule batteriche in vitro. Tra le altre prove delle sue capacità, il dr Cutolo ha effettuato due esperimenti in Germania. In uno di essi ha prodotto uno spostamento dell’ago di una bussola (sotto diretto controllo di ufficiali della Polizia e della Marina Militare tedesca) e nell’altro, presso l’Istituto Internazionale di Biofisica, facendo accertare e misurare, tramite un rilevatore di luce residua, che le sue mani emettevano energia fotonica (bioluminescenza), assente o quasi nelle persone normali. Il dr Cutolo sostiene essere questa energia responsabile dell’effetto terapeutico tante volte riscontrato durante i numerosi trattamenti di pranoterapia.
La terza ospite della seconda giornata sarà una donna, Marie Noelle Urech. Nata a Rio de Janeiro (nel 1957), Marie Noelle Urech è di origine belga e vive in Italia da 20 anni. Counselor e formatrice, ha avuto i suoi primi interessi nella danzaterapia, nell’ espressione corporea e lo psicodramma, approfonditi nel laboratorio di Art therapy della regista svedese Elizabeth Björnstrom. L’incontro con lo sciamano ungherese Joska Joos, artista e terapeuta, le ha fatto scoprire i Tre Mondi attraverso il tamburo, i sogni lucidi e il viaggio onirico. Giunta in Italia, la sua ricerca e formazione si sono concretizzate in vari percorsi formativi, psicologici e spirituali, focalizzati sulle relazioni tra mente e corpo, sui processi sottili della guarigione, sui rapporti tra scienza e coscienza e sull’utilizzo terapeutico della metafora e dei simboli. C’è un episodio che è stato particolarmente significativo, come racconta lei stessa: “A segnare la mia vita è stata l’ intensa esperienza transpersonale scaturita dal mio incontro onirico con la figura di Ildegarda di Bingen, a seguito del quale ho fondato a Viterbo il Centro Ildegardiano Viriditas, che ha come scopo l’educazione ad una visione globale dell’uomo e della medicina. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su alcune tematiche, Viriditas ha promosso alcuni convegni nazionali (sul tema dell’accompagnamento alla morte: L’uomo Immortale ad Arezzo; sul tema della fisica quantistica e guarigione: Il corpo quantico a Firenze; sul risveglio dell’energia femminile per creare la Pace: L’era della colomba a Roma)”. Dal 1998 al 2003 Marie Noelle Urech è stata docente di storia della medicina e di simbologia delle piante, presso il Master in Fitoterapia dell’Università della Tuscia. Dice ancora la Urech: “Un’ altra svolta fondamentale, è stato il mio incontro con il Dr Carl Simonton, oncologo di fama mondiale e la mia formazione nel suo Metodo. Faccio parte dell’équipe italiana del Dr Carl Simonton come counselor del suo metodo che ho rappresentato ufficialmente in Italia, fondando nel 2004 e dirigendo il Simonton Cancer Centre Italia fino al 2009. Attualmente dirigo il programma anti-cancro presso il Centro Terapie MenteCorpo dell’Associazione Viriditas. Oltre alla mia attività di Counselor, mi occupo di formazione educando professionisti della salute (tradizionali e non) ad una visione globale che integri salute e malattia, vita e morte, amore e compassione proponendo tecniche mentali cognitive ed immaginative e metodi innovativi di comunicazione”. Marie Noelle Urech propone in tutta Italia percorsi di riconciliazione e di guarigione, sia individuali che di gruppo, gruppi di self help e corsi sul potenziale umano rivelato dalla dimensione onirica. Le sue molteplici esperienze, l’espressione sciamanica così come la passione per la fisica quantistica, l’hanno portata a rivisitare la dimensione onirica, al di fuori dei paradigmi tradizionali della psicologia e a elaborare nuove metodologie per usare i sogni a scopo terapeutico. Ha pubblicato numerosi articoli sulla spiritualità nell’arte, sulla crescita personale, su Ildegarda di Bingen e sul Metodo Simonton. Ha collaborato per anni con la rivista Natura & Benessere della FN editrice di Roma e scritto numerosi libri sui temi di cui è esperta.
Torneremo domani per raccontarvi la seconda parte della giornata di sabato 17.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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