Secondo successo consecutivo all’Unipol di Casalecchio per la Virtus di coach Valli. In un incontro d’altri tempi, storico, quello con la Juve Caserta Granarolo, fa valere il fattore casa e porta a due il numero della vittorie in campionato, risollevandosi dalla penalizzazione iniziale. Continua invece il momento negativo dei campani (terza sconfitta consecutiva), costretti a cedere
Secondo successo consecutivo all’Unipol di Casalecchio per la Virtus di coach Valli. In un incontro d’altri tempi, storico, quello con la Juve Caserta Granarolo, fa valere il fattore casa e porta a due il numero della vittorie in campionato, risollevandosi dalla penalizzazione iniziale. Continua invece il momento negativo dei campani (terza sconfitta consecutiva), costretti a cedere a una squadra di casa brava a sfruttare difficoltà e insicurezze. E intanto il pubblico applaude.
Tremila circa gli spettatori all’Unipol Arena per l’incontro della terza giornata di Basket Lega A. Ancora imbattuta in casa, Bologna supera le paure del finale contro Capo d’Orlando mettendo in scena un finale più che intelligente, gestito senza troppe paure o difficoltà. Il resto lo fa Caserta, o meglio,
La Pasta Reggia conferma infatti il suo momento negativo: sono già tre le sconfitte consecutive, e zero i punti in classifica. A nulla serve, se non allo score personale, la magistrale prova di un gigantesco SamYoung, autore di 33 punti, che si fa luce nel buio di una squadra che, dopo i primi minuti positivi, perde lucidità e inizia una discesa fatta di palle perse, confusione e giocate individuali. E Bologna ringrazia.
In effetti, in un primo quarto anonimo per entrambe, Caserta si presenta bene. Al centro del gioco è Marco Mordente che, persa palla, si riscatta subito con il tiro da tre; anche se, in generale, con poco successo (chiuderà con 6 punti all’attivo). A fine primo quarto il tabellone recita 23 a 14 per la squadra di casa. In positivo e negativo si impongono Mordente, Young, per gli ospiti; Mazzola, su tutti, per la squadra di casa.
Migliore in campo Virtus con i suoi diciotto punti, il numero 14 Valerio Mazzola, ala) trascina alla vittoria i virtussini, sempre più padroni del campo di fronte a una Juve troppo pavida che accusa il colpo e comincia a avere fretta. Le rotazioni non funzionano, il gioco è farraginoso, e dopo un secondo quarto di stallo, che ripropone il vantaggio già maturato nel primo (42 – 29), Bologna prende le misure.
Di rientro dall’intervallo nella difesa ospite si dorme. Dall’altro lato invece, gli schemi d’attacco cominciano a funzionare: le triple di un giovane Matteo Imbrò (play) in serata, e la già citata doppia cifra di Mazzola portano avanti gli uomini di Valli, sempre più presenti nella metà campo avversaria con ben 12 rimbalzi offensivi. Ma dopo un finale quarto (56 – 45) fatto di proteste e dubbi sulle decisioni del trio arbitrale, Caserta rialza la testa e fa paura.
Una Bologna troppo leziosa, attendista, che gioca sulla sirena, subisce l’impeto di una JuveCaserta che, trascinata da Moore e Young, si porta a meno tre. La fretta però fa male a Caserta. I troppi sbagli da tre (3/22, per una percentuale del 13% contro il 28% dei padroni di casa) permettono a Bologna di riallungare. Da lì in poi non c’è più niente da fare, Bologna non sbaglia più: risolleva l’imbarazzante percentuale dalla lunetta(che sarà del 52% contro il 70% ospite), e porta a casa applausi e due punti meritati. Il punteggio finale sarà 79 a 74.
Seconda vittoria tra le mura amiche, dunque, per la Virtus Granarolo. Ancora una volta la presenza dei cugini bolognesi della Fortitudo, gemellati con i tifosi della Juve, porta bene, più che bene. Piccola nota stonata gli scontri davanti al palazzetto nel pre-match e qualche coro a fine partita: nulla di che preoccuparsi.
Giornata positiva per i colori bolognesi. Lo pubblico della Virtus, in prima fila tra le squadre che fecero la storia del Basket italiano, e nondimeno di quello europeo, può applaudire la sua nuova, giovine Virtus. Certo, un senso di stranezza ti coglie quando non riecheggia nel palazzetto il classico “A tutti buonasera” dello storico speaker Gigi Terrieri. In ogni caso, buon lavoro e buona fortuna al giovane Federico Fioravanti gliene serviranno per rimpiazzarlo.
“Ci sono cose da migliorare, alcune anche più importanti delle percentuali ai liberi, che comunque vanno sistemate; ma volevo che i tifosi vedessero la faccia di uomini che sputano sangue, e questo ci è riuscito” – spiega il coach Valli in conferenza stampa.
Ci vorrà del tempo insomma, i virtussini lo sanno. Ma il loro tifo rimane una professione di fede: quella di chi dice di “essere follemente, totalmente, shakespearamente innamorato della Virtus” (L. Dalla).
Giuseppe Parasporo
[Fonte Foto: Giuseppe Parasporo ph]
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