Dopodomani, giovedì 9 ottobre, andrà in scena L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti al Teatro Carlo Felice con repliche fino a domenica 12. Sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, Alvise Casellati, Direttore Residente del Teatro. La regia è affidata al celebre Filippo Crivelli, applaudito recentemente nel Barbiere di Siviglia, l’opera che ha concluso la
Dopodomani, giovedì 9 ottobre, andrà in scena L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti al Teatro Carlo Felice con repliche fino a domenica 12.
Sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, Alvise Casellati, Direttore Residente del Teatro. La regia è affidata al celebre Filippo Crivelli, applaudito recentemente nel Barbiere di Siviglia, l’opera che ha concluso la precedente stagione. Un allestimento storico del Teatro Carlo Felice presentato per la prima volta nel 1994, realizzato dall’ineguagliabile scenografo genovese Lele Luzzati, scomparso nel gennaio del 2007. I costumi sono di Santuzza Calì e le luci di Luciano Novelli.
Protagonista, un cast brillante composto prevalentemente da giovani artisti affiancati da grandi nomi come lo straordinario baritono Alfonso Antoniozzi nel ruolo del simpatico ciarlatano Dulcamara (personaggio interpretato anche da Gabriele Sagona il 10). Il soprano Anna Maria Sarra vestirà i panni della bella e capricciosa Adina (alternandosi con Francesca Geretto il 10 e Daria Kovalenko l’11), il tenore Pietro Adaíni sarà l’impacciato e languido Nemorino (ruolo impersonato da Giuseppe Valentino Buzza il 10 e il 12), Sara Cappellini Maggiore la villanella Giannetta (alternandosi con Irene Celle l’11), Marco Bussi il tronfio Belcore (interpretato anche da Roberto Maietta il 10 e l’11).
Il celebre melodramma giocoso composto da Donizetti nel 1832, in soli 14 giorni, su libretto di Felice Romani, è ritenuto, insieme al Don Pasquale e al Barbiere di Siviglia, uno dei massimi esempi di opera comica ottocentesca per la sapiente miscela tra buffo e lirico.
La storia, ricca di intrighi e di malintesi, è quella dell’ingenuo Nemorino che, innamorato di Adina, fa di tutto per conquistarla mentre lei sta per sposare Belcore, sergente dell’esercito. Nemorino si fa convincere dal dottor Dulcamara ad acquistare un magico filtro d’amore – in realtà semplice vino rosso – che dovrebbe aiutarlo nell’impresa. Avendo bisogno di denaro per comprare altro elisir, Nemorino è costretto ad arruolarsi nella compagnia di Belcore, suscitando il turbamento di Adina che si decide quindi a confessargli il proprio affetto. Belcore accetta la sconfitta d’amore, convinto di trovare presto un’altra giovane da corteggiare, mentre Dulcamara decanta le lodi del suo potentissimo elisir.
Un gioioso inizio per la stagione lirica del Teatro Carlo Felice di Genova…
Annunziato Gentiluomo
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