Venerdì 15 alle 20.30 e domenica 17 febbraio alle 16.00 presso il Teatro Coccia di Novara andrà in scena Le Nozze Di Figaro, opera lirica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte. Si conclude così la trilogia italiana Mozart-Da Ponte che a partire dal 2015 ha visto la collaborazione con
Venerdì 15 alle 20.30 e domenica 17 febbraio alle 16.00 presso il Teatro Coccia di Novara andrà in scena Le Nozze Di Figaro, opera lirica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo da Ponte. Si conclude così la trilogia italiana Mozart-Da Ponte che a partire dal 2015 ha visto la collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto e Ravenna Festival, con cui l’opera è coprodotta.
Dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro San Gregorio Magno il Maestro Erina Yashima mentre firma la regia dell’allestimento Giorgio Ferrara.
Le scene sono di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo mentre i costumi Maurizio Galante.
Nel ruolo del Conte di Almaviva il suadente baritono Vittorio Prato, da noi molto apprezzato, della Contessa di Almaviva Francesca Sassu e di Susanna Lucrezia Drei. Simone Del Savio sarà Figaro e Cherubino sarà interpretato da Aurora Faggioli. Vestiranno rispettivamente i ruoli di Marcellina e Bartolo Isabel De Paol e Ion Stancu, mentre Jorge Juan Morata vestirà i panni di di Basilio. Completano il cast Riccardo Benlodi (Don Curzio), Leonora Tess (Barbarina) e Jonathan Kim (Antonio).
Il costo dei biglietti oscilla dai 32,00 ai 62,00 euro.
Lo spettacolo sarà introdotto da Due chiacchiere su Le nozze di Figaro col direttore del teatro Corinne Baroni, venerdì 15 febbraio alle 19.45 e domenica 17 febbraio alle 15.15 nel foyer del teatro (ingresso riservato al pubblico di Le Nozze di Figaro).
Composta fra l’ottobre del 1785 e l’aprile del 1786, Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart, è la prima delle tre opere scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte. Una collaborazione straordinaria che avrebbe prodotto altri due capolavori del teatro lirico quali Don Giovanni e Così fan tutte. Il soggetto del libretto fu tratto dalla commedia di Beaumarchais Le mariage de Figaro del 1781. Un intreccio serrato e travolgente, in cui donne e uomini si contrappongono nel corso di una “folle giornata”, ricca di eventi drammatici e comici e tale da consentire l’indagine musicale delle psicologie in gioco. Una satira sulle classi sociali privilegiate dell’epoca, ma anche un’acuta metafora delle diverse fasi dell’amore. L’opera, andata in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 1º maggio 1786, è articolata in quattro atti, e narra, tra mille complicazioni, l’ardua ma vittoriosa difesa che Figaro, servitore del conte d’Almaviva, fa della propria fidanzata Susanna, insidiata dal capriccio del padrone, alla fine gabbato, deriso da tutti e costretto a consentire alle nozze dei due servi. Famoso è il monologo di portata rivoluzionaria in cui Figaro denuncia i soprusi della nobiltà.
Uno spettacolo da non perdere…
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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