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La tessera professionale europea

La tessera professionale europea

Sarà un certificato elettronico anziché una vera e propria tessera, e servirà per poter esercitare più agevolmente il proprio mestiere in Europa. Lidia Germani, coordinatore nazionale qualifiche professionali del Dipartimento Politiche Europee, intervistata da Radio Uno, ha spiegato di cosa si tratta nel video che qui vi proponiamo. Infermieri, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine, agenti immobiliari

Sarà un certificato elettronico anziché una vera e propria tessera, e servirà per poter esercitare più agevolmente il proprio mestiere in Europa.
Lidia Germani, coordinatore nazionale qualifiche professionali del Dipartimento Politiche Europee, intervistata da Radio Uno, ha spiegato di cosa si tratta nel video che qui vi proponiamo.

Infermieri, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine, agenti immobiliari sono le prime 5 professioni scelte per una fase “pilota” che apra la procedura anche a tutte le altre.
Lo Stato Membro di origine del professionista sarà il garante per tutto quanto europa_bandieraattestato e dichiarato. La documentazione per ottenere questa tessera potrà quindi essere presentata nel proprio Paese di provenienza, evitando le complicazioni in termini di tempo e di spesa, per esempio per le traduzioni dei documenti, cui ci si doveva sottoporre prima.
Questa è procedura prevista per il riconoscimento delle qualifiche professionali all’interno dello spazio UE. L’intento dell’ iniziativa, fortemente voluta dall’Italia nel semestre di presidenza europeo, vuole essere quello di favorire la mobilità professionale interna allo spazio comune europeo e del mercato unico. europelargesm
Si prenda ad esempio il settore degli appalti pubblici. Come si può leggere sul sito del Dipartimento per le Politiche Europee, l’attuazione della norma che prevede l’utilizzo della procedura elettronica scade tra quattro anni, e sorprendentemente il Paese più virtuoso in tal senso è il Portogallo. A spiegarlo è Pierre Delsaux, vice Direttore Generale “Mercato interno, Industria e PMI” della Commissione Europea. Le regole, quindi, ci sono, e basterebbe applicarle per avene un vantaggio in termini di risparmi non indifferenti.
Un primo passo intanto è stato fatto, vedremo quali saranno i risultati nell’immediato e con quale rapidità si andrà verso l’ampliamento della misura anche ad altre professioni.
Chiara Trompetto
[Fonti delle immagini: ilpost.it, worldatlas.com, interno.gov.it]

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