Il teatro è recitazione? Sì, assolutamente, ma non solo. Il Teatro Giulia di Barolo di Torino, sito in piazza S. Giulia, 2 bis, ha presentato mercoledì 27 settembre, alle ore 21, il cartellone 2017-2018, affiancando all’intervento sul palcoscenico delle diverse compagnie che metteranno in scena i propri spettacoli l’esibizione di ospiti di grande talento, rappresentavi
Il teatro è recitazione? Sì, assolutamente, ma non solo. Il Teatro Giulia di Barolo di Torino, sito in piazza S. Giulia, 2 bis, ha presentato mercoledì 27 settembre, alle ore 21, il cartellone 2017-2018, affiancando all’intervento sul palcoscenico delle diverse compagnie che metteranno in scena i propri spettacoli l’esibizione di ospiti di grande talento, rappresentavi di molti aspetti dell’arte scenica. Ha aperto la serata il giovanissimo Enrico Marando, abilissimo mago e prestigiatore, che ha introdotto l’ingresso sul palco del Direttore Artistico del Teatro, Antonello Driutti. Già da dietro le quinte la voce di Antonello suggeriva come il palcoscenico fosse “magia”, ed ecco che, col suo ingresso in scena, ha preso il via la presentazione vera e propria della rassegna. L’avvicendarsi degli attori sul palcoscenico è stato poi intervallato dalla performance di danza dei ballerini Simona Pelassa e Gabriele Tamolli, dal canto e dalla musica del Duo Sami e dalla comicità delle attrici Sabrina Quinto e Patrizia Cavallari.
Gli attori e registi rappresentativi di ciascuna compagnia in cartellone hanno presentato gli spettacoli nel contesto di una scenografia semplice ma vincente, scendendo da una scalinata “spettacolare” nel vero senso della parola e restando poi sul palco gli uni di fianco agli altri, a formare, così, una schiera di artisti pronti ad affrontare una stagione teatrale che si preannuncia ricca e vivace. Fra le numerosissime opere illustrate, lo spettacolo musicale Let me tell a song (che aprirà la rassegna il 24 ottobre), con la voce di Monica Carelli e la recitazione di Corrado Pumilla, a cura della Compagnia New Jacke o’; Blue, a cura della Compagnia Teatro Tideau, per la regia di Giancarlo Fantò (venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 novembre); Benvenuti in casa D’Urso (sabato 18 novembre), con Davide D’Urso, giovane comico di Colorado, “reduce” da Eccezionale veramente; La locandiera, a cura della Compagnia In palcoscenico di Paolo Turletti, per la regia di Rossana Dassetto Daidone (sabato 24 febbraio); Rumors, a cura della Compagnia Formiche rosse, per la regia di Lia Tomatis (sabato 16 febbraio); L’armadietto cinese, a cura della Compagnia Il gioco delle parti, per la regia di Chiara Gilardo e Giuliano Bonetto (sabato 5 maggio). Fra le proposte teatrali dispiegatesi sul palco, spicca poi la novità dell’approdo al Giulia di Barolo dell’operetta, con La principessa della Czarda, messa in scena dal Gruppo Operette Champagne, che vanta, tra i propri interpreti, Anna Marchesano e Marco D’Ambrosio (sabato 7 e domenica 8 aprile). Sempre nell’ambito musicale, spiccano nel cartellone gli Asuma Brazilian Quartet in concerto (sabato 28 aprile). Di grande rilievo anche gli eventi di Natale: il Concerto Gospel del Chorus Life Spiritual e Gospel, diretto da Carlo Pedevilla (sabato 23 dicembre), e Natale in casa Cupiello, allestito dall’Associazione Culturale di Chivasso in collaborazione con La Vaporiera, per la regia di Gianluca Vitale e Piero Cognasso (sabato 6 gennaio). Evento ormai “storico” per il Teatro, quest’anno in data 24 marzo, sarà Karakorrida, ideata e organizzata dallo stesso Antonello Driutti e, ormai da diverse stagioni, fucina di talenti in ogni campo del mondo dello spettacolo (basti pensare che gli ospiti della serata sono stati tutti vincitori di edizioni passate dello show).
Nel corso della serata sono stati presentati anche i due corsi di recitazione svolti presso il Teatro a cura delle Associazione Culturali Ideateatro, diretta da Sandro Calabrò, e Il gioco delle parti, diretta da Chiara Gilardo. I due Direttori Artistici hanno illustrato i programmi dell’anno accademico in apertura e fornito informazioni riguardo a orari e discipline affrontate, così da ispirare eventuali attori in erba, desiderosi di cimentarsi con l’incanto dell’arte recitativa. Di fronte a un cartellone così ricco e a una presentazione così spumeggiante, si può davvero non provare il desiderio di frequentare il Teatro da spettatore e, perché no, da protagonista?
Chiara Trompetto
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