Si inaugura oggi un viaggio nella storia del nostro Paese, un viaggio della durata di novant’anni, precisamente da quando fu fondato l’Istituto Luce che col cinema e con la fotografia ha mostrato, dalla sua nascita, la geografia e la politica, la scienza e la natura, e i miracoli della modernità. Con le fotografie, stampate sui rotocalchi illustrati,
Si inaugura oggi un viaggio nella storia del nostro Paese, un viaggio della durata di novant’anni, precisamente da quando fu fondato l’Istituto Luce che col cinema e con la fotografia ha mostrato, dalla sua nascita, la geografia e la politica, la scienza e la natura, e i miracoli della modernità.
Con le fotografie, stampate sui rotocalchi illustrati, i cinegiornali e i documentari Luce, proiettati nei “cinematografi”, nelle piazze e nelle scuole, gli italiani hanno costruito il proprio immaginario. Hanno visto per la prima volta l’Africa e l’India; hanno osservato i “microbi” attraverso il microscopio e vissuto la magia del volo dal punto di vista del pilota.
La mostra LUCE, l’immaginario italiano, al Vittoriano di Roma, da oggi 4 luglio al 21 settembre, è quindi un viaggio nel nostro immaginario in quanto italiani.ì
Migliaia di ore di film e milioni di fotografie permettono di rivivere un mondo lontano ma in cui ognuno può riconoscere la propria storia, collettiva e anche personale.
Quella dell’Istituto Luce infatti è la storia degli italiani, fatta di errori e di successi, e di silenziosi eroismi quotidiani; saranno i loro sguardi a raccontarcela attraverso le immagini.
L’obiettivo della mostra, curata da Gabriele D’Autilia e Roland Sejko, è di narrare come l’Italia si è rappresentata nei decenni attraverso le immagini del Luce e come l’Italia si è rivelata, confessata, svelata attraverso e oltre le immagini delle sue rappresentazioni ufficiali. Inoltre vuole celebrare una delle più grandi imprese culturali del Paese, un luogo di elezione della sua conoscenza storica, e il deposito materiale di beni immateriali: le memorie, i segreti, i sogni dell’Italia dai primi del ‘900 al presente.
Nell’autoritratto della nazione, la mostra è concepita con un approccio espositivo non statico, ma come un flusso continuo di immagini. L’accompagnano anche un libro e oltre 130 titoli rappresentativi della storia cinematografica dell’Istituto Luce.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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