Il calcio è strano, nella storia abbiamo visto ogni tipo di partita, ancora oggi assistiamo talvolta a partite folli, al limite della razionalità, ma questo sport non è razionale e non ha alcuna logica. Negli scorsi giorni abbiamo gioito e sofferto con Roma e Juventus, capaci di rimonte impossibili contro squadre che raramente ne subiscono,
Il calcio è strano, nella storia abbiamo visto ogni tipo di partita, ancora oggi assistiamo talvolta a partite folli, al limite della razionalità, ma questo sport non è razionale e non ha alcuna logica.
Negli scorsi giorni abbiamo gioito e sofferto con Roma e Juventus, capaci di rimonte impossibili contro squadre che raramente ne subiscono, ma ieri in Europa League sono accadute le cose più assurde.
Rimaneva una sola italiana nella seconda competizione europea, la Lazio che una settimana fa si era imposta 4-2 all’Olimpico contro la sorpresa Salisburgo.
Dal canto loro gli austriaci avevano già fatto una vittima illustre nel turno precedente, il Borussia Dortmund battuto 2-1 a domicilio all’andata.
Nella terra di Mozart, i biancocelesti controllano agevolmente la partita, i padroni di casa non creano alcun pericolo a Strakosha e Immobile e compagni rischiano di chiudere i conti più di una volta.
Al 55′ arriva l’episodio che sembra mettere la parola fine al discorso qualificazione; lungo filtrante di Luis Alberto per Immobile, il bomber laziale sfrutta il campo aperto davanti a lui e a tu per tu fredda con un gran tiro l’estremo difensore austriaco Valke.
Passa un solo minuto, perchè nell’azione che segue la ripresa del gioco, il Salisburgo si getta in avanti con Dabbur, i difensori di Inzaghi non riescono a fermare la punta di casa che entra in area e beffa con bel diagonale Strakosha.
Il pari non sembra aver comunque sconvolto più di tanto gli ospiti, ma gli avversari salgono sempre più di intensità fino a quando al 72′ Haidara fulmina da trenta metri uno Strakosha disattento e firma il sorpasso.
Per la Lazio da questo momento si spegne la luce, i padroni di casa non si lasciano scappare l’occasione e in 4′ segnano altre due volte con Hwang e Lainer, mettendo la parola fine alla partita.
Inzaghi manda in campo Felipe Anderson nella speranza di ridare fiducia e grinta ai suoi, la Lazio però è uscita completamente dal campo.
Il Salisburgo controlla agevolmente nonostante basterebbe un solo gol per andare ai supplementari, ma dalle parti di Valke non arriverà più alcun tiro fino al 94′, mandando gli austriaci in semifinale.
Una partita incomprensibile che avrebbe dovuto solamente sancire un facile passaggio di turno per la Lazio che invece torna a casa senza nemmeno spiegarsi cosa sia successo, lasciando tanta delusione in tutti i tifosi laziali e in tutti noi che ieri urlavamo con loro.
Gabriele La Spina
Fonte immagini:[tuttomercatoweb.com]
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