E così è andata anche questa ventesima finale mondiale. L’ha vinta la prima volta una squadra europea in un torneo giocato nel Nuovo Continente. L’ ha vinta la Germania, che si porta a casa una vittoria senza precedenti contro il Brasile, un 7-1 mai visto prima in una semifinale mondiale e una carrellata di altri
E così è andata anche questa ventesima finale mondiale. L’ha vinta la prima volta una squadra europea in un torneo giocato nel Nuovo Continente. L’ ha vinta la Germania, che si porta a casa una vittoria senza precedenti contro il Brasile, un 7-1 mai visto prima in una semifinale mondiale e una carrellata di altri record. Dalla doppietta più veloce di Toni Kroos al primato di reti segnate nella competizione mondiale per Miroslav Kolse, a cui si unisce quello di miglior marcatore europeo tra Europei e Mondiali, e anche un record di presenze che lo vede secondo di sempre nella nazionale tedesca, però con il maggior numero di reti segnate.
La vittoria di ieri sera – su azione, molto bella tra l’ altro – è arrivata nel secondo tempo supplementare per opera di Mario Götze. Classe ’92, Götze non era ancora nato quando la Germania vinse ad Italia 90. E questo in Brasile è il primo titolo da quando il Paese si è riunificato. Sul campo, si può dire che è stata una vittoria meritata, sia per la partita di ieri che per tutto l’andamento del torneo. Organizzazione, tenacia, resistenza fisica e psicologica, buon gioco e l’appuntamento con il goal dei campioni Thomas Müller e Klose.
Correttezza in campo, a differenza di molte altre squadre i cui giocatori si sono concessi di praticare altri sport di combattimento nel mezzo delle partite. Faticata e meritata, quindi, questa coppa, per la gioia dei tifosi accorsi al Maracanã e di quelli che hanno seguito il match dalle piazze di Berlino .
La consolazione del terzo posto sul podio va all’Olanda di Van Gaal, che avrebbe a mio avviso meritato di più. Le tre reti segnate dagli Oranje sabato sera, però, hanno ribadito ulteriormente l’assenza del Brasile e le proporzioni di una storica quanto inaspettata débâcle.
Ora tutti in vacanza, l’appuntamento per il prossimo Mondiale è in Russia nel 2018.
Chiara Trompetto
[Fonti delle immagini: huffingtonpost.it, calcioweb.eu, ansa.it]
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