La forza del destino di Giuseppe Verdi, rappresentata l’ultima volta al Teatro Carlo Felice nell’aprile del 2007, verrà presentata in forma di concerto dal 18 al 26 giugno, con l’ausilio di proiezioni su tulle, tra cui alcuni fondali storici della messa in scena dell’opera alla Scala nel 1869, firmati da Carlo Ferrario, di proprietà dell’archivio Ricordi.
La forza del destino di Giuseppe Verdi, rappresentata l’ultima volta al Teatro Carlo Felice nell’aprile del 2007, verrà presentata in forma di concerto dal 18 al 26 giugno, con l’ausilio di proiezioni su tulle, tra cui alcuni fondali storici della messa in scena dell’opera alla Scala nel 1869, firmati da Carlo Ferrario, di proprietà dell’archivio Ricordi. Scelta obbligata che consentirà di eseguire musicalmente l’opera e di avviare contestualmente i lavori necessari alla risistemazione della macchina scenica che, dopo il restyling, potrà nuovamente assicurare la perfetta realizzazione delle prossime scenografie.
Sul podio, a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice, Andrea Battistoni, uno dei più talentuosi e coinvolgenti tra i giovani direttori del panorama internazionale, primo Direttore Ospite del Teatro Regio di Parma e, dal 2013, Primo Direttore Ospite del Teatro Carlo Felice.
L’opera si avvale di due cast prestigiosi, che si alterneranno nelle recite: Luigi Roni (Il Marchese di Calatrava), Tiziana Caruso e Irene Cerboncini (Donna Leonora), Dario Solari e Mansoo Kim (Don Carlo di Vargas), Marco Berti e Antonello Palombi (Don Alvaro), Sonia Ganassi e Chiara Angella (Preziosilla), Graeme Broadbent (Padre Guardiano), Vincenzo Taormina (Fra Melitone), Alla Gorobchenko (Curra), Roberto Maietta (Alcalde e Chirurgo) e Cristiano Olivieri (Mastro Trabuco). Il coro è istruito dal Maestro Pablo Assante.
La forza del destino, grand-opéra commissionata dal Teatro Imperiale di San Pietroburgo, dove debuttò nel 1862, fu rivista da Verdi negli anni successivi e riproposta alla Scala il 27 ottobre del 1869. Il libretto di Francesco Maria Piave è tratto dal dramma dello spagnolo A. de Saavedra, duca di Rivas, Don Alvaro o La fuerza del sino. Un avventuroso romanzo d’appendice, pieno di episodi minori e personaggi di contorno, con i due amanti protagonisti, Alvaro e Leonora, separati l’uno dall’altra dal “destino” che dà il titolo all’opera. L’ennesima sfida compositiva per Verdi, che qui affrontò l’impresa di dominare musicalmente un racconto che si snoda in mille trame.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
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