Le eliminazioni di Genoa e Roma avevano di fatto regalato la semifinale ad una squadra non di Serie A, cosa che accade molto raramente, ma nessuno si aspettava che persino una squadra di Lega Pro ci arrivasse. All’Alberto Picco di La Spezia i padroni di casa e l’Alessandria danno vita ad una partita senza paura,
Le eliminazioni di Genoa e Roma avevano di fatto regalato la semifinale ad una squadra non di Serie A, cosa che accade molto raramente, ma nessuno si aspettava che persino una squadra di Lega Pro ci arrivasse.
All’Alberto Picco di La Spezia i padroni di casa e l’Alessandria danno vita ad una partita senza paura, le differenze di categoria (lo Spezia milita in Serie B e l’Alessandria in Lega Pro) non si sono mai viste.
Proprio come successo nell’ottavo di finale contro il Genoa, i Grigi non si sono mai arresi e il rigore al 20′ di Calaiò non modifica i piani dei piemontesi che reagiscono subito senza fortuna. Il pareggio sembra non voler arrivare ma all’83’ bomber Bocalon raccoglie un pallone aereo che nessuno controlla, lui invece ci riesce e supera il suo marcatore e con un tocco di esterno sinistro beffa il portiere Chichizola.
I Grigi ci credono sempre di più, chiudendo uno Spezia impaurito nella propria metà campo, Bocalon e compagni ci provano e al 92′ ancora il cecchino piemontese converte in rete di testa un tiro-cross di Marras proveniente dalla trequarti all’ultimo respiro, regalando una doppia sfida da sogno contro il Milan.
Il Picco si trasforma in una bolgia, i novemila posti sono tutti occupati e al fischio finale i tifosi alessandrini trasformano lo stadio in un catino infernale, dando via a festeggiamenti andati avanti anche al ritorno nella città piemontese.
Per una volta il calcio è di chi lo ama e non dei soldi, le squadre milionarie di Serie A non sono riuscite a battere la passione e il cuore, quel calcio antico e romantico che si gioca ancora sui campi cosiddetti minori.
L’Alessandria ha battuto in serie Alto Vicentino, Pro Vercelli, Juve Stabia, Palermo, Genoa e Spezia, che prima di essere eliminata aveva superato Brescia, Frosinone ai rigori, Salernitana e la grande del nostro calcio, la Roma, ai rigori rischiando più volte di vincere la partita nei 120′.
Le due compagini hanno vinto i loro match con merito, organizzazione, cuore e giocatori pronti a tutto pur di arrivare a traguardi insperati. Storico è stato già il loro approdo ai quarti di finale eliminando due squadre della massima serie, per l’Alessandria diventa ancora più storica la qualificazione alle semifinali, mai una squadra di Lega Pro (ex Serie C) è arrivata fino alle semifinali della coppa nazionale.
Una qualificazione storica, una favola che non sembra voler avere fine e noi facciamo un grosso in bocca al lupo a questo piccolo Davide che ora affronterà i più grandi Golia d’Italia.
Gabriele La Spina
[Fonti delle immagini: alessandriacalcio.it -Serena Russello Ph]
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