Cresce l’attesa per la 31a edizione del TGLFF – Torino Gay & Lesbian Film Festival che si svolgerà dal 4 al 9 maggio 2016 a Torino, come di consueto, presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema e il cui claim sarà: Infiniti sensi. Precise direzioni. “Uno dei vanti del festival è aver
Cresce l’attesa per la 31a edizione del TGLFF – Torino Gay & Lesbian Film Festival che si svolgerà dal 4 al 9 maggio 2016 a Torino, come di consueto, presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema e il cui claim sarà: Infiniti sensi. Precise direzioni.
“Uno dei vanti del festival è aver creduto da sempre nelle produzioni italiane e negli artisti e professionisti di cui la nostra nazione è ricca. Per questo motivo riproponiamo anche quest’anno la sezione Km 0: gli italiani” afferma il Direttore Giovanni Minerba.
La sezione dedicata agli italiani quest’anno comprende 14 titoli, prodotti tra il 2015 e il 2016, di cui quattro realizzati dal Centro Sperimentale di Cinematografia. Si tratta dei cortometraggi “La tana” di Lorenzo Caproni, “Colla”di Renato Muro, “Al di là dello specchio” di Cecilia Grasso e “Merletti e borotalco” di Riccardo Di Mario, Lilia Miceli, Anna Peronetto e Sara Tarquini, quest’ultimo prodotto dal Dipartimento animazione del CSC Piemonte.
Fa il suo ritorno al TGLFF il cagliaritano Giovanni Coda che, dopo aver partecipato, nel 2013, con “Il rosa nudo” (che ha poi ricevuto diversi riconoscimenti internazionali), porterà a Torino il suo nuovo lavoro “Bullied to Death”. Si tratta di un’opera sperimentale che racconta la storia del quattordicenne J.R., vittima di bullismo omofobo, che si è tolto la vita nel 2011.
A una vicenda molto particolare è dedicato invece “La Tarantina”, diretto da Fortunato Calvino. Il film narra la storia di un femminiello che ha passato parte della sua vita nei vicoli napoletani e ne ripercorre le vicende: dall’arrivo a Napoli nel dopoguerra, ancora minorenne, fino all’avvio alla prostituzione, con la persecuzione della polizia e la partenza per Roma, dove ha conosciuto Pasolini, Fellini e Laura Betti. La pellicola racconta anche le violenze subite, lo sfruttamento e la perdita di tante amiche. Anche il film “Misteriosofica fine di una discesa agli inferi”, di Giuseppe Bucci, racconta la storia di un femminiello cantastorie napoletano, ed è tratto da un testo di Enzo Moscato.
Da non perdere “Lina Mangiacapre. Artista del femminismo”: tributo a una delle figure più significative del movimentofemminista italiano, un’artista “totale”: pittrice, scrittrice, regista teatrale e cinematografica, editrice, ideatrice del festival “L’altro sguardo” a Sorrento e fondatrice (nel 1970) del collettivo transnazionale di arti performative Le Nemesiache. Personaggio eclettico e provocatorio, è scomparsa nel 2002 a soli cinquantasei anni. La regista e giornalista romana Nadia Pizzuti, le offre, con quest’opera, un doveroso omaggio.
Vi sono poi due cortometraggi sono prodotti da Rete Lenford. Il primo, “The Second Closet” di Sara Luraschi e Stefania Minghini Azzarello, è dedicato alla tematica lesbica e racconta la storia di Miky e Anne, che come tante altre coppie hanno un segreto che mina la loro felicità: Anne è spesso preda di atteggiamenti violenti nei confronti di Miky, che non sa come comportarsi. Per lei, lesbica, la sensazione di dolore e impotenza è ancora più forte, come se fosse reclusa in una gabbia dentro un’altra gabbia. Il secondo, “Tiger Susy” di Riccardo Pittaluga, Tommaso Rossi e Albert Tola, è un corto costruito fra cronaca e finzione che parla di un episodio di violenza contro delle prostitute transessuali.
Completano la sezione: “La donna pipistrello” di Francesco Belais e Matteo Tortora, ritratto di Romina Cecconi; “Principe Maurice #Tribute” di Daniele Sartori, che racconta una delle più celebri figure della nightlife italiana; “Tutta intorno a me” (Keep You Around) di Maria Guidone, sul tema del dolore della separazione; “Umana Voce” di Alessandro Sena, nel quale la drag queen Marlene de Pigalle reinterpreta un noto monologo di Jean Cocteau.
Al di fuori della sezione Km0, gli italiani saranno protagonisti anche con il film di Veronica Pivetti, “Né Giulietta, né Romeo”, che affronta il delicato tema del rapporto genitori-figli, la cui proiezione sarà accompagnata da una conversazione con la regista presente al festival.
Il film “Ricordando Alfredo Cohen” renderà omaggio a un artista che è stato figura storica del movimento gay italiano, e di cui il regista Enrico Salvatori ha seguito le sorti fin dai primi anni Settanta, curando questo tributo attraverso le immagini di repertorio scovate nelle Teche Rai.
Il TGLFF renderà altresì omaggio al grande regista scomparso Ettore Scola, con la versione restaurata di Una giornata particolare (Italia, 1977) e la presenza della figlia Silvia (ne abbiamo parlato qui). Il restauro del film, a cura della CSC-Cineteca Nazionale, è stato effettuato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna con la supervisione di Luciano Tovoli.
Ricordiamo che il Torino Gay & Lesbian Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale per il Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.
Potete trovare tutte le info al sito www.tglff.it
Redazione ArtInMovimento Magazine
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *