Negli ultimi giorni molto si è mosso rispetto al celeberrimo Torino Gay & Lesbian Film Festival. In primis, Irene Dionisio, giovane e talentuosa regista, è la nuova direttrice mentre la presidenza è stata affidata a Giovanni Minerba. L’edizione 2017, la numero 32, si svolgerà dal 15 al 20 giugno 2017 a Torino, nella città in cui è
Negli ultimi giorni molto si è mosso rispetto al celeberrimo Torino Gay & Lesbian Film Festival. In primis, Irene Dionisio, giovane e talentuosa regista, è la nuova direttrice mentre la presidenza è stata affidata a Giovanni Minerba.
L’edizione 2017, la numero 32, si svolgerà dal 15 al 20 giugno 2017 a Torino, nella città in cui è nato, presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.
La nomina giunge dopo un lungo percorso sia di cambiamento, sia di continuità e valorizzazione, attivato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con l’indispensabile sostegno istituzionale della Regione Piemonte e della Città di Torino. Questa nomina è il frutto di un importante lavoro di squadra che ci ha visti, come Regione Piemonte, impegnati in prima linea per garantire il futuro di questa manifestazione. Sono particolarmente contenta che sia Irene Dionisio a dirigere il Tglff perché sono certa che, insieme al nuovo presidente Giovanni Minerba, saprà portare all’interno del festival il suo sguardo originale sulla realtà, afferma soddisfatta Antonella Parigi, assessora alla Cultura della Regione Piemonte.
Francesca Leon e Marco Alessandro Giusta, assessori alla Cultura e alle Pari Opportunità della Città di Torino che hanno creduto molto in questo percorso di rinnovamento commentano: Crediamo che a Torino, fra i tanti motivi che la rendono una città all’avanguardia – sia in ambito culturale sia nella salvaguardia dei diritti di tutte e tutti – ai primi posti ci sia senza dubbio il TGLFF. Per questo siamo contenti dell’importante lavoro fatto con il Museo del Cinema e la Regione Piemonte per dare l’avvio a un ulteriore potenziamento di questa nostra eccellenza. Siamo ancor più contenti che una persona giovane e di talento come Irene Dionisio abbia accettato di dirigere il festival e che Giovanni Minerba, figura chiave della rassegna per 32 anni, abbia deciso di assumerne la presidenza. Entrambi, insieme una squadra vincente, porteranno sicuramente il festival verso nuovi importanti e meritati traguardi.
Il Museo Nazionale del Cinema è felice che a dirigere il TGLFF sia stata chiamata Irene Dionisio. È una giovane risorsa del panorama cinematografico torinese, già conosciuta e apprezzata anche a livello internazionale, e che proprio a Torino, grazie al supporto della Film Commission Torino Piemonte, ha realizzato il suo film “Le ultime cose” presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. A lei l’augurio che consolidi l’esperienza culturale e disciplinare maturata in oltre 30 anni dal Festival in coerenza con le altre iniziative e manifestazioni del Museo Nazionale del Cinema, sottolinea Paolo Damilano, Presidente del Museo Nazionale del Cinema.
Lavoreremo per un festival che, sempre concentrandosi sulle tematiche LGBTQI, sposi la straordinaria tradizione trentennale – bagaglio politico e culturale di estremo valore – coltivata con cura da Giovanni Minerba, alle nuove tendenze di ricerca nell’arte cinematografica dei festival internazionali e non solo. Il futuro festival, in piena fase di riprogettazione, mettendosi in rete con le realtà cittadine già presenti e operative sul territorio e con festival italiani ed internazionali storici si impegnerà a proporre e stimolare un dibattito pubblico e laboratoriale sui nuovi sviluppi cinematografici e tematici il più possibile aperto all’intera comunità, commenta la neo-direttrice Irene Dionisio.
Ma chi è Irene Dionisio? Regista e artista visiva nata a Torino nel 1986, è laureata in Filosofia della Storia. Si è inoltre formata col collettivo curatoriale d’arte pubblica a.titolo, che attualmente produce i suoi documentari, con il documentarista Daniele Segre e con la regista Alina Marazzi.
Ha collaborato come regista e/o autrice con numerose case di produzione nazionali e internazionali. Cura dal 2010 progetti sociali, culturali legati a tematiche politiche quali l’integrazione e le questioni di genere.
La sua produzione artistica include video-installazioni e documentari, fra cui Sponde. Nel sicuro sole del nord (2015) e La fabbrica è piena. Tragicommedia in otto atti (2011) che hanno partecipato a vari festival internazionali e ricevuto numerosi premi tra i quali il Premio Cariddi, il Premio Solinas, il Premio Scam e il Premio della Giuria al Cine Verité in Iran. I suoi video sono stati esposti al Pac di Milano, al Museo Berardo di Lisbona e al MamBo di Bologna.
Le ultime cose (Tempesta) è il suo primo lungometraggio di finzione, presentato in anteprima mondiale durante la Settimana della Critica di Venezia e distribuito dall’Istituto Luce Cinecittà nell’autunno 2016.
Si ricordi, in fine, che il Torino Gay & Lesbian Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale per il Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle foto: rbcasting.com, gabosutorino.blogspot.it]
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