Il Ministro Stefania Giannini, il Sindaco Piero Fassino e il Rettore del Politecnico Marco Gilli hanno firmato pochi giorni fa, al termine della cerimonia per l’avvio dell’anno accademico del Poli – il 156°dalla fondazione della Scuola di applicazione per gli ingegneri di Torino – il protocollo d’intesa “per il recupero e la rifunzionalizzazione” di Torino
Il Ministro Stefania Giannini, il Sindaco Piero Fassino e il Rettore del Politecnico Marco Gilli hanno firmato pochi giorni fa, al termine della cerimonia per l’avvio dell’anno accademico del Poli – il 156°dalla fondazione della Scuola di applicazione per gli ingegneri di Torino – il protocollo d’intesa “per il recupero e la rifunzionalizzazione” di Torino Esposizioni, il complesso progettato da Ettore Sottsass e Pier Luigi Nervi.
L’obiettivo è di realizzare uno spazio pubblico e culturale in grado di integrare attività di formazione e ricerca avanzata nel campo dell’architettura, della pianificazione e del design, integrato dalla presenza di un nuovo ed evoluto modello di Biblioteca Civica. Il Campus è concepito come uno spazio aperto alla Città e alla molteplicità dei suoi fruitori: cittadini, turisti, giovani, anziani, studenti e famiglie. Un luogo in cui la sperimentazione dei nuovi modi di vita, della comunicazione, della mobilità e dei servizi sia tangibile e fruibile da tutti.
Il Ministro ci tiene a sottolineare: “Non la solita dichiarazione di intenti e poi si vedrà, ma un preciso progetto che mira a riqualificare la zona”. La Giannini ha anche assicurato l’impegno del Ministero e di tutto il Governo “a far sì che questa Città possa diventare un esempio di come il collegamento strutturale tra l’Amministrazione Centrale e le amministrazioni locali con gli Atenei, che naturalmente ne sono protagonisti, diventi la chiave semplice, ma non sempre ovvia, non sempre scontata di soluzione dei problemi”.
“Sarà anche un veicolo incredibile per poter attrarre più studenti internazionali nella nostra scuola di Architettura. Un progetto che valorizza due delle opere più belle dello scorso secolo e che va nel senso di una profonda integrazione della Città con gli Atenei: il modello di un po’ tutte le Città Universitarie“ ha ribadito il Rettore del Politecnico Marco Gilli.
Così il Sindaco Piero Fassino: “Una cooperazione costruita in modo sempre più forte e intenso. Sono in questa direzione una serie di scelte che sono state fatte volte ad ampliare gli spazi a disposizione del Politecnico e a crearne contenuti. Penso all’Energy Center o alla realizzazione dell’ incubatore delle tecnologie sanitarie al Moi. Così come è parte di una strategia il supportare e sostenere la struttura di servizio a disposizione della popolazione studentesca e di tutti coloro che ruotano nella loro attività intorno all’università: mi riferisco agli interventi per far crescere l’offerta di residenzialità, migliorare la qualità della vita e rendere l’attrattività della città ancora più forte”.
Torino Città Universitaria si sta rivelando un asset strategico. Sono aumentati in questi anni gli iscritti agli atenei torinesi, soprattutto quelli stranieri. Questo cambiamento sta contribuendo a trasformare la città rendendola nuovamente produttive delle aree che erano stati dismesse, convertiti in spazi di innovazione e di ricerca. Tra questi spazi vi è l’Energy Center, struttura che è stata concepita con un vero e proprio Distretto tecnologico, un centro a sostegno dell’innovazione in campo energetico e ambientale. In questo, come negli altri progetti di trasformazione urbana, è fondamentale la relazione e la collaborazione dell’Ente pubblico con il mondo dell’Università.
Come ricorda l’Assessore all’Urbanistca Stefano Lo Russo: “I grandi progetti di trasformazione urbana passano dalla relazione con l’Università e il Politecnico. A partire dal raddoppio della Cittadella Politecnica, il grande progetto di Torino Esposizioni con il campus dell’architettura e del design e fino all’’ampliamento del sito TNE a Mirafiori, il Politecnico si conferma essere un player importante nella strategia di sviluppo di Torino già concretamente oggi e di sicuro nei prossimi anni”.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: politocomunica.polito.it, ]
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