“Siamo impantanati in una logica di sistema che non considera più la professione come servizio. Si sente l’emergenza di fare qualcosa e di farlo insieme: non possiamo più stare a guardare”. Queste le parole di Giuseppe Scannella, presidente degli Architetti etnei, che in questi giorni ha riunito attorno a un tavolo i presidenti delle principali
“Siamo impantanati in una logica di sistema che non considera più la professione come servizio. Si sente l’emergenza di fare qualcosa e di farlo insieme: non possiamo più stare a guardare”. Queste le parole di Giuseppe Scannella, presidente degli Architetti etnei, che in questi giorni ha riunito attorno a un tavolo i presidenti delle principali professioni tecniche catanesi, tutte impegnate a individuare un percorso efficace e puntuale volto al superamento dell’evidente stato di crisi.
Architetti, Ingegneri, Geologi, Periti industriali, Geometri, Periti agrari, Chimici, dottori Agronomi, tutti insieme a Catania. Obiettivo, unire le forze: creare una cabina di regia, un solo interlocutore che sappia dare parola allo stato di emergenza sociale e umana dilagante. Ciò che si auspica infatti è un laboratorio permanente delle professioni, un virtuoso modello di best pratice che trasformi gli ostacoli della professione in azioni coordinate, in concrete proposte da portare sul tavolo delle Istituzioni, della politica (regionale e nazionale), del sistema dell’ordine e, specialmente, all’attenzione dell’opinione pubblica. Insomma, è l’ora di cercare risposte a domande divenute impellenti: lo dimostrano gli epiloghi drammatici e luttuosi degli ultimi giorni. Sono più di un campanello d’allarme.
All’appello del presidente Scannella allora la risposta non si è fatta attendere. Riuniti attorno allo stesso tavolo, una grande tavola rotonda, i cavalieri tutti hanno risposto al Re Artù degli architetti catanesi: per gli Ingegneri il presidente dell’Ordine Santi Maria Cascone e i consiglieri Giuseppe Marano e Giuseppe D’Urso; per gli Architetti presente anche il vicepresidente dell’Ordine Salvo Fiorito; il vicepresidente Scuola Superiore di Formazione professionale per l’Ingegneria e consigliere delegato alla Consulta Regionale Ingegneri Carmelo Maria Grasso; per i Periti Industriali il presidente del Collegio di Catania Nicolò Vitale; per i Geometri e Geometri laureati il presidente del Collegio di Catania Paolo Nicolosi; per gli Agronomi e Forestali il presidente dell’Ordine di Catania e della Federazione Regionale Corrado Vigo; per i Chimici il presidente dell’Ordine di Catania Claudio Torrisi; per i Geologi il componente della Consulta provinciale di Catania Marco Neri e il segretario regionale dell’Ordine dei Geologi Sicilia Francesco Geremia.
Un nuovo percorso, una grande missione. Assediata dalle difficoltà, Catania si affida ai professionisti. Quest’ultimi poi assumono un impegno non indifferente. Un impegno fatto di unione di intenti, comunanza di esigenze e di obiettivi, volontà di dare il giusto valore etico, deontologico e di mercato alle professioni che, “se confluite nella giusta direzione, potranno finalmente dare risposte a chi il disagio lo vive quotidianamente e si aspetta una mano tesa per risalire dal fondo”. Un impegno che – conclude Scannella – “comporterà intelligenza e tempo”.
Insomma, un’occasione, forse una delle ultime, per ricominciare, per risollevarsi. L’occasione per rompere il muro dell’indifferenza e del silenzio. L’occasione, infine, per assicurare a noi, alle nostre famiglie un futuro diverso, un future migliore. Catania l’ha capito: non si può più aspettare.
Giuseppe Parasporo
[Fonti immagini: scannella.it, catania.livesicilia.it, fashionflurry.it]
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *