«Rinnovarsi o morire». Fedele al suo motto, fra il 1913 e il 1915 Puccini compose tre opere in un atto diverse per ambientazione, trama e stile musicale, e la prima rappresentazione assoluta fu al Metropolitan Opera di New York il 14 dicembre del 1918. Il trittico di Giacomo Puccini è così potente da mostrare, oltre all’amore,
«Rinnovarsi o morire». Fedele al suo motto, fra il 1913 e il 1915 Puccini compose tre opere in un atto diverse per ambientazione, trama e stile musicale, e la prima rappresentazione assoluta fu al Metropolitan Opera di New York il 14 dicembre del 1918.
Il trittico di Giacomo Puccini è così potente da mostrare, oltre all’amore, tutte le sfumature delle emozioni e dei sentimenti. La prima opera è Il tabarro, una tragedia di passione e di gelosia che si consuma a Parigi, all’inizio del Novecento, fra i marinai della Senna. La seconda, Suor Angelica, è un dramma commovente per sole voci femminili: la protagonista è una donna che, costretta dalla famiglia a prendere i voti, sogna di rivedere il suo bambino. Infine Gianni Schicchi, il cui umorismo nero celebra il più grande truffatore di Firenze, condannato da Dante all’Inferno e qui redento dal suo amore per la figlia.
I tre atti unici sono spesso rappresentati separatamente, ma Puccini li concepì come un percorso unitario dall’oscurità verso la luce, il cui effetto finale è molto più potente della semplice somma delle parti. Ed è proprio come desiderava il compositore italiano che il Teatro Regio di Torino lo propone dal 21 giugno al 4 luglio, con sette recite al Teatro Regio di Torino, ciascuna della durata di circa quattro ore.
Il Trittico a Torino sarà diretto da Pinchas Steinberg, nel suo sempre gradito ritorno al Regio, che sarà il nocchiere dell’Orchestra, del Coro e del Coro di voci bianche del Regio. Ulisse Trabacchin è il maestro del Coro e Claudio Fenoglio istruisce il Coro di voci bianche. Il nuovo allestimento, in coproduzione con il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, è firmato da Tobias Kratzer che rilegge la triade in chiave moderna, esaltando le differenze e, allo stesso tempo, creando rimandi e connessioni. Si è ispirato ai fumetti utilizzandoli in modi diversi per ciascuna delle opere e in ogni atto emergono elementi degli altri due. Ne Il tabarro dominano il bianco e il nero, cuciti da un cielo rosso sangue. Parigi è Sin City, il film noir di Franck Miller e Robert Rodriguez. In Suor Angelica dominano le tinte blu, i fumetti diventano simbolo di desiderio e peccato, sullo sfondo un enorme schermo su cui si proiettano le immagini in bianco e nero del monastero. Per Gianni Schicchi, il regista porta in scena gli spettatori, ideando delle gradinate sullo sfondo da dove il pubblico osserva la storia della famiglia come se fosse uno studio televisivo dove si gira un reality show.
Tra le altre maestranze artistiche, ricordiamo Ludivine Petit che riprende la regia; Rainer Sellmaier che firma scene e costumi; Clara Hertel che si occupa della ripresa scene e costumi; Bern Purkrabek luci; Gianni Bertoli ripresa luci; Manuel Braun video; Jonas Dahl e Janic Bebi in qualità di collaboratori ai video; e Matthias Piro come assistente alla regia video.
Protagonista del Tabarro e di Gianni Schicchi sarà il baritono Roberto Frontali, mentre Elena Stikhina e Anna Maria Chiuri si affronteranno nei ruoli di Suor Angelica e della Zia principessa.
Di seguito si riportano le locandine con gli artisti delle tre opere:
Il tabarro
Dramma in un atto | Libretto di Giuseppe Adami
Michele baritono – Roberto Fontali
Luigi tenore – Samuele Simoncini
Giorgetta soprano – Elena Stikhina
La Frugola mezzosoprano – Annunziata Vestri
Il Tinca tenore – Roberto Covatta
Il Talpa baritono – Gianfranco Montresor
Giovane amante soprano – Lucrezia Drei
Giovane amante tenore – Matteo Mezzaro
Venditore di canzonette e Voce di tenorino tenore – Enrico Maria Piazza°
Voce di sopranino soprano – Irina Bogdanova°
Suor Angelica
Opera in un atto | Libretto di Giovacchino Forzano
Suor Angelica soprano – Elena Stikhina
La zia principessa contralto – Anna Maria Chiuri
La suora infermiera e La maestra delle novizie mezzosoprano – Tineke Van Ingelgem
La suora zelatrice mezzosoprano – Annunziata Vestri
Suor Genovieffa soprano – Lucrezia Drei
La badessa mezzosoprano – Monica Bacelli
Suor Osmina soprano – Annelies Kerstens
Una novizia e Prima conversa soprano – Emma Posman
Suor Dolcina e Seconda conversa soprano – Ksenia Chubunova°
Prima sorella cercatrice soprano – Irina Bogdanova°
Seconda sorella cercatrice e Seconda suora soprano – Daniela Valdenassi (18) / Lyudmyla Porvatova (30, 2, 4)
Prima suora soprano – Caterina Borruso (18) / Jang Eun Young (30, 2, 4)
Terza suora mezzosoprano – M. Lourdes R. Martins (18) / Laura Lanfranchi (30, 2, 4)
Gianni Schicchi
Opera in un atto | Libretto di Giovacchino Forzano
Gianni Schicchi baritono – Roberto Frontali
Lauretta soprano – Lucrezia Drei
Zita contralto – Elena Zilio
Rinuccio tenore – Matteo Mezzaro
Gherardo tenore – Roberto Covatta
Nella soprano – Irina Bogdanova°
Gherardino voce bianca– Ludovico Longo (21, 23, 27, 30) / Luca Degrandi (18, 25, 4) / Achille Coatto (2)
Betto di Signa basso – Tyler Zimmerman°
Simone baritono – Gianfranco Montresor
Marco baritono – Andres Cascante°
La Ciesca mezzosoprano – Tineke Van Ingelgem
Maestro Spinelloccio e Ser Amantio di Nicolao baritono – Roberto Accurso
Pinellino baritono – Lorenzo Battagion (18) / Marco Sportelli (30, 2, 4)
Guccio baritono – Alessandro Agostinacchio (18) / Roberto Calamo (30, 2, 4)
Buoso Donati Riccardo Mattiotto
Coloro che sono identificati da tale simbolo ° sono solisti del Regio Ensemble.
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