Si tinge d’azzurro la settimana del torneo maschile e femminile di Rio de Janeiro in Brasile. Infatti la nostra Sara Errani, dotata della prima testa di serie e numero 13 del mondo, si è aggiudicata il torneo femminile eliminando una dopo l’altra la brasiliana Pereira al primo turno, la spagnola Dominguez Lino al secondo, la
Si tinge d’azzurro la settimana del torneo maschile e femminile di Rio de Janeiro in Brasile. Infatti la nostra Sara Errani, dotata della prima testa di serie e numero 13 del mondo, si è aggiudicata il torneo femminile eliminando una dopo l’altra la brasiliana Pereira al primo turno, la spagnola Dominguez Lino al secondo, la promettente 18enne wildcard brasiliana Haddad Maia alla quale ha annullato anche tre match-point nei quarti di finale, la svedese Larsson in semifinale e la slovacca Schmiedlova in finale. Il torneo, che distribuiva un montepremi di 250.000 dollari, si è disputato nel bel mezzo della torrida estate sudamericana con punte di 40 gradi durante le giornate soleggiate. In finale la nostra “Cichi” partiva subito bene allungando sul 4-2 nel primo set. Qui aveva la palla per portarsi sul 5-2 e usufruire di un doppio break, ma la slovacca era brava ad annullarla con un rovescio vincente. Il match tornava in equilibrio e la 20 enne di Bratislava prima recuperava e poi si portava avanti sul 5-4. L’inerzia dell’incontro sembrava passare nelle mani della Schmiedlova che con i due colpi da fondo pareva controllava gli scambi. Proprio sul 5-4 Sara era costretto ad annullare addirittura un set point con un splendido rovescio lungolinea. Quindi si arrivava al tie-break in cui la Errani si portava subito avanti e, con un paio di colpi vincenti, un net rocambolesco e qualche errore della slovacca, finiva per prevalere per sette punti a due. Nel secondo parziale non c’era storia, Sarita volava subito sul 4-0 e chiudeva magicamente quest’ennesima impresa al settimo gioco con il punteggio di 6-1. Cosi due anni dopo Acapulco, l’italiana conquistava l’ottavo titolo del circuito Wta in una carriera fino ad oggi memorabile.
Nel torneo maschile, invece, Fabio Fognini sfiorava la vittoria raggiungendo la finale in cui si doveva arrendere al martello spagnolo David Ferrer, numero nove del mondo, per 6-2 6-3. A parziale scusante del ligure, va detto che Fabio, fin dal primo turno, ha dovuto affrontare avversari molto pericolosi sulla terra come il ceco Vesely a cui ha annullato tre match point consecutivi, l’argentino Delbonis che lo ha tenuto in campo più di tre ore e, naturalmente, Rafa Nadal in semifinale. Proprio con il pluricampione maiorchino, Fognini raggiungeva quello che, ad oggi, è forse il più importante successo della sua carriera, rimontando un set di svantaggio e avendo la meglio per 7-5 al terzo set con l’ultimo punto del match che, a ragione, veniva catalogato come il momento più spettacolare del torneo.
Insomma una settimana piena di successi per il tennis azzurro, in cui non va dimenticata anche la splendida affermazione di Simone Bolelli sul numero 6 del mondo Milos Raonic, nel secondo turno del torneo di Marsiglia. Bolelli si fermava poi nei quarti di finale contro il beniamino di casa Gael Monfils, a cui cedeva con un doppio 6-4.
N.C.
[Fonte Foto: ansa.it, houndslakecc.com]
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