“L’universo è fatto di versi non solo di atomi” Muriel Rukeyser Sessanta mattine di fronte al sole, oltre il “muretto” di Alassio e sessanta tramonti sul molo dello splendido borgo di Laigueglia. Più di duecento lezioni nel centro Essere e Benessere della cittadina dei “baci”, cinquanta insegnanti che si sono avvicendati per esprimere il manifesto
“L’universo è fatto di versi non solo di atomi”
Muriel Rukeyser
Sessanta mattine di fronte al sole, oltre il “muretto” di Alassio e sessanta tramonti sul molo dello splendido borgo di Laigueglia. Più di duecento lezioni nel centro Essere e Benessere della cittadina dei “baci”, cinquanta insegnanti che si sono avvicendati per esprimere il manifesto della gratuità e del dono con entusiasmo e diecimila tra praticanti, neofiti, curiosi, turisti e passanti.
“Freeyoga IV” è stato un successo. Da tutti i punti di vista.
L’edizione appena conclusasi risalta il noi, il movimento che muove da un cuore all’Altro ed esalta la coralità del fare insieme.
Nei racconti, i moli sono l’estensione antropica verso la “linea” apparente che sostanzia Mare e Cieli.
Nelle pratiche, tre metri “sopra” il mare, si sperimenta l’orizzonte sulla punta del proprio naso e si respira la flessione dei propri sensi all’interno. È la tensione yogica che unisce Terra e Blu attraverso se stessi.
La progettualità e la capacità poietica di questa eccellenza estiva merita attenzioni e cura.
E se i luoghi rivivono, gli insegnanti rappresentano la completa moltitudine alternatesi nei due mesi.
E c’è ancora sete di Freeyoga. C’è sete di ricominciare a proporre torsioni, piegamenti, stiramenti, posture millenarie. C’è la volontà di accorciare i tempi tra una stagione e l’altra.
Yoga è restare equanimi e stridere per stabilirsi oltre l’ordinario, trasformandosi al ritmo del cosmo. Celebrandosi.
La posta in palio è immensa: la felicità in questa Vita. Di ogni essere.
Custodisco la gioia di aver vissuto un mese di Freeyoga dal backstage, a contatto, ciascuna settimana, con un diverso gruppo di insegnanti. Quasi sempre in cerchio.
Il nocciolo di questa mirabolante iniziativa italiana è nelle pupille di chi scrive, di chi legge e di chi ha partecipato.
Grazie Lucia, mentore e organizzatrice sin dalla prima edizione. Grazie alle visioni di Monica che da tre anni offre disponibilità ed esperienza.
Grazie agli insegnanti che hanno portato loro stessi al servizio di ognuno.
Tutti siamo Tutto.
Marco Regoli
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