Il Festival “Scatola Sonora” di Alessandria, dopo l’Ouverture dedicata a Umberto Eco, prosegue con il secondo appuntamento, che vi presentiamo qui. La musica italiana del XVII secolo era la musica per eccellenza, a tal punto da essere considerata la musica di riferimento per tutto il continente europeo dell’epoca. Gli artisti da ogni dove viaggiavano fino
Il Festival “Scatola Sonora” di Alessandria, dopo l’Ouverture dedicata a Umberto Eco, prosegue con il secondo appuntamento, che vi presentiamo qui.
La musica italiana del XVII secolo era la musica per eccellenza, a tal punto da essere considerata la musica di riferimento per tutto il continente europeo dell’epoca. Gli artisti da ogni dove viaggiavano fino ai centri italiani più importanti (Napoli, Roma, Venezia, ma anche Firenze e Mantova) per imparare lo stile italiano del madrigale e dell’aria a voce sola. Parliamo del secolo del Recitar Cantando, della rivoluzione musicale apportata dalla Camerata Bardi e da Giulio Caccini che codifica nelle sue “Nuove Musiche” la riscoperta della declamazione della parola e getta le basi per la nascita dell’Opera: la drammaticità dei testi trova poco a poco un riscontro sonoro nella scelta degli intervalli e dei contrappunti nel basso continuo, e il concetto degli affetti in musica si impone sempre più, cambiando il modo di concepire la scrittura musicale. La parola, è dunque l’elemento base del Recitar Cantando, che può dar vita a fioriture melodiche che lo stesso Caccini decodifica con la dicitura inversa: “Cantar Recitando”. Questa variante del Recitar Cantando si ritrova, in altre parole, nella “Seconda Pratica” di Monteverdi e nella sua “Teoria degli affetti”. La musica risulta qui definitivamente al servizio del testo e si apre la via verso il teatro musicale moderno . I principi della seconda pratica, oltre che le regole dell’estetica del Recitar Cantando che Caccini ci mostra ne Le Nuove Musiche sono all’ordine del giorno nel programma di arie a voce sola e basso continuo presentato al Festival.
MARTEDì 17 MAGGIO
ORE 21
Ensemble L’armonia degli Affetti
Alessandro Urbano
DOLCISSIMO SOSPIRO
Arie a voce sola e basso continuo
Alicia Amo, soprano
Ensemble L’Armonia degli Affetti
Silvia De Maria, viola da gamba e lirone
Miguel Rincón, tiorba e chitarra
Alessandro Urbano, clavicembalo e direzione
Giulio Caccini (1551 – 1618) Estratto da “Le Nuove Musiche” – Dolcissimo sospiro – Vedrò il mio sol
Claudio Monteverdi (1567 – 1643) Si dolce ‘l tormento
Barbara Strozzi (1619 – 1677) Estratto da “Arie, Op.8” Che si può fare
Domenico Mazzocchi (1592 – 1665) – Amar a Dios por Dios – Lagrime amare: La Maddalena ricorre alle lagrime
Diego Ortiz (1510 – 1570) – Recercada Ottava – Recercada Quinta
Barbara Strozzi Amore dormiglione
Johann Nauwach (1595 – 1630) Estratto da “Arie à voce sola, libro I” Tu parti
Barbara Strozzi L’eraclito amoroso
Claudio Monteverdi Estratto da “Scherzi musicali” 1632 Quel sguardo sdegnosetto
Redazione ArtInMovimento Magazine
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