Dal 19 al 21 gennaio 2018, presso la sede di Padova della Shiatsu ShinTai School, sita in via Santa Maria Assunta, 48 (zona Guizza), Giorgio Fattorini ha proposto il primo modulo sulle anche del seminario ShinTai Allineamento strutturale. Durante il seminario i venti partecipanti sono stati immediatamente coinvolti in un lavoro meticoloso su una parte fondamentale dell’apparato scheletrico umano, le anche. Si è partiti dall’invitare tutti
Dal 19 al 21 gennaio 2018, presso la sede di Padova della Shiatsu ShinTai School, sita in via Santa Maria Assunta, 48 (zona Guizza), Giorgio Fattorini ha proposto il primo modulo sulle anche del seminario ShinTai Allineamento strutturale.
Durante il seminario i venti partecipanti sono stati immediatamente coinvolti in un lavoro meticoloso su una parte fondamentale dell’apparato scheletrico umano, le anche. Si è partiti dall’invitare tutti i presenti a confrontarsi con i contenuti con la mente del principiante per poter accogliere la profondità dei massaggi nonostante l’apparente semplicità, e poi in gruppi si è richiesto di riportare quello che osservavano negli altri seguendo il loro occhio fisico e quello più energetico.
Quindi Fattorini ha presentato la centralina di comando, ovvero la relazione tra Vaso Concezione e Vaso Governatore, che si possono leggere come un unico grande archetipo che si esprime attraverso il parasimpatico. Al centro dello ShinTai vi è proprio questo binomio: Vaso Governatore relazionato al rachide e Vaso Concezione invece ad hara, per la sua migliore manifestazione risultano funzionali anche e sacro.
I tre giorni di workshop sono stati dedicati al lavoro sulle anche, partendo proprio dagli aspetti meccanici dell’area per poi passare a quelli energetici. Sono state presentate quattro modalità per la pulizia delle anche, attraverso un gioco sottile di forze sulla barriera facile, lavoro che prepara poi gli aggiustamenti sull’Ileo alto, sulla Curva lombare e sulla Sacroilaca, che hanno l’obiettivo di riportare il sistema verso un maggior stato di equilibrio, elasticità e movimento spingendolo verso un miglior funzionamento energetico del nostro Hara. Ciò produce quindi uno “stare” più funzionale nel nostro “centro” che si riverbera su una visione più chiara della realtà e del modo in cui si vive. Fra le righe, nel proporre in modo attento e accurato questo lavoro strutturale, Fattorini ha toccato temi fondamentali su cui è sempre importante, a mio avviso, tornare all’interno di un percorso di formazione per operatori olistici: il movimento, la fascia e il tessuto connettivo, la risonanza, la salute, la capacità di discernere la priorità del lavoro, l’ascolto profondo, l’empatia e l’espansione della percezione. Si è concluso con una pratica di nutrimento di Hara a cui dobbiamo il nostro radicamento, la nostra connessione con la Terra e con la parte primordiale di noi, Hara che ha come sue caratteristiche fondanti la resilienza e l’omogeneità.
Ho subito constatato l’efficacia di ogni tecnica presentata, i cambiamenti a livello di struttura e di postura del ricevente sono notevoli. Si vedevano chiaramente mano a mano che il sistema energetico, modificandosi, riallineava il corpo. Il nostro agire di operatori olistici è orientato al sostegno e al miglioramento della qualità della vita dei nostri clienti, e alla luce di questa importante intenzione non possiamo non considerare che mantenere tutti i disallineamenti posturali e strutturali costa al sistema energetico del corpo una grande quantità di energia. E questa energia, una sorta di bacino potenziale, se recuperata, può essere impiegata dal sistema per intervenire su tante sue parti. Un migliore allineamento del corpo comporta un miglioramento nel flusso energetico e sanguigno, e un migliore bilanciamento del sistema nervoso soprattutto in termini di “parasimpatico” e “ortosimpatico“.
Il seminario è stato condotto con chiarezza ed estrema cura. Nulla è stato mai lasciato al caso e nella didattica Fattorini ha favorito la modalità interattiva da cui emergevano interessanti problematizzazioni. Ho apprezzato la puntualità massima, la precisione nella presentazione dei contenuti e la presenza di due collaboratori che hanno sostenuto il lavoro dell’insegnante, sempre disponibili per ogni esigenza di noi partecipanti.
Mi sento di avere strumenti in più nella mia cassetta degli attrezzi per rispondere al meglio alle esigenze di chi richiederà le mie consulenze. Soddisfatto dell’investimento fatto e cresciuto in termini professionale, rimango in attesa del prossimo modulo sul sacro che si terrà dal 25 al 27 maggio.
Annunziato Gentiluomo
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