Sono The Tallis Scholars capitanati da Peter Phillips ad inaugurare, domani, 15 maggio, alle 21.00 con la Messa in illo tempore composta da Claudio Monteverdi per Paolo V, il primo weekend del Monteverdi Festival nella suggestiva cornice della Chiesa barocca di S. Marcellino. Continua il viaggio Sulle orme del Divin Claudio anche sabato 16 maggio (ore 21.00-
Sono The Tallis Scholars capitanati da Peter Phillips ad inaugurare, domani, 15 maggio, alle 21.00 con la Messa in illo tempore composta da Claudio Monteverdi per Paolo V, il primo weekend del Monteverdi Festival nella suggestiva cornice della Chiesa barocca di S. Marcellino. Continua il viaggio Sulle orme del Divin Claudio anche sabato 16 maggio (ore 21.00- Chiesa di S. Marcellino) col Coro Costanzo Porta e Cremona Antiqua. Si consolida la collaborazione col prestigioso Festival d’Ambronay e domenica 17 maggio (ore 11.00 palcoscenico del Teatro) si esibirà Voces Suaves, uno dei giovani ensembles selezionati per 2014/15. Questa formazione musicale si cimenterà in L’arte del Madrigale, un programma dedicato squisitamente al madrigale cinquecentesco coltivato e celebrato alle corti dei Gonzaga e degli Este. Si tratta di un vero e proprio fasto celebrativo misto all’avanguardia musicale alle corti di Mantova e Ferrara, con musiche di G. De Wert, L. Marenzio, C. Gesualdo, G. Gastoldi, C. Monteverdi. L’intenso lavoro di gruppo, la inconsueta ricerca timbrica e la profonda amicizia che li lega connotano il sound di Voces Suaves, formazione nata nel 2012 in seno alla Schola Cantorum di Basilea.
Nel Concerto di inaugurazione The Tallis Scholars si cimenteranno nella celebrata Messa In illo tempore – Una messa di studio et fatica grande, per dedicarla a Sua Santità – composta per Paolo V da Monteverdi nel 1610 (lo stesso anno del Vespro con cui si chiuderà il Festival), nel tentativo di lasciare il servizio di Mantova per Roma. Un assoluto capolavoro incastonato in altre due gemme della polifonia rinascimentale – il leggendario Miserere di Gregorio Allegri (che si racconta non potesse circolare ed essere eseguita fuori dalla Cappella Sistina, ma che il giovane Mozart trascrisse a memoria!) e Media vita di John Sheppard, composizione meno nota dell’epoca Tudor ma sorprendente per la modernità e la purezza delle sonorità. Un concerto mozzafiato, interpretato da The Tallis Scholars, ormai di casa a Cremona, e che vantano quasi 2000 concerti in tutto il mondo: divulgare il repertorio sacro rinascimentale e farne un cardine della cultura musicale di oggi è la loro vocazione.
Rispetto all’evento musicale di sabato, bisogna ricordare che la biografia del longevo Monteverdi, in confronto ad altri colleghi ben più ‘migranti’ e in balìa dei capricci di papi e principi, è segnata da tre città: l’infanzia e la formazione a Cremona, il servizio ventennale alla corte di Vincenzo Gonzaga, l’approdo in laguna dove fu maestro di cappella a San Marco per oltre trent’anni, fino alla sua morte. Sulle orme del divin Claudio, il concerto del Coro Costanzo Porta, diretto dall’energico e raffinato Antonio Greco, ripercorre le tappe di una vita, accostando le musiche monteverdiane a quelle dei suoi maestri, colleghi, rivali, e di chi ne raccolse l’eredità. Tra questi ricordiamo M. A. Ingegneri, G. Legrenzi, B. Pallavicino, T. Merula.
Un inizio veramente interessante per il Monteverdi Festival. 2015…
Redazione di ArtInMovimento
[Fonti delle immagini: teamlocals.co.uk (copertina), it.wikipedia.org]
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