Quella che festeggiamo come Pasqua è una festività connessa col plenilunio di Ariete. La festività cristiana porta sicuramente le tracce di quell’evento cosmico e simbolico segnato dall’ingresso del Sole nel settore dello Zodiaco occupato dalla costellazione dell’Ariete. Quali opportunità rappresenti la festa del plenilunio, dal punto di vista dell’anima incarnata, lo abbiamo già precedentemente scritto:
Quella che festeggiamo come Pasqua è una festività connessa col plenilunio di Ariete. La festività cristiana porta sicuramente le tracce di quell’evento cosmico e simbolico segnato dall’ingresso del Sole nel settore dello Zodiaco occupato dalla costellazione dell’Ariete. Quali opportunità rappresenti la festa del plenilunio, dal punto di vista dell’anima incarnata, lo abbiamo già precedentemente scritto: ora è importante analizzare quale sia la lezione specifica da apprendere in Ariete.
Secondo l’astrologia classica, il segno dell’Ariete indica il potere rigenerativo della primavera, con tutta la sua luminosità vitalistica. La simbologia dell’Ariete è connessa alla forza del Giorno ormai cresciuta rispetto alla Notte (il Sole è esaltato in Ariete): la consapevolezza è ancora aurorale, la personalità non è costruita su una solida base di controllo mentale e tuttavia il bisogno di dare forma a un destino è irresistibile. Conosciamo bene quell’urgenza di creare per amore della creazione in sé, quella instancabile tensione all’attività. La conosciamo perché siamo stati adolescenti. L’Ariete è lo spirito vitale dell’adolescenza. Qual è dunque la connessione con la Pasqua? L’Ariete è il seme da cui nasce la vita, a patto però che il seme muoia. Il Giorno vince sulla Notte nel diciannovesimo grado di Ariete, come dice il grande astrologo Dane Rudhyar, e quel preciso momento corrisponde al giorno in cui si festeggia la Resurrezione di Cristo.
La forza riproduttiva dell’Ariete porta con sé il senso del limite e del tempo: quando la vita ha inizio, ha inizio anche il conto alla rovescia, l’apparizione della dimensione del Tempo. La morte diventa il nemico da sconfiggere, ecco da cosa nasce l’ansia di vita e azione dell’Ariete, nonché la sua “resurrezione”.
L’Ariete è solitamente associato alla lotta e alla competitività, per via del fatto che Marte è domiciliato nel segno. Tuttavia Marte in Ariete non è così pericoloso come potrebbe sembrare, giacché la personalità non ha raggiunto quel livello di controllo mentale che può rendere l’aggressività realmente micidiale.
Il discepolo arietino si presenta dunque come un adolescente vitale e combattivo, più impulsivo che riflessivo. Man mano che l’anima procede nelle sue incarnazioni, il significato del segno cambia: se dapprima l’esperienza in Ariete è legata ad una attività istintiva e cieca, quando si intraprende la Strada del Ritorno, l’Ariete diventa l’Agnello sacrificale, la sua azione si tinge di idealismo. La lotta diviene Amore.
La sperimentazione terrena di chi entra dalla porta di Ariete è assimilabile alla ottava fatica in cui Ercole cattura le giumente antropofaghe di Diomede.
Ercole rappresenta il discepolo, l’uomo che – dopo infiniti giri sulla Ruota delle incarnazioni – è finalmente entrato in contatto con la sua Anima, l’uomo che sente la nostalgia del ritorno ed è disposto a percorrere il Sentiero del Discepolato che lo riconduce al punto divino da cui è partito. Impresa non facile. Percorrere la Ruota in senso orario (il corso apparente del Sole) e in senso antiorario è però ugualmente difficile. La discesa nella materia e il dominio di essa sono complessi quanto gli sforzi di elevarsi dalla materia per tornare alla dimensione dello spirito.
Entrando dalla porta di Ariete, Ercole – il Discepolo Mondiale – deve affrontare dunque le cavalle del re trace Diomede, figlio di Marte, che si nutrono di uomini. Per compiere l’impresa, Ercole chiede aiuto all’amico Abderis. I due riescono facilmente a rubare le giumente e impastoiarle: Ercole poi si dà all’inseguimento di Diomede e lascia Abderis a fare la guardia alle cavalle, sottovalutando la loro pericolosità. Esse infatti si rivoltano contro Abderis e lo divorano. Ercole è così costretto a catturarle nuovamente, riesce con successo nell’impresa ma il suo amico è comunque morto. La prova è superata, ma male, scrive Alice A. Bailey nel volume Le fatiche di Ercole (Le-Fatiche-di-Ercole).
Quale prova dobbiamo affrontare tutti noi quando il tempo è “colorato” dalla qualità di Ariete?
Ogni segno corrisponde a una parte del corpo, Ariete è la testa. La prova consiste nell’acquisizione del controllo mentale, come è testimoniato dalla presenza delle cavalle, animale che simboleggia la mente in molte tradizioni.
Ercole è qui un principiante, che non controlla ancora il potere del pensiero. Le bellicose cavalle divoratrici di uomini sono tristemente note a tutti: malevolenza, pettegolezzo, critica e tutte le altre devastanti attività di una mente non dominata dall’Anima. Abderis rappresenta la personalità, in questo caso abbandonata dall’Anima-Ercole: non può che finire divorata dai prodotti di scarto della mente inferiore. L’anelito alla liberazione che Ercole inizia confusamente a percepire deve essere accompagnato da un buon controllo della mente: l’idealismo impulsivo non può bastare. Ecco perché il Maestro essoterico del segno è Marte, mentre quello velato (esoterico) è Mercurio, il pianeta che illumina la mente (TRATTATO-DEI-7-RAGGI-Vol3).
Abbiamo un mese per provare a catturare e soggiogare i pensieri, e le parole che devastano il nostro campo mentale. Il tempo di Ariete ci offre le occasioni e le prove giuste per entrare in contatto con le energie guaritrici del segno, che sono energie di amore particolarmente radianti, vitalità spirituale, forze di restaurazione connesse al principio di intelligenza.
Un buon modo per lavorare con le energie di Ariete è meditare sul mantra del segno, rivelato dal Maestro Tibetano Djwal Khul canalizzato da Alice A. Bailey: Avanzo e dal piano della mente governo.
Gianna C.
[Fonti delle immagini: herculesoetaues.blogspot.it (Gustave Moreau, Diomede divorato dalle sue cavalle, 1865), megliocrudo.it, giardinoesperidi.altervista.org, astrologiaperanime.blogspot.it, centrometeoitaliano.it, pcexpert.forumfree.it, it.wikipedia.org (Ercole cattura le giumente di Diomede, in un rilievo del 1790, Berlino, Skulpturensammlung), hearthaware.wordpress.com]
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