Se qualcuno pensava che il Napoli asfaltasse il Carpi, non ha preso in considerazione l’intelligenza tattica del tecnico degli emiliani, Castori. Il Carpi, pur senza avere tante occasioni, ha difeso molto bene uscendo a testa alta dal San Paolo. Le due squadre rispettano i canovacci previsti, Napoli fin da subito alla ricerca del goal, Carpi
Se qualcuno pensava che il Napoli asfaltasse il Carpi, non ha preso in considerazione l’intelligenza tattica del tecnico degli emiliani, Castori. Il Carpi, pur senza avere tante occasioni, ha difeso molto bene uscendo a testa alta dal San Paolo.
Le due squadre rispettano i canovacci previsti, Napoli fin da subito alla ricerca del goal, Carpi in difesa, provando a ripartire sfruttando gli errori d’impostazione avversari.
Il primo pericolo il Carpi lo corre dopo neanche 180” con Higuain che controlla perfettamente un pallone in area, mira e calcia sulla destra ma Belec respinge in angolo.
Il Carpi non accenna a ripartire, la paura la fa da padrona e all’11’ arriva la prima doccia fredda per Castori: Pasciuti si infortuna dopo un contrasto con Valdifiori , al suo posto entra Zaccardo.
Al 14’ancora El Pipita dal limite dell’area, calcia sulla sinistra trovando ancora Belec pronto.
Al 23′ arriva il primo episodio critico della partita, Ghoulam crossa dalla sinistra in area, dove Callejon viene strattonato da Sabelli, ma per l’arbitro è tutto regolare.
Alla mezz’ora si vede finalmente il Carpi dalle parti di Reina, Lasagna si avventa di testa su un cross di Mancosu dalla sinistra, con la palla che finisce di poco a lato.
Gli Emiliani iniziano a ripartire su ogni pallone rubato al Napoli, per qualche minuto riescono persino a chiudere gli avversari nella loro metà campo, mostrando di essere presenti anche in fase offensiva.
La ripresa vede un Carpi più propositivo, ma soprattutto più aggressivo, tutti i palloni persi dai padroni di casa diventano un contropiede per gli ospiti. Al 48′ Mancosu supera di slancio Ghoulam, che però lo raggiunge e respinge in angolo il tentativo di assist per Lasagna.
Al 50′ Hamsik lancia sulla corsa Callejon che con un morbido tocco di esterno beffa Belec e segna. Lo spagnolo è in posizione regolare, ma non secondo il primo assistente dell’arbitro, che ne segnala il fuorigioco: goal annullato.
Passano appena cinque minuti, Doveri decide il destino della partita commettendo un altro errore. Zaccardo interviene fallosamente su Insigne ai venti metri, l’arbitro fischia, però ammonisce Bianco, che per sua sfortuna si trovava troppo vicino all’azione. Per il difensore degli Emiliani è il secondo cartellino giallo e viene quindi espulso.
La partita si scalda, arrivano altri cartellini per i ragazzi di Castori, costretti a calmare la loro foga. L’arbitro non è in giornata, ma non sbaglia al 67′, quando vede Daprelà cinturare in area Koulibaly e concede il rigore al Napoli.
Dal dischetto va Gonzalo Higuain, che realizza il suo 24° goal in altrettante partite di campionato, confermandosi il miglior realizzatore in Europa nei tornei nazionali.
Il Carpi ci prova fino all’ultimo secondo, ma in dieci e con il crescere della stanchezza le cose si complicano, il cuore non basta e il Napoli sfiora più volte il raddoppio. La vittoria per i Partenopei arriva comunque al fischio finale di Doveri, suo malgrado protagonista della partita, con un direzione alquanto deludente.
Il Napoli continua la sua marcia e batte un record che durava dai tempi Maradona, ossia otto vittorie consecutive. Higuain, invece, eguaglia un record personale del Pibe de Oro, andando a segno in sei gare consecutive in campionato.
Gabriele La Spina
[Fonte delle immagini: giornalettismo.com]
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