Parti dalla genialità di Shakespeare, aggiungici la satira di Eugène Ionesco, degli attori tutti nella parte, un adattamento perfetto, un’attenta regia, e cosa può venir fuori da questo mix? Sicuramente uno spettacolo intriso di storia e risate, che si muove tra il satirico, il grottesco e il kitsch. Questo è stato a nostro avviso il
Parti dalla genialità di Shakespeare, aggiungici la satira di Eugène Ionesco, degli attori tutti nella parte, un adattamento perfetto, un’attenta regia, e cosa può venir fuori da questo mix? Sicuramente uno spettacolo intriso di storia e risate, che si muove tra il satirico, il grottesco e il kitsch. Questo è stato a nostro avviso il Macbett diretto da Sandro Calabrò, coadiuvato da Giorgio Fissore e Maria Occhiogrosso. Ritmato, con belle musiche, fra cui spicca Disco Inferno, ironico, intenso e capace di stimolare la riflessione. In questo innovativo Macbett che attrae efficacemente chiunque e che mostra con evidenza quali sono gli effetti che il potere ha su chi lo consegue, i protagonisti sono resi quasi totalmente impermeabili a ciò che avviene sul palco. Vita e morte si succedono a ritmo incessante senza rimorsi e sensi di colpa, facendo emergere gli elementi distruttivi della vita dell’uomo, rendendolo fragile e vulnerabile, portandolo a commettere gli atti più disparati per ottenere ciò che desidera.
Veramente pregevole la prova di tutti gli attori fra i quali vi erano veterani del teatro e giovani promettenti. Tutti affiatati i componenti della Compagnia IdeaTeatro al Piccolo Teatro Comico di Torino, domenica 8 maggio. Abbiamo goduto del brillante Paolo Arnetoli nel ruolo dell’Ufficiale di Corte; dell’intenso Calabrò nei panni di Macbett; del passionale Massimo Moretta (Banco); della seducente e determinata Maria Occhiogrosso (Lady Duncanuna); della sensuale e plastica Maria Elvira Rao nei panni della strega e della confidente della protagonista; del magnificamente kitsch Paolo Agazzi (Re Dunkan); e dell’espressivo Matteo Avataneo che ben interpretato il venditore di bibite e Macol.
Tra i comprimari, c’era anche uno “strano” Soldato, differente dalla replica precedente, rispondente al nostro direttore, Annunziato Gentiluomo, che si è distinto per una performance intensa e convincente, nonostante le difficoltà derivanti dal cambio improvviso di ruolo in pochi giorni. Ancora una volta le sue innumerevoli capacità gli hanno permesso di adattarsi a ciò che gli stava attorno con dedizione e passione, senza far intravedere apparenti difficoltà. Tra gli altri molto efficace l’interpretazione del talentuoso Samuele Maritan (Shakespeare), quella di Gianna Pomero e quella di Arianna Zucco, entrambe Inferme guarite da Dunkan. Completano il cast Malvyna Lasepo, Cesare Succo, Andrea Consolaçao Da Silva, Alessia Pascali, Paola Di Bernardo, Dorella Apa e Antonello Preteroti.
Quindi proprio un bello spettacolo… sicuramente degno di molte altre repliche.
Gabriele La Spina
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