Sarà il XI Convegno Nazionale AISV – Associazione Italiana di Scienze della Voce e si terrà da oggi, 28, al 30 gennaio a Bologna, con il titolo Il farsi e disfarsi del linguaggio. L’emergere, il mutamento e la patologia della struttura sonora del linguaggio. Si vuole proporre all’attenzione e degli studiosi il saggio di Roman
Sarà il XI Convegno Nazionale AISV – Associazione Italiana di Scienze della Voce e si terrà da oggi, 28, al 30 gennaio a Bologna, con il titolo Il farsi e disfarsi del linguaggio. L’emergere, il mutamento e la patologia della struttura sonora del linguaggio. Si vuole proporre all’attenzione e degli studiosi il saggio di Roman Jacobson Kindersprache, Aphasie un allgemeine Lautgesetze. Il testo risale al 1941 e introduceva l’idea di un nesso tra acquisizione, afasia e leggi del mutamento fonico. I contributi richiesti interessano diversi aspetti del tema, come l’emergere della struttura sonora nel caso dell’apprendimento di una seconda lingua o di una lingua straniera, i casi di bilinguismo, il ruolo della variazione nei processi di acquisizione, i modelli computazionali nel processo di apprendimento, il “destrutturarsi” della struttura sonora nei casi di patologie del linguaggio, la perdita delle competenze linguistiche materne nei casi di emigrazione, la ricerca di universali fonetici/fonologici. L’obiettivo del convegno è quello di riunire studiosi che si occupano di questi temi e di creare un clima informale per la discussione e lo scambio interdisciplinare. Sono accettati tutti i contributi, appartenenti anche a altre aree tematiche e anche ad opera degli studenti, proprio per consentire un dibattito il più ampio possibile.
Il convengo sarà ospitato dall’Università di Bologna, presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica in Via Zamboni 32, Aula Pascoli.
Il comitato organizzatore è composto da Cinzia Avesani dell’ ISTC-CNR di Padova, Fabio Tamburini e Mario Vayra dell’Università di Bologna.
Interverranno studiosi dalle università di Monaco, di Barcellona e di Venezia. Si parlerà del linguaggio in tutte le sue fasi di sviluppo e nelle sue problematicità, si parlerà di canto, di lingua dei segni, dell’apprendimento di seconde lingue con riferimento alle implicazioni sociali (emigrazione, minoranze), il rapporto tra linguaggio e capacità cognitive.
Si prospettano tre giorni densi di contenuti e molto interessanti, soprattutto per coloro che lavorano nel campo della comunicazione o dell’apprendimento, come insegnanti o educatori.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: aisv.it, unibo.it, cortmic.eu]
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