Tutto il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne sono soltanto attori. Hanno le loro uscite come le loro entrate, e nella vita ognuno recita molte parti Il regista Leo Muscato ha presentato al pubblico torinese, al Carignano, Come vi piace composta, tra il 1599 e il 1602, da William Shakespeare, in un suo personale riadattamento, ed
Tutto il mondo è un palcoscenico, e gli uomini e le donne sono soltanto attori. Hanno le loro uscite come le loro entrate, e nella vita ognuno recita molte parti
Il regista Leo Muscato ha presentato al pubblico torinese, al Carignano, Come vi piace composta, tra il 1599 e il 1602, da William Shakespeare, in un suo personale riadattamento, ed è subito un successo.
Un cupo castello, un’allegra foresta piena di vita, un gruppo di personaggi che si evolvono caratterialmente per tutta la durata dell’opera; una commedia pastorale riprodotta dalla compagnia del Teatro Stabile per chiudere un’ottima stagione teatrale.
Lo spettacolo realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro nazionale, in collaborazione con L’estate teatrale veronese, ha debuttato martedì 17 maggio, con un prima dedicata, e sarà in scena fino al 5 giugno.
Una trama che ha tutte le basi per essere una tragedia in perfetto stile shakespeariano: un trono usurpato; la fuga e l’esilio, si trasforma in una commedia pastorale ambientata in un luogo magico, una foresta.
La storia si sviluppa in un ducato francese dove il duca usurpatore scaccia il fratello prendendone il posto. Il deposto fugge nella foresta di Arden, un luogo mistico, puro e incantato, lontano dal malsano ambiente cortigiano.
Il duca usurpatore dà per morto il fratello e così decide di tenere con sé la nipote, Rosalinda, una via di mezzo tra un atto di pietà per la povera orfana e un atto di generosità nei confronti della propria figlia, Celia, molto legata alla cugina. Quando Rosalinda cede all’amore di un giovane nobile diseredato, il duca usurpatore decide di cacciarla; così la giovane e la cugina decidono di fuggire e rifugiarsi anche loro nella foresta.
La foresta di Arden è un non- luogo quasi magico e ideale ricreato magistralmente nella scenografia, che nella sua semplicità ha ricreato l’atmosfera. È un’utopia, dove tutto è possibile e dove alla fine, magicamente, tutto si risolve.
Oltre gli esuli (il duca usurpato, Rosalinda e Celia), raggiungono la foresta anche Orlando, giovane nobile diseredato e scacciato dalle sue terre e suo fratello, e al suo interno si intrecciano le tribolazioni sentimentali dei pastori suoi abitanti e quelle di nuovi arrivati.
Bello, colorato, irriverente e ironico, semplice nel suo complesso scenico firmato da Federica Parolini e nei costumi curati da Vera Pierantoni Giua, ha incantato il pubblico con la sua leggerezza, riportando sulle scene personaggi complessi nella loro umanità, travolti dalla passione dei sentimenti che allo stesso tempo terrorizzano anche il cuore più sincero. La regia innovativa e geniale e gli attori – Eugenio Allegri, Matteo Baiardi, Giulio Baraldi, Dario Buccino, Vittorio Camarota, Michele Di Mauro, Marco Gobetti, Mariangela Granelli, Daniele Marmi, Silvia Giulia Mendola, Laura Pozone, Beatrice Vecchione – tutti assolutamente all’altezza del proprio ruolo e delle proprie trasformazioni… Il leitmotiv la pecora, simbolo di purezza, di semplicità e di innocenza, che si oppone alla smania di potere rappresentata, in primis, dallo scellerato usurpatore, schiavo dei più bassi istinti.
Il Come vi piace di Leo Muscato è stato lo spettacolo perfetto per chiudere una stagione che, parafrasando le battute dell’epilogo interpretato da Beatrice Vecchioni, aveva l’intento di incantare il pubblico dall’inizio alla fine.
Alessandra Rocchi
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