Il 14 agosto, alle ore 21.00, al Summer Arena di Soverato, sarà rappresentata Tosca di Giacomo Puccini, opera prodotta dall’Associazione Traiectoriae e da Publidema Agenzia di Comunicazione e promozione, in collaborazione con l’Orchestra e il Coro del Teatro Cilea. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Cilea ci sarà il maestro Matteo Beltrami, fra i più interessanti e apprezzati direttori d’orchestra
Il 14 agosto, alle ore 21.00, al Summer Arena di Soverato, sarà rappresentata Tosca di Giacomo Puccini, opera prodotta dall’Associazione Traiectoriae e da Publidema Agenzia di Comunicazione e promozione, in collaborazione con l’Orchestra e il Coro del Teatro Cilea.
Sul podio dell’Orchestra del Teatro Cilea ci sarà il maestro Matteo Beltrami, fra i più interessanti e apprezzati direttori d’orchestra dell’ultima generazione, mentre la regia porta la firma del grande basso Orlin Anastassov che si avvarrà delle grandi scenografie multimediali curate da Polina Gerasimova e realizzate attraverso il 3d mapping, per scavare sugli spazi mentali dei personaggi.
Il Coro del Teatro Cilea, istruito dal M. Bruno Tirotta, sosterrà un cast di notevole spessore artistico, tra cui spicca il nome di Paoletta Morrocu (Floria Tosca), che sarà affiancata dal tenore georgiano Mikheil Sheshaberidze, che vestirà i panni del pittore Cavaradossi, e dal baritono bulgaro Ventseslav Anastasov che sarà Scarpia.
Completano il cast Antonio De Gobbi (Il Sacrestano), Giuseppe Zema (Cesare Angelotti), Alessio Gatto Goldstein (Sciarrone) e Massimiliano Silvestri (Spoletta).
FILOLOGIA è un termine usato per giustificare un giusto approccio rigoroso nei confronti di un dato repertorio e che, applicato a quello belcantistico, ha portato ad abbandonare vezzi e abitudini che nulla avevano a che fare con il gusto dell’epoca e con le intenzioni dei compositori.
Un certo eccesso di zelo ha però portato a semplificare il tutto con: ‘si esegue SOLO ed ESCLUSIVAMENTE quello scritto in partitura’ il che è ugualmente sbagliato e nocivo in quanto il gusto dell’epoca prevedeva convenzioni e libertà che non venivano trascritte ma che gli esecutori si concedevano col benestare del compositore stesso.
Ma alcuni propugnatori di tale giusto atteggiamento di certosina fedeltà al compositore si sono poi stranamente dimenticati di applicarlo al repertorio di fine ottocento e primi novecento dove, invece, compositori come Puccini, scrivevano minuziosamente tutto ciò che volevano sia con precisi segni agogici e dinamici agli strumenti, sia con note a margine molto dettagliate riguardanti i cantanti e perfino con precise indicazioni per chi si sarebbe dovuto occupare della mise en scène.
In un’opera come Tosca il conoscere ogni minimo dettaglio della partitura non vuol dire eseguire pedissequamente una serie di indicazioni come degli automi ma attraverso quelle indicazioni farsi una idea il più vicino possibile a quelle del compositore e restituirla al pubblico filtrata dalla propria sensibilità e dal proprio vissuto.
Quanto sia fragile e vulnerabile Floria Tosca, che tipo di rapporto abbia col proprio amato, Mario Cavaradossi, che rapporto ambiguo instauri con Scarpia e quanto questo stesso rapporto la trasformi in una sola notte è scritto nella partitura, ma è compito degli esecutori palesarlo al pubblico così come se l’era immaginato Puccini, dichiara il M. Matteo Beltrami. Quest’ultimo seguirà chiaramente tutte le note scritte da Puccini sulla partitura, evitando di caricare i climax presenti per non rendere l’opera una monotona esplosione di sentimenti. La sua sensibilità lo ha portato a tratteggiare la sua direzione in modo da realizzare dei crescendo che poi sfoceranno in particolare nel II atto quando l’abisso e il nero hanno la meglio sulla purezza di Tosca che si trova ad uccidere Scarpia, per poi proseguire nel III atto in E lucean le stelle e nel suicidio della protagonista. Beltrami vorrà quindi lasciare intendere e celare, invece di palesare in modo vistoso. In sintesi non vuole farsi trascinare dall’opera verso l’esplosione e verso una resa del tutto e subito, ma farne assaporare l’evoluzione per accompagnare il pubblico nel godimento più totale dell’opera stessa.
Il biglietto è acquistabile sul circuito TicketOne e il suo costo varia da 34,50 a 69 €. È prevista la formula family che garantisce al quarto membro della famiglia la gratuità dell’ingresso.
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