Dal 15 al 19 aprile, a Perugia torna il Festival Internazionale del Giornalismo, #IJF dall’inglese International Journalism Festival. In un tempo di cambiamenti continui e veloci anche il giornalismo deve saper cambiare e adattarsi per poter crescere e migliorare. Gli organizzatori del Festival sono convinti che le possibilità di fare giornalismo di qualità siano aumentate,
Dal 15 al 19 aprile, a Perugia torna il Festival Internazionale del Giornalismo, #IJF dall’inglese International Journalism Festival.
In un tempo di cambiamenti continui e veloci anche il giornalismo deve saper cambiare e adattarsi per poter crescere e migliorare. Gli organizzatori del Festival sono convinti che le possibilità di fare giornalismo di qualità siano aumentate, e i cinque giorni perugini sono un modo di mettere in comune conoscenze e professionalità per un comune arricchimento.
Qualcuno ha definito l’IJF “un social network live” e in un certo senso è proprio così.
Lo slogan di questa IX edizione, non a caso è “#ijf15 everybody learning from everybody else. Tutti possono imparare da tutti”.
La realizzazione del grande evento è resa possibile da due cose molto importanti. Una di esse sono i numerosi volontari, provenienti da ogni parte del mondo. Studenti, aspiranti giornalisti, fotografi, che si prenderanno cura del funzionamento del festival e avranno l’opportunità di vivere dall’interno un’esperienza unica.
L’altro elemento imprescindibile sono gli sponsor. Amazon e Tim come main sponsor, affiancati da Google, Nestlé e Sky. I ruoli di sponsor e di partner istituzionali lo rivestono rispettivamente la Commissione Europea Rappresentanza in Italia e la Regione Umbria.
Oltre 200 eventi e 500 speakers da 34 Paesi diversi, il tutto a ingresso rigorosamente gratuito.
Tra i tanti, segnaliamo un evento speciale. Un dibattito sulla sorveglianza e sulla privacy che vedrà la partecipazione degli stessi protagonisti, Edward Snowden e Laura Poitras, da poco vincitrice di un Oscar per il documentario “Citizenfour” in cui ha ripreso gli incontri tra lo stesso Snowden e i giornalisti. Ben Wizner e Andrea Manapece analizzeranno le implicazioni della vicenda sui diritti umani. Wizner è l’avvocato di Snowden, mentre Manapece è direttore della Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili.
I Kenyote Speech di quest’anno saranno affidati a Jeff Jarvis della J-School City University of New York, Andrew Mitchell, direttore news e global media partnerships di Facebook, e Aron Pilhofer, direttore esecutivo digitale del Guardian.
Tani i dibattiti previsti, che affronteranno temi di forte attualità.
In “Africa, oltre i pregiudizi dei media occidentali” si cercherà di capire perché i media occidentali raccontino poco dello sviluppo culturale e tecnologico dei Paesi africani e in quale modo sia possibile restituire una nuova narrazione, che mostri anche questa parte di realtà. Lo si farà con Thierry Hot, fondatore e editore della testata “Notre Afrik” e con Toulou Ogunlesi, poeta e direttore del The Africa Report.
“Come raccontare le nuove guerre” è un tema che verrà affrontato insieme a Amedeo Ricucci del TG1, Lucia Goracci della RAI, Daniele Ranieri del Foglio, e con Theo Padnos, giornalista americano ostaggio in Siria per due anni e liberato nel 2014.
Nello spazio “Vita da freelance” si ascolteranno le voci pro e contro una professione, quella del giornalista freelance appunto, che è al tempo stesso difficile e affascinante, come non mai precaria e instabile, anch’essa in fase di profondo cambiamento. Ne parleranno Giovanna Zucconi, Caterina Soffici, Giuseppe Smorto, Max Brod, Chiara Baldi.
I temi trattati saranno molteplici e trasversali, dall’innovazione al calcio, alla comunicazione politica, alla libertà di espressione vista in diversi contesti. Workshop, presentazioni. Tra queste ultime citiamo il progetto Constructive Journalism Project, fondato da Sean Degan Wood e Danielle Batist, che cercheranno di spiegare perché le buone notizie apparentemente “non fanno notizia” e come invece il giornalismo costruttivo possa fare bene a tutta la società nel suo insieme.
Serate teatrali, proiezioni, collegamenti in diretta con Radio Capital e Radio2 la trasmissione “Gazebo” che come ogni anno andrà in onda da Perugia in occasione del Festival. Il tutto in uno spirito di gratuità e condivisione che anima da sempre questa manifestazione.
Il programma completo lo potete agevolmente trovare sul sito.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: festivaldelgiornalismo.com]
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