Alle 00.30 di ieri, 30 novembre, si è concluso il quarto FilmmakerDay, tappa di avvicinamento al prossimo Torino Underground Cinefest di fine marzo, evento ideato dal regista Mauro Russo Rouge e proposto dalle associazioni ArtInMovimento e Systemout. Circa 200 gli intervenuti durante tutta la kermesse al Cinema Classico di Torino, nonostante la giornata di maltempo.
Alle 00.30 di ieri, 30 novembre, si è concluso il quarto FilmmakerDay, tappa di avvicinamento al prossimo Torino Underground Cinefest di fine marzo, evento ideato dal regista Mauro Russo Rouge e proposto dalle associazioni ArtInMovimento e Systemout.
Circa 200 gli intervenuti durante tutta la kermesse al Cinema Classico di Torino, nonostante la giornata di maltempo.
La serata ha visto premiati come Miglior film Calamity della regista belga Séverine De Streyker. Venti minuti di straordinaria messinscena in cui la coralità emerge senza nessuna difficoltà, aggiungendo carattere e personalità ad un film già esteticamente valido.
Il premio della Miglior regia è andato al regista francese Valentin Petit per il film Le bruit de la lumiere (The Noise of the Light), un eccellente Sci-fi francese. Pablo e Marius fanno un’inquietante scoperta sulla loro amica d’infanzia Lou: sembra essere in grado di sintetizzare in suono la luce a cui è esposta. Ma come lei diventa presto uno strumento delle loro esperienze musicali, il suo dono si trasforma in una sorta di maledizione.
Il regista riceve il premio per la sua capacità di trasmettere suspense allo spettatore attraverso un connubio perfetto di movimenti di camera, giochi di luce, una recitazione concreta e uno stile di montaggio assolutamente dinamico ed efficace. Ottimo anche il reparto Visual effects.
È stata attribuita invece al docufilm Alganesh di Lia Giovanazzi Beltrami e Marianna Beltrani la Menzione Speciale ArtInMovimento “per l’anelito di verità che caratterizza tutto il documentario e per la sua rilevanza sociale. Alganesh Fessaha è uno degli angeli del nostro tempo che ha scelto il servizio agli altri come fine della propria esistenza. Una spiritualità la sua realmente pragmatica che opera per dare speranza e per creare la basi per un futuro migliore. Un docufilm coraggioso e appassionato che dà voce a chi per motivi diversi voce non ne ha più”.
La rassegna del FilmmakerDay ritorna nel 2019 per la sua quinta edizione. Una rassegna di cinema indipendente che è ormai consolidata e trova nel pubblico torinese un riscontro importante. La formula dell’ingresso gratuito ovviamente piace molto, ma il fattore interessante è la possibilità, per lo spettatore, di muoversi come meglio crede, entrando ed uscendo dalla sala quando vuole fino alla mezzanotte inoltrata, afferma Annunziato Gentiluomo, Presidente dell’Associazione ArtInMovimento e curatore dei due momenti di approfondimento della kermesse, il primo con Andrea Morghen, produttore di Alganesh e il secondo con Stefano Girolami e Danilo Steffanina del Lunatics intorno al corto .
Come sempre un interessante giornata di cinema dove abbiamo potuto godere di interessanti prodotti filmici da tutto il mondo…
Odette Alloati
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