Non è solo una conquista, è una rivoluzione, un cambiamento che ha portato a una riflessione rispetto alla medicina classica. E’ una filosofia di vita centrata sulla persona, che guarda la malattia non come patologia, ma come squilibrio delle funzioni. Per saperne cogliere la validità, l’importanza, il messaggio, bisogna tornare indietro nel tempo. Si tratta dell’Osteopatia, disciplina
Non è solo una conquista, è una rivoluzione, un cambiamento che ha portato a una riflessione rispetto alla medicina classica. E’ una filosofia di vita centrata sulla persona, che guarda la malattia non come patologia, ma come squilibrio delle funzioni. Per saperne cogliere la validità, l’importanza, il messaggio, bisogna tornare indietro nel tempo.
Si tratta dell’Osteopatia, disciplina che ha una storia, antica e ricca di valore, che in Italia, ha avuto un suo riconoscimento solo 25 anni fa, con l’istituzione del Registro degli Osteopati d’Italia – ROI.
Si parlerà di questo il 15 Dicembre 2014 a Roma, presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, Sala degli Atti Parlamentari – Piazza della Minerva 38. L’evento è patrocinato dal Senato della Repubblica.
Facciamo un viaggio del tempo alla scoperta dell’osteopatia. E’ nata il 22 giugno 1874, negli USA, giorno in cui il suo fondatore, Andrew Taylor Still, ne annunciò pubblicamente i principi. Il corpo umano è la farmacia di Dio ed ha in sè tutti i liquidi, farmaci, olii lubrificanti, oppiacei, acidi ed antiacidi, e tutti i tipi di farmaci che la saggezza di Dio ha pensato necessari alla felicità dell’uomo ed alla sua salute. Queste le fondamenta dell’osteopatia, termine designato dallo stesso A.T. Still, il cui significato riprende il malessere delle ossa da dove tutto ha inizio. Quindi il termine osteopatia diventa una combinazione tra ostèon (ossa) e pathos (sofferenza).
Non si ferma qui questa conoscenza e, tra le diverse opinioni degli osteopati che ne hanno seguito le orme, ciò che sembrava essere di fondamentale importanza era il riconoscimento di questa scienza medica rispetto alla medicina e la necessità di istituire scuole a tutti gli effetti riconosciute.
In Europa, l’osteopatia farà il suo ingresso nel 1917, in Inghilterra.
In Italia, invece, abbiamo dovuto attende ben un secolo dalla sua nascita. Negli anni ottanta verranno istituite due scuole di Osteopatia e i primi diplomati del 1989 costituiranno il primo Registro degli Osteopati d’Italia – ROI.
Sono passati 25 anni, ed è sempre viva la necessità di confrontarsi, di riflettere, di scambiarsi opinioni e idee, di approfondire i traguardi raggiunti e proporsene altri nel breve e nel lungo termine.
Diversi i temi affrontati il Lunedì 15 Dicembre 2014.
Interverranno il Presidente ROI, Paola Sciomachen, che parlerà del Riconoscimento sanitario dell’Osteopatia; il vicepresidente ROI, Mauro Longobardi, che farà un excursus storico di tale scienza; il Presidente della SIPeM, la Società Italiana di Pedagogia Medica, Fabrizio Consorti, curerà l’aspetto della formazione universitaria nel contesto delle professioni sanitarie.
Daranno, inoltre, il loro contributo il Consulente scientifico ROI, Nicola Vanacore, il Presidente dell’Associazione sulla Medicina centrata sulla Persona, Paolo Roberto di Sarsina, il Segretario Generale ROI, Chiara Arienti.
Per concludere la giornata con un tocco artistico, i partecipanti saranno invitati a partecipare alla visita guidata della Mostra “Leonardo da Vinci, il genio e le invenzioni”.
Adelasia C. Lo Sardo
[Fonte Foto: registro-osteopati-italia.com, osteopatiaverona.com]
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