Venerdì 3 maggio alle ore 20 il Teatro Regio di Torino ha ospitato, per la prima volta, il Balletto dell’Opera di Perm nel capolavoro Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev (autore anche del libretto con Sergej Radlov e Adrian Pëtrovskij) dall’omonima tragedia di William Shakespeare, e con l’Orchestra del Teatro Regio diretta da Artëm Abašev. La versione coreografica proposta è stata quella dello scozzese Kenneth MacMillan, che dagli anni Sessanta gira nel mondo e
Venerdì 3 maggio alle ore 20 il Teatro Regio di Torino ha ospitato, per la prima volta, il Balletto dell’Opera di Perm nel capolavoro Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev (autore anche del libretto con Sergej Radlov e Adrian Pëtrovskij) dall’omonima tragedia di William Shakespeare, e con l’Orchestra del Teatro Regio diretta da Artëm Abašev. La versione coreografica proposta è stata quella dello scozzese Kenneth MacMillan, che dagli anni Sessanta gira nel mondo e su cui ormai tutto è stato detto. Sicuramente curata, elegante, forse a volte un po’ agée, ma comunque dotata di una tensione emotiva molto particolare. L’allestimento è suggestivo ed è cura sia nelle pagine di insieme sia in quelle duali. Con le scene di Mauro Carosi, i costumi di Odette Nicoletti e le luci da Sergej Martynov si arriva a creare un caleidoscopio di colori e citazioni che proietta il mito della coppia degli innamorati di Verona in un medioevo senza tempo.
Nella prima i ruoli dei due celebri amanti di Verona sono stati interpretati da Polina Buldakova e Gabriel Lopes. La forza espressiva della danza permette di far emergere pienamente il dramma shakespeariano, e i due ballerini sono stati sempre all’altezza del ruolo. Dotati di tecnica evidente e di una fluidità di movimento notevole, hanno saputo rendere le sfaccettature e anche gli anfratti più nascosti dell’interiorità di Romeo e Giulietta, contraddistinguendosi per una tensione energetica forte palese soprattutto nei momenti in cui il movimento lasciava il posto alla stasi.
I due protagonisti sono state affiancati brillantemente da Ivan Tkačenko (Tebaldo), Artëm Mišakov (Mercuzio) e Denis Tolmazov (Benvolio). Linee pulite, presenza scenica totale e tecnica di pregio: ecco le caratteristiche di questi tre danzatori che rendono con precisione i moti emotivi dei propri personaggi. Molto intensa la morte di Mercuzio che cattura l’attenzione del pubblico e ben realizzati i duelli. e la festa in maschera
Quindi un bello spettacolo che ha tenuto per quasi tre ore tutti i presenti ipnotizzati, che alla fine hanno risposto con copiosi applausi.
Annunziato Gentiluomo
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