Dopo essere stato proiettato praticamente in tutte le regioni d’Italia, Ira, il terzo lungometraggio del regista Mauro Russo Rouge, ideatore e direttore artistico del Torino Underground Cinefest, ritorna per la terza volta Torino, dopo il sold out del 17 gennaio scorso. Infatti giovedì 27 febbraio 2020, alle ore 20.30, il film sarà nuovamente proiettato presso il CineTeatro
Dopo essere stato proiettato praticamente in tutte le regioni d’Italia, Ira, il terzo lungometraggio del regista Mauro Russo Rouge, ideatore e direttore artistico del Torino Underground Cinefest, ritorna per la terza volta Torino, dopo il sold out del 17 gennaio scorso. Infatti giovedì 27 febbraio 2020, alle ore 20.30, il film sarà nuovamente proiettato presso il CineTeatro Baretti, sito in via Baretti, 4, alla presenza del produttore esecutivo, Annunziato Gentiluomo, nostro direttore responsabile.
Il film Ira è stato selezionato al 42° Denver Film Festival, al 36° Festival del Cine de Bogotà e al 17° Ravenna Nightmare Film Fest.
Racconta l’incontro di un ragazzo e una ragazza. Lui lavora ai mercati, lei invece è una prostituta di strada. Tra i due nasce una fortissima complicità. Sullo sfondo, una metropoli fatiscente e desolata. Nello sviluppo della storia, i due protagonisti crescono e si evolvono, portando a un finale assolutamente inaspettato che sancisce la loro libertà.
Ira è un film indipendente realizzato con attori presi dalla strada, catapultati in un processo creativo poco ortodosso e sperimentale. Il regista li ha pedinati costantemente per settimane cercando di carpire situazioni reali, senza filtri. Si è introdotto all’interno di luoghi in cui il film è ambientato, in modo furtivo, con una troupe ridotta e con la volontà di filmare la verità dei due protagonisti e di coloro che li circondano.
Coprodotto dalle associazioni ArtInMovimento e Systemout e distribuito da Mescalito Film, è stato realizzato senza l’ausilio di una sceneggiatura.
“Ira” è fondamentalmente una storia d’amore e tra i primi tre lavori è quello a cui sono più legato. Mi auguro di riuscire a far breccia nel pubblico che chiaramente deve essere amante del genere indie perché “Ira” ne è un’espressione nel suo essere forte, profondamente reale e intenso. Sono sicuro che Torino, la mia città, continuerà a rispondere con forza ed entusiasmo, precisa Mauro Russo Rouge.
Al centro del film una storia d’amore che si consuma in una realtà di periferia caratterizzata da regole ben precise e in quanto tali immobili, ribaltate dalla forza dell’amore. I luoghi, i suoni e le musiche rivestono un ruolo centrale, divenendo protagonisti accanto a Samuele Maritan e Silvia Cuccu, con cui Mauro ha lavorato spiandoli dal di dentro e muovendo in loro emozioni intense. I riscontri su “Ira” sono tanti e soprattutto positivi. Tra le recensioni dei miei colleghi giornalisti, voglio ricordare le seguenti frasi, capaci di offrire delle suggestioni chiare sul film di Russo Rouge: “Senza sceneggiatura dentro due vite ai margini IRA colpisce al cuore” (La Stampa); “Presentato al Festival di Denver, può diventare un caso, uno dei migliori film italiani della stagione” (Movieplayer); “Un film provocatorio, percorso da una forza dissacratoria estremamente coinvolgente” (Cinema4Stelle); “Un film che resta dentro, che non sembra nemmeno italiano, un film che sperimenta, che azzarda, che osa. E che per questo ha già vinto” (Cameralook); “Un lavoro personale e intenso, un dipinto suggestivo di due vite ai margini, di due solitudini che si incontrano” (La Settima Arte)”, conclude Annunziato Gentiluomo.
Evento da non perdere. Bisogna sostenere un film così innovativo, a tinte intense e assolutamente contemporaneo.
Chiara Trompetto
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