Un paese intero si è mosso in solidarietà di un concittadino malato terminale di tumore per permettergli di tentare l’ultima carta: una costosa operazione a New York con una nuova tecnica che potrebbe permettergli di sopravvivere, nonostante la diagnosi infausta di “pochi mesi di vita”. L’eccezionale impresa è stata compiuta dai compaesani di Orlando Fratto, 35
Un paese intero si è mosso in solidarietà di un concittadino malato terminale di tumore per permettergli di tentare l’ultima carta: una costosa operazione a New York con una nuova tecnica che potrebbe permettergli di sopravvivere, nonostante la diagnosi infausta di “pochi mesi di vita”. L’eccezionale impresa è stata compiuta dai compaesani di Orlando Fratto, 35 anni, di Soverato, in provincia di Catanzaro. Grazie a una gara di solidarietà partita a marzo il ragazzo, malato di sarcoma che lo ha colpito alla vescica e al retto, è arrivato il 12 aprile al Columbia University Medical Center di New York ed è stato operato pochi giorni fa dal dottor Kato Tomoaki che (unico al mondo) ha sviluppato una tecnica di avanguardia per sconfiggere il sarcoma in casi estremi. Con l’asportazione degli organi interessati (nel caso di Orlando nell’addome), la loro pulizia completa dal tumore e il loro trattamento chemioterapico prima del reinserimento, ha curato 11 persone. L’operazione è costata 378 mila dollari, vale a dire oltre 300mila euro. Il paesino di 10mila anime di Soverato in pochi mesi ha racimolato 70mila euro solo per lui con un’associazione chiamata “Orlando il Guerriero Onlus”: mercatini, partite di calcio, spettacoli. Sulla pagina Facebook di Orlando anche il contributo ingente deliberato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro di oltre 200mila euro. Le notizie che vengono da New York sono buone: l’intera massa tumorale è stata asportata, il ragazzo sta bene. È in terapia intensiva dove rimarrà alcuni giorni. Il fratello Francesco racconta a Cnews.24: «L’intervento è finito un po’ prima del previsto ed è durato circa 8-10 ore rispetto alle 14 previste. Una volta asportata la massa, che era di 30×50 cm, davvero enorme, i dottori hanno arginato l’emorragia. Ha subito 35 trasfusioni di sangue». «Mio figlio è nato oggi, è nato di nuovo. Grazie a tutti voi dal profondo dell’anima», ha ringraziato la mamma e ha aggiunto: «Non voglio più sentir dire che in giro c’è gente cattiva. Avete aperto il cuore a tutti noi, avete aperto il cuore ad Orlando». La famiglia di Orlando si occupa di ristorazione: lui faceva il cameriere nel 2015 quando gli è stato diagnosticato un sarcoma alla gamba. Il giovane si è subito sottoposto a tutte le cure mediche, comprese chemio e radioterapia all’Istituto nazionale tumori di Milano, finché non è riuscito a curarlo. Dopo le terapie, tutta la famiglia ha aperto una nuova trattoria a pochi passi dal mare, ma dopo due anni la malattia è tornata. I medici che hanno prescritto nuovi cicli chemioterapici sempre più pesanti hanno constatato la crescita di quasi due centimetri a settimana della massa tumorale nell’addome e a novembre hanno detto a Orlando che non era più operabile e che gli rimanevano pochi mesi di vita. Contemporaneamente gli hanno prescritto un farmaco di nuova generazione che puntava ad allungare la sua sopravvivenza. Per Orlando c’è un 30% di probabilità di sopravvivere. Prima dell’operazione ha scritto: «Quando tornerò sarò io personalmente a venire da voi, ringraziare e ritirare. Un metodo anche per conoscerci dal vivo. Avrò così “Un Museo della Solidarietà». E intanto l’amministrazione comunale di Soverato, associazioni, band musicali, gruppi di cittadini dell’intero comprensorio stanno continuando a organizzare iniziative a favore del “guerriero”, diventato ormai amico di tutti. Un gesto, quello dei concittadini di Soverato, di grande solidarietà e umanità per incoraggiare e offrire presenza e sostegno a chi, con grande determinazione, lotta per la vita. Un gesto che ha portato luce e speranza a Orlando e a tutti i cari che lo sostengono.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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