Ha aperto i battenti lo scorso 25 gennaio al Museo Ebraico di Bologna la mostra A lezione di razzismo – Scuola e libri durante la persecuzione antisemita. Frutto della collaborazione tra Fondazione Ambron Castiglioni di Firenze, Museo Ebraico di Bologna e Indire (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), l’iniziativa, in scena fino al prossimo
Ha aperto i battenti lo scorso 25 gennaio al Museo Ebraico di Bologna la mostra A lezione di razzismo – Scuola e libri durante la persecuzione antisemita. Frutto della collaborazione tra Fondazione Ambron Castiglioni di Firenze, Museo Ebraico di Bologna e Indire (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), l’iniziativa, in scena fino al prossimo 8 marzo, sottolinea l’importanza dell’icona nello sviluppo della persecuzione antisemita negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso.
L’Archivio storico di Indire mette a disposizione il suo immenso patrimonio documentario. Risultato, un interminabile percorso in cui quaderni, materiali didattici, libri e fotografie delineano i processi formativi con i quali si tentò di costruire l’uomo fascista: la creazione del nemico interno, l’esclusione del diverso, il mito della razza e della pura stirpe italica. Una mostra finalizzata a mettere in luce alcuni aspetti spesso poco considerati, relativi all’applicazione delle leggi razziali del 1938 nella scuola fascista. Tra i documenti anche quaderni e album di piccoli studenti ebrei alla vigilia delle provvedimenti nazi-fascisti.
Un fermo richiamo a non abbassare la guardia. Un prezioso strumento di conoscenza, un patrimonio di grande valore per la scuola del ‘900 che l’Istituto mette a disposizione delle comunità italiane.
Con questa mostra – dichiara Pamela Giorgi, curatrice e ricercatrice di Indire con Giovanna Lambroni e Vincenza Maugeri – si vuole evidenziare come la politica razziale del regime non ebbe il suo inizio nei pochi mesi antecedenti le leggi razziali del 1938. Ma ben prima, nel corso della politica coloniale e imperialistica dell’Italia nel nord Africa.
Dal 25 gennaio all’8 marzo a ingresso libero presso il Museo Ebraico bolognese, una mostra bibliografico-documentaria per illuminare il meccanismo di maturazione della persecuzione antisemita.
L’ultramillenaria potenza dell’opsis («visione», in greco) spesso dimenticata da una storiografia iconoclasta.
Giuseppe Parasporo
[Fonte delle immagini: comemisvesto.it; museoebraicobo.it; m.dagospia.com]
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