Il Teatro Regio di Torino è ospite d’onore del 70° Edinburgh International Festival che si svolgerà dal 18 al 27 agosto 2017, che vedrà Gianandrea Noseda sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio con Macbeth di Verdi, La Bohème di Puccini e il Requiem di Verdi. Grazie agli unanimi consensi ottenuti in ogni tournée
Il Teatro Regio di Torino è ospite d’onore del 70° Edinburgh International Festival che si svolgerà dal 18 al 27 agosto 2017, che vedrà Gianandrea Noseda sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio con Macbeth di Verdi, La Bohème di Puccini e il Requiem di Verdi. Grazie agli unanimi consensi ottenuti in ogni tournée e alla qualità delle produzioni presentate nel corso delle Stagioni, il Teatro Regio di Torino continua a ricevere molti inviti all’estero. Dopo le trionfali tournée a Tokyo, Shanghai, San Pietroburgo, Parigi, Stati Uniti, Canada, Hong Kong, Savonlinna, Ginevra, per citare le più importanti, ritorniamo quest’anno a Edimburgo.
L’Edinburgh International Festival, per celebrare il suo 70° anniversario, ha invitato il Regio come ospite d’onore dell’edizione 2017, riservandogli dieci giorni di programmazione nei quali proporremo La bohème di Puccini, con la regia di Àlex Ollé, Macbeth di Verdi, con la regia di Emma Dante e il Requiem di Verdi. Un totale di otto date, tutte dirette da Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Claudio Fenoglio. Venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 agosto, al Festival Theatre, inauguriamo la nostra presenza a Edimburgo con la messa in scena del Macbeth di Giuseppe Verdi. Presentare la tragedia scozzese, in Scozia, è una bella scommessa per un teatro italiano. Con questo titolo il genio di Verdi si confronta per la prima volta con il teatro di Shakespeare, raggiungendo vertici assoluti. La scelta del titolo è un omaggio all’importante ricorrenza del Festival che inaugurò, nel 1947, proprio con quest’opera. Gianandrea Noseda prosegue con questo titolo il suo percorso di approfondimento del repertorio verdiano. Afferma il Direttore musicale del Regio: Macbeth è una digressione geniale che gioca d’anticipo sui gusti dell’epoca. Sembra quasi un laboratorio nel quale Verdi sperimenta un modo innovativo di intendere il teatro. La novità della scrittura, l’imprevedibilità dell’impianto narrativo, la scelta dei colori orchestrali creati da Verdi, lasciano sbalorditi ancora oggi. Emma Dante, artista dal forte temperamento mediterraneo, propone un Macbeth viscerale, denso e profondo. La maternità, la passione, il corpo, il potere al femminile: la regista presenta tutta la sua poetica in questo allestimento dell’opera verdiana. Un cast internazio-nale di artisti ai massimi livelli, interpretano la partitura. Protagonista del titolo è il baritono Dalibor Jenis, il soprano Anna Pirozzi interpreta Lady Macbeth, il basso Marko Mimica interpreta Banco e il tenore Piero Pretti Macduff. L’allestimento è stato realizzato in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo e il Macerata Opera Festival.
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 agosto, mettiamo in scena La bohème. Questa nuova produzione, con la regia di Àlex Ollé de La Fura dels Baus, ha inaugurato la Stagione 2016-2017 del Regio. L’allestimento celebra il 120° anniversario della prima esecuzione assoluta dell’opera, andata in scena proprio al Regio nel 1896. L’allestimento è stato realizzato con il contributo degli Amici del Regio – Associazione che dal 2012 affianca l’attività del Teatro con iniziative volte a mantenere alta l’offerta culturale e renderla sempre più accessibile – e con la collaborazione di Alcantara, che ha realizzato parti delle scenografie, dei costumi e il sipario di questo allestimento. «Siamo orgogliosi di essere partner del Teatro Regio per questa edizione de La bohème, con la regia di Alex Ollé de La Fura dels Baus – dice Andrea Boragno, Presidente e CEO di Alcantara – una straordinaria occasione per Alcantara di celebrare la versatilità di questo materiale, capace di coniugare tradizione e innovazione all’insegna del valore del Made in Italy. Le partnership che Alcantara ha costruito negli anni con il mondo dell’arte e della creatività in generale, si rafforzano, ancor di più, con quest’opera, con attitudine innovativa e contemporanea». Il pubblico del Festival di Edimburgo avrà la possibilità di ammirare il sipario di Bohème, appositamente realizzato per questo allestimento, in Alcantara®, materiale frutto di una tecnologia unica e proprietaria. In stretta collaborazione con gli scenografi del Regio, Alcantara ha creato un vero e proprio capolavoro, capace di arricchire le scenografie di questa opera di Puccini mostrando tutta la sua eleganza e versatilità. Una virtuosa collaborazione che si ripete dopo gli straordinari risultati ottenuti con Simon Boccanegra, produzione del Regio, presentata a Hong Kong, che Alcantara ha reso preziosa con un altro sipario appositamente creato. Il cast de La bohème vanta solisti di fama internazionale, applauditi da critica e pubblico: il soprano Irina Lungu interpreta Mimì, il tenore Giorgio Berrugi è Rodolfo, il soprano Kelebogile Besong veste i panni di Musetta, il baritono Artur Ruciński è Marcello. L’allestimento è stato realizzato in coproduzione con il Teatro dell’Opera di Roma. Il 22 agosto, nella prestigiosa Usher Hall, Gianandrea Noseda dirige il Requiem di Verdi. Questo immenso capolavoro sinfonico-corale è diventato nel corso degli anni l’emblema dell’eccellenza del Regio, il masterpiece che ci ha resi famosi nel mondo e che il Direttore musicale del Teatro ha presentato, sempre con unanime successo di pubblico e critica, da San Pietroburgo a Vienna, da Dresda a Tokyo. Siamo ora alla prova con il pubblico di Edimburgo. Al Requiem prenderanno parte, con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quattro grandi solisti: Erika Grimaldi (soprano), Daniela Barcellona (mezzosoprano), Piero Pretti (tenore) e Michele Pertusi (basso). Questa nuova tournée del Regio – cui seguiranno quelle a Gstaad, Muscat e Parigi – conferma la vocazione internazionale del Teatro, sempre più consolidata e riconosciuta.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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