La tv, i tablet, i giornali, la radio, i siti, i tweet. La comunicazione cambia, l’informazione si sperimenta in nuovi territori. Tali argomenti al centro della terza edizione del “Festival della tv e dei nuovi media”, che già l’anno scorso ha avuto 30 mila spettatori, ben 65 ospiti e 195 giornalisti accreditati. Dall’1 al 4 maggio,
La tv, i tablet, i giornali, la radio, i siti, i tweet. La comunicazione cambia, l’informazione si sperimenta in nuovi territori. Tali argomenti al centro della terza edizione del “Festival della tv e dei nuovi media”, che già l’anno scorso ha avuto 30 mila spettatori, ben 65 ospiti e 195 giornalisti accreditati. Dall’1 al 4 maggio, Dogliani (CN), un piccolo e dinamico paese circondato da vigne e colline, funge da location di un laboratorio nazionale in cui pensare alla televisione di ieri, di oggi e di domani. In questi giorni, si converte nel centro del nuovo universo dei media, confermandosi un paese-antenna animato da incontri e dibattiti che stanno mettendo a confronto diverse generazioni di Tele-protagonisti, Tele-visionari e Tele-dipendenti per progettare la televisione di domani.
Ideato nel 2011 da Simona Arpellino, Federica Mariani e Davide Valentini, il Festival della Tv e dei Nuovi Media, realizzato in collaborazione con l’Associazione Dogliani Eventi, è diventato in pochissimo tempo un appuntamento unico nel panorama culturale italiano, un incontro al quale professionisti e amanti della comunicazione non possono permettersi di mancare. Lo confermano i dati della passata edizione: 65 ospiti, un pubblico di oltre 30.000 persone, 195 giornalisti accreditati, 350 pagine di rassegna stampa, 31 ore di diretta Sky e la diretta streaming dell’evento su rai.tv e lastampa.it
La direttrice del Festival langarolo, Federica Mariani afferma: “Il tema che abbiamo scelto quest’anno è impegnativo: costruire il futuro. Ci sembrava importante, nel sessantesimo anniversario della Rai, scegliere qualcosa di costruttivo. È da lì che si deve partire, per un viaggio destinato a portarci molto lontano”.
Mantenendo intatta la filosofia organizzativa, che prevede l’assoluta gratuità per il pubblico della manifestazione e l’assenza di compensi per gli ospiti, il Festival della Tv e dei Nuovi Media sta vivendo un’edizione ancora più completa e coinvolgente. Aumentano le giornate e le ore di trasmissione, il numero dei partner coinvolti e gli eventi collaterali.
Fra le novità, in programma per il 1mo maggio, una “prima serata”, assente nelle passate edizioni, dedicata alla figura di un attore straordinario come Antonio Albanese, il quale, attraverso i suoi personaggi, negli anni ha saputo interpretare vizi e debolezze degli italiani forse meglio di chiunque altro. La serata ha previsto la presenza del critico televisivo Aldo Grasso.
Un’altra novità del 2014 è rappresentata dalla proiezione del documentario di Walter Veltroni “Quando c’era Berlinguer”, prodotto da Sky, in anteprima assoluta rispetto alla messa in onda, con la quale il Festival si chiuderà domenica 4 maggio.
Da venerdì mattina, il focus sono stati la tv e gli altri mass media, in particolare la radio. Giovanni Minoli e Carlo De Benedetti, presenti come relatori al festival, proprio venerdì pomeriggio alle ore 17, hanno evidenziato l’indiscussa importanza della televisione a prescindere dall’imponenza attuale dei social network e della rivoluzione dei giornali. Alle 19.00 è andato invece in onda il TGZero di Vittorio Zucconi ed Edoardo Buffoni, in diretta da Dogliani, e la sera è stato celebrato il compleanno della Rai.
Il racconto e i retroscena delle più importanti carriere televisive si sono intrecciate con altre storie dal mondo dei media. In scena il percorso che porta un’idea a diventare una trasmissione, i più piccoli esperimenti che si misurano con i social media, gli smartphone, i tablet, le web tv e lo stile comunicativo di una società connessa 24 ore su 24, con i pregi e i limiti che tutto questo comporta.
Questa mattina è stata la volta della rivoluzione digitale, della politica e della professione dell’autore televisivo. Tra i protagonisti della giornata Michele Serra, Luca Bottura ed Andrea Zalone, alter ego di Maurizio Crozza, Razzi e Napolitano. Alle 18.30 Ezio Mauro ha raccontato la meravigliosa macchina del giornale, perfettamente in linea con la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.
Domani, domenica, giorno di chiusura del Festival, si parlerà anche di vino (inevitabile, in Langa), di web, di politica e comizi con Walter Veltroni e Lilli Gruber, di radio e corsa con Linus e l’olimpionico Stefano Baldini, e delle nuove frontiere del giornalismo. In questo ultimo ambito si cimenterà Mario Calabresi, raccontando anche la sua ultima e bizzarra esperienza: ha intervistato Matteo Renzi indossando i Google Glass.
Dogliani sta ospitando, in sintesi, un Festival unico, accessibile e gratuito, dedicato alla Televisione in tutte le sue multiformi declinazioni, un punto di riferimento imprescindibile per esperti e grande pubblico. Un luogo dove capire quale Tv guarderemo nel futuro.
Ancora un giorno intenso per il “Festival della tv e dei nuovi media”… un salto nella Langhe sarebbe veramente consigliato…
Annunziato Gentiluomo e Vincenzo Panetta
[Fonte dell’immagine: news.vodafone.it]
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