Per il Festival Dante 2021, venerdì 16 settembre arriva ai Chiostri Francescani Kristi Nika, vincitore delle Olimpiadi di italiano 2016 (sezione estero) organizzate dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Kristi frequenta il Liceo della Scuola italiana di Atene e vorrebbe diventare medico; sarà a Ravenna per raccontare cosa ha scoperto in Dante e cosa Dante rappresenta per
Per il Festival Dante 2021, venerdì 16 settembre arriva ai Chiostri Francescani Kristi Nika, vincitore delle Olimpiadi di
italiano 2016 (sezione estero) organizzate dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Kristi frequenta il Liceo della Scuola italiana di Atene e vorrebbe diventare medico; sarà a Ravenna per raccontare cosa ha scoperto in Dante e cosa Dante rappresenta per lui, giovane europeo innamorato dell’Italia e della nostra lingua.
La riflessione sulla dimensione europea proseguirà con il dibattito “Le novelle fronde / di che si vede Europa rivestire” (Paradiso, XII, vv. 47-48). Due i protagonisti che da prospettive diverse faranno i conti con quel verso gonfio di speranza e col senso attuale di quella grande idea che è l’Europa: Stefano Folli già direttore del “Corriere della sera” e ora fondista di “Repubblica” e Antonio Patuelli, Presidente del Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana. Perché si è scelto questo argomento? Dante non solo ha affrontato i temi dell’Uomo, del suo destino, del senso dell’essere, ma ha vissuto pienamente il proprio tempo, la vita politica e le speranze dell’uomo in quanto cittadino. Così ancora una volta Dante è “accanto a noi” e, mentre ancora discutiamo di Europa, crisi ed exit, Dante suggerisce un interrogativo: è una speranza delusa o una prospettiva sempre aperta per cui vale la pena di combattere? Ci saranno “novelle fronde” per l’Europa, o è solo un sogno antico?
Alle 21 il Nino Rota Ensemble svelerà ai Chiostri un mondo “Simile a quel che talvolta si sogna” (Purgatorio XI, v. 27). Dante ha parlato a tutti gli artisti, e in molti lo hanno citato, esplicitamente o implicitamente, nella loro opera. Il cinema di Federico Fellini ha spesso le caratteristiche di un viaggio, aperto verso un altrove indefinito, anche se mai espressamente indicato come ultramondano. Al fianco del grande regista romagnolo vi è stato spesso un altro grande, il compositore Nino Rota. Stimolato da un verso dell’XI canto del Paradiso, il Nino Rota Ensemble (Federica Torbidoni al flauto, Diletta Dell’Amore all’oboe, Giannina Guazzaroni e Deborah Vico rispettivamente al violino e al pianoforte) ha preparato una sequenza di musiche di Rota per Fellini: da “Le Notti di Cabiria” a “Giulietta degli Spiriti”, da “La Strada” a “Casanova” e “Otto e mezzo”. Si aggiungerà anche un’inedita composizione di Deborah Vico, Giulietta’s dream.
A seguire, alle 22, in Piazza San Francesco, “Dante: per voce e figura”. In collaborazione con il Centro Dantesco dei frati minori, Mimmo Paladino offrirà a Dante2021 e alla città di Ravenna uno spettacolo dantesco con proiezioni delle proprie opere create per l’occasione e parte di un grande progetto dantesco che contempla anche un film in allestimento. Con la regia di Cesare Accetta e con la partecipazione di un amico del festival, Virginio Gazzolo, il gioco di immagini e parole si animerà nei veri luoghi danteschi, la parola di Dante incontrerà la creatività contemporanea di un Maestro.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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