Il 21 e 22 maggio 2016 a Biella all’interno del Falseum, Museo del Falso, si terrà la seconda edizione di Fake: festival del falso e dell’inganno, una due giorni in cui si alterneranno dialoghi con storici, scienziati e artisti, spettacoli, laboratori e proiezioni. Dopo il successo della prima edizione, quest’anno il festival sarà dedicato ad
Il 21 e 22 maggio 2016 a Biella all’interno del Falseum, Museo del Falso, si terrà la seconda edizione di Fake: festival del falso e dell’inganno, una due giorni in cui si alterneranno dialoghi con storici, scienziati e artisti, spettacoli, laboratori e proiezioni. Dopo il successo della prima edizione, quest’anno il festival sarà dedicato ad un nuovo tema di indagine: l’identità. Nell’epoca dei selfie il racconto di sé diventa sempre più una manifestazione quotidiana e a portata di mano. Ma quanto tutto questo rappresentare è realmente vero? Quanto l’essere umano ha sentito, anche in passato, l’esigenza di selezionare i propri racconti per rappresentarsi? Identici, originali, copie e falsi sé a confronto, dalla storia alla scienza, dall economia alla politica, dall’ arte alla religione, di tutto questo parlerà Fake.
Tra gli ospiti ci saranno scrittori e giornalisti che approfondiranno il rapporto tra fiction e realtà nel racconto della loro esperienza e un immancabile omaggio a Umberto Eco, padre putativo del Falseum. Verranno inaugurate inedite delle installazioni specchianti, studiate per arricchire il percorso museale del Falseum. Storici e antropologi leggeranno la vita delle civiltà e delle comunità attraverso il cannocchiale del trascorrere del tempo.
Ci saranno esperimenti di criptozoologia che introdurranno nell’invenzione di una nuova scienza ricca di fantasia e rigore. Al tema sarà dedicato lincontro con Lorenzo Rossi, divulgatore, appassionato di storia della zoologia e del rapporto tra scienza e pseudoscienza, curatore di www.criptozoo.com, sito interamente dedicato alla criptozoologia.
Silvano Montaldo, docente Storia del Risorgimento allUniversità di Torino e direttore del Museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso, e Maria Teresa Milicia, docente di Antropologia culturale allUniversità di Padova, protagonisti dellincontro dal titolo “La storia è tutto un quiz: neoborbonici, briganti e crani contesi”.
Alla storia e ai suoi falsi sarà dedicato l’ incontro “Dinastia sabauda e reliquie religiose: lidentità e il falso storico” con Pierangelo Gentile, ricercatore presso il Dipartimento di Studi Storici dellUniversità di Torino ed esperto di storia del Risorgimento, e Andrea Nicolotti, ricercatore in Storia del Cristianesimo presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.
Sarà l’occasione per dare vita a un’orchestra dedicata, la Fake Orchestra, che interagirà con pubblico e ospiti nelle giornate del festival. Non mancherà il teatro, con il toccante spettacolo “Famosa”, di e con Alessandra Mortelliti, che introdurrà il pubblico nella discussione sull’identità di genere, tema più che mai attuale.
Il mondo della scuola sarà presente in particolar modo nella giornata di domenica, a partire da una tavola rotonda in cui affrontare il tema dellidentità nell’ adolescente, attraverso esempi di buone pratiche del territorio. Sempre domenica 22, Falseum lancerà per il Fake festival l’ hashtag #saròvero? Un’occasione per conoscere la community ”NOI SIAMO FUTURO”, nata da migliaia di giovani italiani, e per dibattere sull’identità delle generazioni di oggi. Sarò vero o sarò falso? Questo è l’interrogativo su cui interverranno Fulvia Guazzone e Franca Lizza per la community e Ruggero Poi del Falseum. Selfies e video interviste a cura di Fabrizio Lava.
Il festival festival sarà aperto da una video intervista ad Andrea Camilleri sui temi del falso e delle identità. Tra i tanti appuntamenti ricordiamo quello con Wu Ming 2, parte fin dalle origini del collettivo di scrittori che col nome Luther Blissett ha pubblicato il romanzo “Q” (Einaudi Stile libero 1999) e messo a segno alcune beffe passate alla storia. Inoltre Wu Ming Contingent si esibirà in uno spettacolo concerto ispirato all’ultimo romanzo “L’invisibile Ovunque” sulle vicende della prima guerra mondiale.
Doveroso l’omaggio a uno dei protagonisti assoluti del trasformismo, l’incontro dal titolo “Glam”, lo spettacolo dell’identità: da David Bowie/Ziggy Stardust alla scena dell’arte, una riflessione di Luca Scarlini su come e quanto il glam rock, di cui il personaggio Ziggy è il progetto più compiuto e perfetto, abbia influenzato il mondo dell’arte, e ne sia stato ispirato, determinando una intersezione di gusti, azioni, gesti e performance.
Cosa accade quando un narratore viene a coincidere con il personaggio che ha creato? Ne è un esempio Simone Tempia, ospite il sabato del festival, e il suo progetto “Vita di Lloyd”: un dialogo con un immaginario maggiordomo, che incrocia letteratura e fumetto.
Il Museo del Falso e dell’ inganno non espone oggetti contraffatti ma propone una riflessione sul tema del falso attraverso un allestimento spettacolare e coinvolgente. La capacità di ingannare i propri simili è una delle caratteristiche più tipiche dell’uomo. Sull’inganno si sono costruite nazioni, si è trovato la giustificazione a guerre ed eccidi, si è stati capaci di orientare l’opinione pubblica e di fomentare le masse. Ma sull’inganno si sono anche costruite storie e leggende che hanno nutrito la fantasia, larte e la filosofia dei popoli.
Il Museo del Falso vuole quindi raccontare come l’uomo, con il falso, abbia cambiato il corso della storia. E conoscere i falsi del passato significa apprenderne meccanismi e allenarsi a distinguere quelli odierni. Ogni sala propone un tema (falso scientifico, falso fotografico e così via) scegliendo un particolare contenuto, una vicenda principale. La domanda che introduce alle varie aree è sempre la stessa: sarà vero?
Museo del Falso
Castello di Verrone, Biella
Orari
Sabato 21 maggio: 10.30-20
Domenica 22 maggio: 10.30-20
Per informazioni
Tel 015.8977853;
info@falseum.it
www.falseum.it
Ingresso Gratuito
Redazione ArtInMovimento Magazine
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