ESTOVEST OFF torna domani con un altro concerto presso la Farmacia di Porta Palazzo, piazza della Repubblica 21,alle 11,30. Come vi abbiamo già raccontato, l’intento è stato quello di portare la musica, la musica di qualità, in un luogo inusuale e profondamente inserito nel contesto sociale della città, anche per materializzare e vivificare quel “così
ESTOVEST OFF torna domani con un altro concerto presso la Farmacia di Porta Palazzo, piazza della Repubblica 21,alle 11,30.
Come vi abbiamo già raccontato, l’intento è stato quello di portare la musica, la musica di qualità, in un luogo inusuale e profondamente inserito nel contesto sociale della città, anche per materializzare e vivificare quel “così lontano, così vicino” che è il titolo dell’edizione 2016 di ESTOVEST Festival.
Nel concerto in programma il 12 novembre sarà possibile, durante i normali orari di apertura, comprare le aspirine e contemporaneamente ascoltare Sollima e Berio, eseguiti da un giovane interprete internazionale, Valentin de Francqueville.
Valentin de Francqueville violoncello solo
Luciano Berio (1925-2003) Chanson pour Pierre Boulez (2000)
Giovanni Sollima (1962) Alone (1999)
Il ventunenne Valentin de Francqueville ha iniziato lo studio del violoncello nella classe di Marc-Didier Thirault a Reims, diplomandosi al Conservatorio nel 2012 con il massimo dei voti all’unanimità. Entrato al Pole Supérieur de Lille nella classe di William Lafeuille, si è poi perfezionato con Claudio Pasceri, Xavier Gagnepain, Vincent Segal e Lluis Claret. Nel 2014 ha intrapreso il corso per la formazione degli insegnanti che porta al diploma di Stato. Ha collaborato con prestigiosi quartetti d’archi come Artis, Modigliani, Ysaÿe, Ebene e Danel. Membro del “Celliband“, quartetto di violoncelli, si esibisce al di là del repertorio classico e in luoghi non convenzionali.
Luciano Berio, (Oneglia, 24 ottobre 1925 – Roma, 27 maggio 2003) dopo aver iniziato gli studi musicali col padre, ha proseguito presso il Conservatorio di Milano con Giulio Cesare Paribeni e Giorgio Federico Ghedini. Nel 1954 ha fondato e diretto con Bruno Maderna lo Studio di Fonologia Musicale presso la Rai di Milano e, nel 1956, ha fondato la rivista “Incontri Musicali”. Dal 1973 al 1980 ha diretto il dipartimento elettroacustico dell’IRCAM di Parigi e nel 1987 ha fondato il Centro Tempo Reale di Firenze. Ha insegnato negli Stati Uniti, diretto le principali orchestre in Europa, America, Israele e Giappoine, scrivendo alcune centinaia di composizioni per diverse formazioni.
Giovanni Sollima è nato a Palermo da una famiglia di musicisti. Ha studiato violoncello con Giovanni Perriera e Antonio Janigro e composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Ha collaborato sin da giovanissimo con artisti quali Claudio Abbado, Giuseppe Sinopoli, Jorg Demus, Martha Argerich, Philip Glass, Riccardo Muti, Yuri Bashmet, Gidon Kremer e Patti Smith. Attivo sia come solista che in vari gruppi (tra i quali la Giovanni Sollima Band, da lui fondata), sia in ambienti ufficiali che alternativi. A New York si è esibito alla Knitting Factory, tempio dell’underground, quando Justin Davidson lo ha fatto conoscere negli USA come The Jimi Hendrix of the Cello. Nella composizione fa spesso ricorso alla contaminazioni fra generi diversi, prevedendo l’utilizzo di strumenti orientali, elettrici e anche di sua invenzione.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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