Oggi vi parliamo di musica, per presentarvi la prima incisione monografica dedicata a Giuseppe Unia, Maestro di corte dei Savoia nei decenni centrali dell’Ottocento. Il disco, pubblicato per l’etichetta Tactus, contiene dodici tracce, scelte tra le duecento opere per pianoforte di Unia e interpretate dai due pianisti Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti. L’ascolto del disco
Oggi vi parliamo di musica, per presentarvi la prima incisione monografica dedicata a Giuseppe Unia, Maestro di corte dei Savoia nei decenni centrali dell’Ottocento.
Il disco, pubblicato per l’etichetta Tactus, contiene dodici tracce, scelte tra le duecento opere per pianoforte di Unia e interpretate dai due pianisti Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti.
L’ascolto del disco è una vera e propria immersione dell’ambiente culturale dell’epoca, anche grazie al booklet ricchissimo di informazioni, curato dai musicisti stessi. Giuseppe Unia (1818 -1871), piemontese di nascita, ha avuto una formazione internazionale, studiando a Vienna come allievo di Johann Nepumuk Hummel, il quale fu allievo di Mozart e amico di Schubert e Beethoven. L’esperienza austriaca prima, e un successivo periodo di perfezionamento a Parigi, conferirono a Unia uno spirito cosmopolita perfettamente in sintonia con l’epoca e l’ambiente di corte in cui ebbe la possibilità di vivere. Di ciò rimane traccia nelle numerose dediche delle sue composizioni a personaggi della nobiltà del tempo.
L’opera di Giuseppe Unia si caratterizzò tuttavia anche per un omaggio alla tradizione italiana, in special modo quella operistica. Molte sono le sue rielaborazioni e trascrizioni pianistiche di grandi arie d’opera: nel disco troviamo una fantasia per piano solo su motivi dell’Ernani di Verdi e una trascrizione della Casta Diva dalla Norma di Bellini.
La biografia di Unia intrecciò i destini del Maestro con quelli di un altro grande protagonista del tempo. La famiglia di Unia si imparentò infatti con la famiglia Leopardi, non direttamente con il poeta Giacomo, ma con la sorella Paolina e il fratello Carlo, il quale sposò la cognata di Unia, Teresa Teja. Il brano “La cloche du village”, presente nel disco, è molto probabilmente ispirato a “Il sabato del villaggio”.
Dedicato alla Contessa Paolina Leopardi è il brano “Lowely, Redowa Capricieuse op.157“, che omaggia la cagnolina di razza Bréton della Contessa; dedicata al cognato Carlo è invece la “Marcia funebre op. 158”, eseguita durante la cerimonia funebre dalla moglie Teresa.
Non si può infine non citare il brano “Le Diable Boiteux-Gran galop diabolique pour piano op. 45“, ispirato all’opera di Gioacchino Rossini, che molto probabilmente Unia incontrò a Parigi.
Si può dire che la monografia realizzata da Génot e Vigna Taglianti abbia salvato dall’oblio l’opera di Giuseppe Unia. Pubblicata da editori di spicco come Ricordi, Canti e Vismara mentre l’autore era in vita, fu però rapidamente archiviata dopo la sua morte, ed è ora nuovamente disponibile grazie a un prezioso lavoro di ricerca.
Chi sono gli interpreti
Massimiliano Génot è pianista e compositore. Nato a Pinerolo, ha debuttato nel 1991 con l’Orchestra del Maggio
Musicale Fiorentino. A seguire Settembre Musica ed il Teatro Regio di Torino, la Sagra Musicale Malatestiana, Villa Wahnfried a Bayreuth, il Teatro Comunale di Bologna, L’Opera di Roma, la Giovane Orchestra Genovese. Per l’ estero sono da menzionare le tournées in Brasile, con la sua presenza all’ “Oficina de Musica de Curitiba”, i concerti presso l’Università di Coimbra e la residenza di Queluz in Portogallo, presso la Mushashino Foundation di Tokyo, oltre a recital tenuti alla Musikhalle di Amburgo, il Gasteig di Monaco, la Konzertsaal di Friburgo,il
Museo Chopin di Varsavia e l’ Accademia Musicale di Cracovia.
Ulteriori concerti in Montenegro, Argentina, Ecuador, Uruguay, Vietnam, Cina. Come solista si è esibito con l’Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini” di Parma, l’Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo “A. B. Michelangeli”, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, la Savaria Orchestra, la Sinfonica Nazionale dell’Ecuador, e molte volte con l’Orchestra Bruni di Cuneo, in collaborazione con il maestro Claudio Morbo.
Insegna Pratica pianistica ed improvvisazione presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Ha tenuto lezioniconcerto presso il Dams di Torino, il Conservatorio Reale di Bruxelles, l’Accademia Nazionale Jan Paderevsky di Poznan, l’Accademia Nazionale di Danzica, l’Università Yldiz di Istanbul.
Si è formato come pianista con Gianni Sartorio, ed in seguito presso l’Accademia “L. Perosi” di Biella (Aldo Ciccolini) ed il Conservatorio di Ginevra, (Maria Tipo). Si diploma presso l’Accademia di Imola con Piero Rattalino. Consegue il diploma in composizione con Gilberto Bosco e Riccardo Piacentini, presso il Conservatorio di Torino. Approfondisce con Flavio Ponzi le tematiche inerenti il riutilizzo dei pianoforti dell’epoca romantica, e ha ricoperto la carica di direttore artistico dell’“Associazione per la Riscoperta del Patrimonio Musicale Piemontese”, Di qui le prime registrazioni delle opere per pianoforte e per violino e pianoforte di Leone Sinigaglia per Brilliant Classics, nonché i Lieder e le Romanze (Stradivarius) con il soprano Anja Kampe.
Ha diretto la rassegna “Franz Liszt: un musicista per l’Europa” e a Liszt ha dedicato alcune incisioni, tra cui la
rivisitazione del Totentanz (DodiciLune) insieme al pianista jazz Emanuele Sartoris.
È stato vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Premiato al Busoni 1994 (quinto premio), è
stato membro di giuria del Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli.
Andrea Vigna-Taglianti si è esibito come solista e in formazioni cameristiche in Italia, U.S.A. (American Liszt Society – concerti di gala a Boston e New York), Emirati Arabi, Croazia, Israele, Palestina, Sudan (Per U.E. e Ambasciata Italiana). Ha inciso per le case discografiche Sheva Collection e Tactus Records. Le sue esecuzioni sono state registrate e trasmesse da radio e tv in Italia, Croazia, Giappone (NHK world in duo con il soprano Mariam Tamari).
È docente di pianoforte presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo; ha insegnato e tenuto masterclass per istituzioni quali International Music Institute e British International School – Abu Dhabi, American Liszt Society – Boston. Ha ricoperto la cattedra di docente di pianoforte principale e di Direttore Accademico presso l’“Edward Said National Conservatory of Music” a Gerusalemme. Suoi allievi sono risultati vincitori di concorsi quali “Nicolaus de la Flue” di Gerusalemme e “Jugend Musiziert”.
Ha conseguito con il massimo dei voti il Diploma Accademico di Secondo Livello in pianoforte ad indirizzo solistico
presso il Conservatorio “G. Cantelli” di Novara successivamente al diploma in pianoforte presso il Conservatorio
“G.F. Ghedini” di Cuneo. Si è perfezionato a Milano con il Maestro Bruno Canino presso l’Accademia “G. Marziali”
e a Londra con Leslie Howard. Diplomato cum laude presso il Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi,
specializzato in Musicoterapia Didattica con il dott. Rolando Benenzon, e Diplomato con il massimo dei voti al Corso Biennale di Biomusica e Musicoterapia Evolutiva.
È stato vincitore e finalista in concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione pianistica, ed è stato più volte membro di giuria in concorsi pianistici internazionali.
Redazione ArtInMovimento Magazine
[immagini in ordine di apparizione: “Il compagno fedele”, del 1881, opera di Giovanni Battista Quadrone (1844 1898); Ritratto di Giuseppe Unia a opera di Roberto Focosi, Archivio Storico Ricordi (www.internetculturale.it); a seguire immagini che ritraggono rispettivamente Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti]
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