Il plenilunio di Bilancia coincide con l’Equinozio d’Autunno e la fine dell’estate. L’energia della Notte è a questo punto ascendente. Come si è visto negli articoli precedenti, una possibile interpretazione dello Zodiaco è quella che vede alternarsi le forze del Giorno (espressione dell’individualità e dell’io) e le forze della Notte (che invece simboleggiano la luce
Il plenilunio di Bilancia coincide con l’Equinozio d’Autunno e la fine dell’estate. L’energia della Notte è a questo punto ascendente. Come si è visto negli articoli precedenti, una possibile interpretazione dello Zodiaco è quella che vede alternarsi le forze del Giorno (espressione dell’individualità e dell’io) e le forze della Notte (che invece simboleggiano la luce della Totalità in cui l’io è destinato a perdersi), secondo un ritmo perfettamente corrispondente al ciclo stagionale e alle tappe evolutive dell’umanità. Il segno della Bilancia indica dunque il punto in cui le forze socializzanti iniziano a prevalere mentre il guscio dell’io è rotto, consentendo così alla vita interiore di integrarsi con quella di gruppo.
Comunemente si associa il segno della Bilancia ad una idea di armonia, giustificata dal glifo raffigurante una bilancia i cui piatti sono in perfetto equilibrio. Si è soliti anche attribuire ai nativi del segno un profondo senso della giustizia e della legalità. Queste facili schematizzazioni non rendono conto della complessità della simbologia astrologica, che non può in nessun caso essere ridotta a due o tre parole-chiave prive di sfumature. Si è detto che i fattori sociali diventano predominanti in Bilancia e questo comporta un forte senso del dovere, ai limiti del sacrificio di sé, verso la comunità. Che questa pressione sociale si traduca in spirito di servizio o in mera obbedienza alle convenzioni e aspettative della collettività dipende dal livello evolutivo del singolo nativo in Bilancia. Di sicuro si tende ad una sorta di idealizzazione delle relazioni sociali, che segretamente si riconosce però come tale, con tutte le conseguenti inquietudini di fronte a una realtà che sta appena prendendo forma. L’idealismo porta con sé anche un rischio di estremismo a riconferma del fatto che non sono l’equilibrio e l’armonia i tratti distintivi del segno. I piatti della Bilancia indicano piuttosto la tendenza a soppesare e valutare in riferimento – come scrive Dane Rudhyar – a un peso standard socialmente accettato. E’ la nascita della Legge. La discriminazione, strumento principe nella ricerca della verità, accentua il carattere separativo della verità stessa, giacché agli uomini non è dato conoscere se non frammenti di verità, che richiedono di essere inclusi progressivamente in unità più grandi.
Se ci spostiamo su un piano più esoterico, l’avventura rappresentata dalla sperimentazione dell’energia della Bilancia ha delle forti connessioni con la fatica di Ercole relativa alla cattura del cinghiale di Erimanto. L’eroe – che rappresenta qualunque uomo sul percorso di discepolato – prima di compiere l’impresa si ferma presso l’amico Folo, che per onorare l’ospite apre un barile di vino lasciato precedentemente da Dioniso. Il profumo inebriante del vino attira gli altri Centauri, che in stato di ebbrezza si precipitano nella grotta di Folo per uccidere Ercole. Egli allora li uccide e nella foga del combattimento perde la vita anche Folo. Infine Ercole si dedica alla prova che gli era stata assegnata, la cattura del cinghiale. L’impresa è condotta con successo, ma Folo è morto.
La lezione contenuta nel mito di Ercole riguarda la regolamentazione del desiderio, che deve essere catturato e condotto sulle vette dei monti, ovvero elevato ma non soppresso. Quello che si chiede in sostanza al discepolo è la capacità di equilibrare spirito e materia. L’equilibrio è però sempre una condizione dinamica e non statica, non rappresenta mai una condizione raggiunta per sempre. Come si legge ne Le-Fatiche-di-Ercole di Alice.A.Bailey, “la grande rivelazione per la nostra mente non è quella che noi siamo spirito, ma che tutto è Dio in manifestazione”. La ricerca del punto di equilibrio tra spirito e materia comporta un doppio sguardo, verso la meta del cielo da un lato, e verso il fango e la terra dall’altro. L’idealismo tipico della Bilancia diventa un ostacolo se non viene corretto dall’arte del compromesso spirituale. Secondo la Bailey, quest’arte ci insegna a cedere sui punti non essenziali, a non aspettarsi dagli altri ciò che non sono in grado di dare, a non aiutare chi ha bisogno di sperimentare le proprie limitazioni per poterle superare. Trovare il sottile equilibrio tra il fare e il non fare, tra cambiamento e conservazione, tra giustizia e misericordia è il compito indicato a ciascuno dalla simbologia di Bilancia.
Durante le ore del plenilunio, e nei giorni immediatamente precedenti e seguenti, è possibile sperimentare con più forza l’energia del segno meditando sul mantra – canalizzato dalla Bailey – Scelgo la via che passa tra due grandi linee di forza.
Gianna Cannì
[Fonti delle immagini: megliocrudo.it, talent.paperblog.it, centrometeoitaliano.it, purocuorefranoi.com, narrazioni.bifrost.it]
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